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Contro il signoraggio

di Jacopo Fo - 13/04/2007

Fonte: jacopofo



Hai voglia di dare una spallata al Governo Prodi? Facciamo una proposta vincente al Movimento!!!

Sarò conciso: il governo Prodi è evidentemente nel pantano e non sembra in grado di realizzare alcuni obiettivi essenziali del programma.

In particolare ci sono un gruppo di leggi ESSENZIALI PER LA RIPRESA ECONOMICA E MORALE del paese sulle quali c’è un forte consenso anche all’interno delle forze di governo oltre che nel paese. E SI TRATTA DI LEGGI A COSTO ZERO!

Ad esempio:

Vogliamo tutti la legge (già più volte promessa) sulle Class Action all’americana, ovvero sulla possibilità per i consumatori di fare cause collettive contro le grandi multinazionali.

Vogliamo tutti leggi che consentano di requisire rapidamente i beni confiscati alla mafia e di renderli disponibili prima degli attuali 10 anni.

Vogliamo tutti che i conti correnti “dormienti” vengano trasferiti allo stato (e tolti alle banche che stanno indebitamente godendo gli utili di un denaro che legalmente non è loro).

Vogliamo tutti che i funzionari pubblici siano responsabili anche economicamente di episodi di malagestione della cosa pubblica.

Vogliamo tutti che la Banca d’Italia (che oggi è di proprietà di banche private) restituisca allo stato i soldi che ha ingiustamente incassato come diritti di signoraggio, cioè per l’emissione del denaro (una cifra iperbolica).

Si tratta di temi che non hanno un colossale fascino per i media ma che avrebbero sulla società e sull’amministrazione pubblica un effetto enorme sia moralmente che economicamente.

Nell’insieme questo tipo di leggi costituirebbe una piccola rivoluzione riformatrice, modificando alcuni gangli essenziali del sistema.

Inoltre la resistenza all’approvazione di ogni singolo punto è frammentata, ogni categoria strepita per difendere il suo piccolo privilegio ma non esiste un grande fronte di resistenza come ad esempio sulle coppie di fatto.
Al contrario qualunque persona di buon senso si trova, se capisce di cosa si sta parlando, immediatamente d’accordo sul fatto che si debbano sequestrare in modo celere i soldi della malavita organizzata e poi usarli.

Su questi punti e su altri altrettanto importanti si stanno muovendo singoli gruppi di pressione e singoli parlamentari che hanno presentato disegni di legge che dormono nei cassetti del Parlamento.
Tutte queste iniziative importantissime e in realtà minimaliste, rischiano di non arrivare mai alla discussione in aula o arrivarci completamente sfigurate come nel caso della proposta Bersani sulle Class Action che taglia le unghie ai consumatori (vedi appendice). Il problema è proprio che si tratta di argomenti “difficili” e le singole associazioni faticano a richiamare l’attenzione del Movimento e a comunicare la reale portata delle loro battaglie.

La mia proposta è:
1--- Selezionare tra le proposte del movimento e i disegni di legge già presentati alcune proposte elementari (partiamo piano sui punti sui quali possiamo ottenere la maggiore confluenza di forze). Queste proposte vengono poi unificate in un unico disegno di legge-piattaforma per il Movimento.
2--- Contattiamo i singoli firmatari di ognuno dei disegni di legge che condividiamo e chiediamo loro di unirsi in gruppo di pressione verso le tardo-segreterie dei partiti.

Un gruppo di parlamentari che si faccia portatore delle istanze di una vera riforma strutturale del Sistema Italia avrebbe un enorme impatto sia sulle segreterie che sull’opinione pubblica e renderebbe visibile il disegno riformatore e razionalizzazione che emerge dall’insieme delle proposte sulle quali i singoli gruppi locali e associazioni si stanno già battendo.
Si tratta di dare una misura visibile a queste battaglie frammentate e renderle un’unica campagna. Questo moltiplicherebbe per 100 la nostra capacità di azione e la visibilità del progetto.
E sinceramente credo che in un momento simile i vertici dei partiti non potrebbero non accettare di portare in parlamento questo pacchetto di semplici riforme a costo zero.
Si tratta di continuare sulla strada della strategia delle piccole azioni vincenti.
Facciamo un pacchetto di leggi, le facciamo passare, cresciamo e poi ci riproviamo. Basta con le grandi azioni giuste che non danno risultati.
Vincere una piccola battaglia è meglio che perdere una grande battaglia.
Si chiama guerriglia.
Funziona da migliaia di anni.
Vincere dà gusto.
Per arrivare alle grandi vittoria serve allenarsi con quelle piccole.

Ti chiedo:
----se sei d’accordo
----se sei a conoscenza di altre proposte che aggiungeresti alla piattaforma disegno di legge collettivo
----se la tua associazione aderirebbe a un simile comitato promotore.
----fare circolare questa proposta.

Usa lo spazio dei commenti a questo testo su http://www.jacopofo.com/?q=node/2915 per dire la tua.

La nostra iniziativa supporta il "Coordinamento delle Associazioni
Esponenziali di Tutela degli Interessi Collettivi Specifici" per l'introduzione in ITALIA dell'istituto legale CLASS ACTION:

Oggi in Italia, se un gruppo numeroso di cittadini-lavoratori-consumatori intende fare causa legale
contro un ente privato o pubblico, gli individui che compongono tale gruppo debbono adire vie legali in maniera più o meno individuale. Si crea quindi una grande sproporzione tra le forze in campo, da una parte il colosso di turno, sia esso una multinazionale, una banca, una assicurazione o una partecipata statale, dall'altra i singoli individui con i rispettivi avvocati (e le relative spese legali).
Ma esiste uno strumento giuridico che rende possibile la tutela collettiva di interessi di natura individuale e si chiama Class Action.
Con la Class Action tutti i cittadini colpiti da uno stesso fatto illecito possono riunire le loro azioni legali in un'unica gratuita causa collettiva.

Attualmente in vigore negli USA e in quasi tutte le democrazie occidentali, con le class actions è possibile agire in gruppo. Se, ad esempio, 10.000 cittadini sono stati danneggiati, taglieggiati, avvelenati, truffati dalla stessa banca, dalla stessa assicurazione, dalla stessa azienda, 10.000 cittadini, TUTTI INSIEME, UNITI, GRATUITAMENTE, con un pool di avvocati agguerrito e motivato (perché verrà pagato esclusivamente in percentuale all'eventuale risarcimento ottenuto), fanno causa comune e collettiva contro il colosso avvelenatore-truffatore, con concrete possibilità di vittoria. E per vittoria intendesi: risarcimenti enormi che spesso ammontano a centinaia di milioni di euro.
Ma non si tratta solo di recuperare il mal tolto, anche perché spesso la perdita di un parente o un danno alla propria salute non sono risarcibili.

Si tratta soprattutto di creare un poderoso deterrente colpendo il capitale delle corporations: è l'unico modo per inibirne in futuro il comportamento scorretto ed evitare che si ripeta senza fine come avviene da 60 anni in Italia. (Vajont>Petrolchimico Porto Marghera>Inceneritori Mantova: disastri avvenuti in tempi diversi, dove però "l'autore" ha avuto l'occasione di perseverare...Montedis...)

Ma il risultato delle Class Actions va oltre: danneggia le aziende scorrette in maniera ancor più significativa, colpendole indirettamente in borsa (quando sono quotate). Quando si viene a sapere che una class action è stata intentata contro una corporation, le azioni di quest'ultima generalmente si deprezzano, danneggiando gravemente gli interessi degli azionisti e minando la sopravvivenza stessa della società quotata. Si tratta di centinaia di MILIARDI di dollari/euro.

E non ci sono solo effetti punitivi: colpendo le corporations sleali, le aziende sane ed oneste risultano premiate in termini di reddito e competitività.
Una delle priorità di BUSH all'inizio del suo primo mandato è stata ovviamente quella di danneggiare l'istituto delle Class Actions negli USA, che dava fastidio ai suoi amichetti. Nel 2005 è riuscito a modificare la
legge (riforma CAFA). Nel 2006 le statistiche indicano un crollo del 40% dei danni patiti dalle corporations...

CLASS ACTION VERA / CLASS ACTION FALSA
Il disegno di legge 1495 dell'attuale Governo (Bersani, Mastella, Schioppa) prevede la facoltà di avviare una Class Action solo per le 16 associazioni consumeristiche riconosciute dal Ministero dello Sviluppo Economico (Bersani), le quali proprio da tale ministero ricevono contributi pubblici e personale amministrativo. Se in Commissione Giustizia passa il ddl 1495, o le pdl ad esso affini, le azioni collettive saranno indirettamente controllate dallo Stato. Inoltre l'azione collettiva avrebbe come scopo quello di ottenere sentenze di mero accertamento, mentre, per il risarcimento effettivo dei danni subiti, il singolo continuerebbe ad avere l'onere di esperire un'azione in proprio. Noi ci opponiamo a queste ipotesi
inefficaci e controproducenti. Stiamo invece sostenendo le altre proposte di legge (a firma Grillini, Fabris, Poretti-Capezzone, Pedica) che invece consentono l'introduzione di una vera CLASS ACTION secondo i principi espressi sopra, che garantiscono una vera e reale tutela di noi cittadini-consumatori-risparmiatori.

NOTA: per la petizione cartacea cliccate qui, mentre, la petizione on-line può essere sottoscritta al seguente link:
http://www.petitiononline.com/cait2006/petition.html

Per maggiori informazioni:

Reset Class Action National Group
http://criminology.meetup.com/44/

Gli Amici di Beppe Grillo –IL NAZIONALE
http://beppegrillo.meetup.com/280/