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Serre: nessuna discarica senza leggi per la riduzione dei rifiuti.

di redazionale - 15/05/2007

 

 

Fare Verde esprime il suo sconcerto per come la Regione Campania, il Commissario Bertolaso e il Governo stanno gestendo il problema della realizzazione di una nuova discarica a Serre: arroganza e mancanza di dialogo rischiano di escludere dalle possibili soluzioni al problema rifiuti in Campania quelle più efficaci e innovative come la riduzione a monte, il compostaggio, la produzione di biogas, il trattamento meccanico-biologico della frazione residua.
Allarmante è anche la notizia della discarica prevista nel Parco del Vesuvio che fa il paio con quella di Serre, ubicata a ridosso dell'oasi del WWF di Persano e conferma le parole pronunciate dal Ministro dell'Ambiente a propostio di Serre: "realizzare una discarica in un'area protetta costituirebbe un pericoloso precedente".

"Inceneritori e discariche: i nostri amministratori non conoscono altre soluzioni per gestire il ciclo dei rifiuti." - afferma Massimo De Maio, Presidente di Fare Verde -  "Anche quando parlano di raccolta differenziata, lo fanno con sufficienza, sottolineando che da sola non basta e affiancandola sempre alla necessità di realizzare nuove linee di incenerimento. Se invece di ricorrere alle forze dell'ordine in tenuta antisommossa ascoltassero ecologisti e cittadini, scoprirebbero che l'Europa ha una diversa scala di priorità e mette la riduzione dei rifiuti al primo posto".

Di fronte a questa assurda politica di gestione dei rifiuti, che in Campania raggiunge l'apice ma è diffusa in tutta Italia, Fare Verde chiede che siano presi provvedimenti urgenti per la riduzione a monte dei rifiuti, seguendo l'esempio dei più avanzati Paesi europei come la Germania, dove da anni è in vigore il vuoto a rendere su bottiglie di birra, latte e bevande gassate.
Se i rifiuti in Campania sono una emergenza, sono giustificate anche normative particolarmente stringenti sulla proliferazione dei rifiuti.
Fare Verde chiede, in particolare, provvedimenti legislativi da prendere con carattere di urgenza che prevedano incentivi per i moderni pannolini lavabili per bambini, introduzione del vuoto a rendere obbligatorio, messa al bando di prodotti non riutilizzabili e riciclabili ogni volta che c'è una alternativa riutilizzabile e riciclabile, riduzione del consumo di acqua minerale in bottiglie di plastica a perdere, divieto di conferimento in discarica e inceneritore di materiali compostabili, tassazione dell'usa e getta.
Da un punto di vista impiantistico, al posto di discariche ed inceneritori, Fare Verde chiede impianti di compostaggio con recupero di biogas, impianti per il riciclaggio e per il trattamento meccanico-biologico della frazione residua che, in un sistema virtuoso, sarebbe ridotta ai minimi termini.

"Solo di fronte a un serio pacchetto normativo indirizzato alla riduzione dei rifiuti, Fare Verde sarebbe disposta a dialogare sulla possibilità di realizzare nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti residui." - continua De Maio - "Altrimenti, abbiamo ragione di ritenere che ci sia malafede e che gli amministratori campani, dopo aver permesso per decenni che la Camorra si arricchisse con il malaffare dei rifiuti, adesso stia facendo il gioco di nuove lobby affaristiche, come la Impregilo, che dalla proliferazione dei rifiuti ricavano ingenti guadagni"