Ropke (recensione)
di Jerónimo Molina - 25/04/2007
Fonte: Settimo Sigillo
RÖPKE
di
Jerónimo Molina
Prefazione di Carlo Gambescia
Settimo Sigillo edizioni
Il pensiero di Wilhelm Röpke (1899-1966), rappresenta una sintesi
particolarmente interessante tra economia di mercato e conservatorismo
politico ed etico-religioso, cosa che lo differenzia, e
in meglio, dal discorso
neocon contemporaneo, molto poco esaurienteper quanto concerne la teoria economica. D’altro canto la
sua difesa delle forme di vita tradizionali, inserite in un ambiente
a misura d’uomo ma non artificiale, costituisce ancora oggi
un’alternativa alla omologazione delle comunità politiche e dei
paesaggi urbani e naturali, processo imposto da un cosmopolitismo
redivivo (saint-simonismo, universalismo, globalizzazione)
cui sempre si oppose, considerandolo incompatibile con l’eterogeneità
culturale, vanto della civiltà europea. Röpke è pertanto
uno dei massimi sostenitori di una «via di mezzo» fra liberalismo
e socialismo, che egli chiamò «Dritter Weg».
J
ERÓNIMO MOLINA, professore titolare di Politica sociale pressol’Università della Murcia (Spagna). Ha fondato e dirige la rivista
“Empresas Política”. Tra le sue opere:
Julien Freund, lo políticoy la política
(1999, trad. it. Edizioni Settimo Sigillo, in stampa),La tercera via en Wilhem Röpke
(2001), Conflicto, gobierno, economía.Cuatro sobre Julien Freund
(2004). Per i tipi di SettimoSigillo è già apparso un suo contributo nella raccolta
Che cos’èil politico? Nuove ipotesi e prospettive teoriche,
a cura di CarloGambescia (2005)