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Endemol, Mediaset e la mancanza di coraggio della Rai

di Carlo Gambescia - 15/05/2007

 

Ci assale un dubbio. Quale? Temiamo che l’acquisizione da parte di Mediaset di Endemol, la società olandese fornitrice di format tv anche per la Rai, possa trasformarsi nell’ennesimo alibi per mascherare la mancanza di coraggio della televisione pubblica italiana. Ci spieghiamo meglio.
In primo luogo, certo, va fatta una dsitinzione tra monopolio economico e monopolio delle idee. Tuttavia nel caso dell’acquisizione di Endemol da parte di Mediaset, la Rai rischia entrambe le cose. Ora però, invece di gridare, per così dire, “al lupo al lupo Berlusconi”, si dovrebbe pensare a quali idee, la televisione italiana dovrà rinunciare, qualora Mediaset, come monopolista dei format tv, chiudesse i rubinetti o alzasse i prezzi… Alle idee che caratterizzano la televisione commerciale più volgare, quella del “Grande Fratello”. E’ una perdita? No. Anzi, la Rai, facendo di necessità virtù, potrebbe finalmente puntare su una televisione di qualità.
In secondo luogo, è in atto, come è noto, un processo di concentrazione a livello mondiale dei cosiddetti poteri mediatici. E qui si pensi all’ ”offensiva di mercato” scatenata da un personaggio come Murdoch. Del resto queste concentrazioni sono favorite da un processo di globalizzazione che, vedi il recente Forum Economico milanese, patrocinato dalla Bocconi e dal Corriere della Sera, viene celebrato come inarrestabile. In realtà, nei mercati prevale la legge del più forte, e il pesce più grosso finisce sempre per mangiare il più piccolo… Di qui la crescente e galoppante concentrazione dei poteri economici mondiali. Per opporsi ad essa, o comunque per mitigarla, sarebbe necessario un ritorno al protezionismo regionale e alla “grande politica”. Ma come? Se i politici europei si vergognano perfino dell’attuale supremazia dell’Euro sul Dollaro?
In terzo luogo, quanto più avanza la globalizzazione, che non è politicamente neutrale visto che si avvale della spada americana, tanto più cresce, oltre alla concentrazione economica, quella delle idee: avanza il cosiddetto pensiero unico, basato sull’occidentalismo e sulla cultura dei consumi e del divertentismo più rozzo. E la conquista di Berlusconi di Endemol costituisce un ulteriore passo in avanti verso tale direzione. Anche perché in futuro, a sua volta, Berlusconi potrebbe essere fagocitato proprio da Murdoch, personaggio che veicola questo genere di cultura. Tuttavia si potrebbe tentare, come abbiamo accennato, di produrre una televisione di qualità. Proprio perché la Rai potrebbe, rinunciando a format tv commerciali, provare a produrne altri di elevato valore culturale, o comunque meno volgari.
Ma per far questo servirebbe una dirigenza televisiva adeguata. E in più in generale una classe politica coraggiosa capace di credere nella superiorità della cultura (vera) sull’economia. E soprattutto di non “piangere” e magari strapparsi i capelli perché d’ora in avanti il “lupo cattivo” Berlusconi controllerà i format tv di Grandi Fratelli, Fattorie, e Stalle… Ma dove trovarla?