Vaccini al mercurio
di David Kirby - 16/05/2007
Negli anni ’90 i casi di autismo registrati tra i bambini americani hanno avuto un’impennata, passando da 1 ogni 10.000 nel 1987, alla scioccante incidenza, oggi, di 1 ogni 166. Questo trend coincide con l’introduzione nella schedula vaccinale nazionale di numerose nuove dosi, somministrate contemporaneamente e quasi subito dopo la nascita, o nei primi mesi di vita. Molte di queste dosi contengono un eccipiente poco conosciuto chiamato thimerosal, costituito da una certa quantità di mercurio.
Una risposta definitiva è difficile da dare, anche oggi. Nessuno può dire con certezza che il thimerosal, un battericida contenente il 49,6% di mercurio, sia il responsabile dell’aumento esponenziale di casi di autismo, di disordine da deficit dell’attenzione (ADD), di ritardi nel linguaggio e altri disturbi registrati nell’ultimo decennio. Ma nessuno può nemmeno dire con certezza con non lo sia.
Il 18 maggio 2004, il prestigioso Institute of Medicine pubblicò un rapporto nel quale affermava che l’insieme delle evidenze disponibili conducevano ad un ‘rigetto dell’ipotesi di correlazione causale’ tra thimerosal e autismo (1). Quella commissione indipendente, alla quale il governo aveva affidato il compito di studiare la questione, inflisse dunque un duro colpo ai sostenitori dell’ipotesi thimerosal-autismo. Ma, nonostante la sua autorevolezza, il rapporto non fu sufficiente per chiudere la discussione sulla controversia medica che andava emergendo. E recenti studi, tutti pubblicati, su animali e in vitro, hanno fornito interessanti evidenze biologiche del danno (anche se non la prova vera e propria) provocato dai vaccini contenenti mercurio. Esattamente cinque anni fa, il governo federale rivelò, in una ‘dichiarazione congiunta’, che alcuni bambini americani erano stati esposti, attraverso i vaccini, a livelli di mercurio che andavano oltre i limiti di sicurezza federali. Da allora, i responsabili della sanità hanno iniziato ad eliminare il mercurio dai vaccini per l’infanzia e a valutare se, nei bambini, l’esposizione al thimerosal potesse provocare autismo o altri disturbi nello sviluppo neurologico. Al momento, nessuna certezza è stata raggiunta.
Il thimerosal è stato rimosso dalla maggioranza dei vaccini che solitamente vengono somministrati ai bambini americani. Ma si trova ancora nella gran parte dei vaccini antinfluenzali, che il governo statunitense raccomanda alle donne gravide e ai bambini tra i 6 e i 23 mesi di età (2). Nel 2004, i Centri per il Controllo delle Malattie (CDC) dichiararono di preferire per i bambini dosi di antinfluenzale prive di mercurio (3). Il mercurio si trova anche in alcuni vaccini antitetanici, antidifto-tetanici, contro la pertosse e la meningite, che a volte, anche se non di routine, sono somministrati ai bambini. È anche utilizzato in alcuni farmaci da banco, come gli spray nasali, le gocce per occhi e orecchie e anche nei trattamenti per le emorroidi (4).
Nel frattempo il CDC non era in grado di accertare o smentire definitivamente la teoria secondo cui il thimerosal è in grado di provocare autismo, ADD, ritardo nel linguaggio o altri disturbi. Sono stati pubblicati numerosi studi negli anni passati da parte di diverse agenzie, tutti sostenevano che non esistesse una connessione tra quell’eccipiente e la malattia. Il CDC insiste nell’affermare che la materia è stata sviscerata a fondo e che non sono state trovate ‘prove del danno’ dovuto al thimerosal nei vaccini.
Ma “nessuna prova del danno” non significa avere la prova della sicurezza. Non avere la prova del danno non è una risposta definitiva; e questa è una storia che implora risposta.
Sono tanti coloro che hanno chiesto come mai una affidabile agenzia della salute possa permettere che una nota neurotossina venga iniettata in bambini piccoli, in dosi che eccedono la soglia massima federale di sicurezza per gli adulti di circa 15 volte per ogni dose. È una domanda ingombrante e non ci sono risposte soddisfacenti.
Ma un piccolo gruppo di genitori, aiutati da una manciata di scienziati, medici, politici e avvocati, ha investito gli ultimi cinque anni nella ricerca di risposte. Malgrado la feroce resistenza da parte delle potenti lobby della salute pubblica, questi genitori non hanno mai ceduto e continuano a cercare la prova che il mercurio nei vaccini è ciò che ha gettato i loro figli, molti dei quali maschi, nell’infernale mondo perduto dell’autismo.
Note
1. Institute of Medicine, Committee on Immunization Safety, Immunization Safety Review: Vaccines and Autism, "Executive Summary" (Washington D.C. : National Academy Press, 2004)
2. "Prevention and Control of Influenza: Recommendations of the Advisory Committee on Immunization Practices", Morbidity and Mortality Weekly Report 52 (RR08), 25 aprile 2003, 1-36
3. Ibid.
4. U.S. Food and Drug Administration, Center for Evaluation and Research, "Mercury in Drug and Biologic Products", 5 agosto 2003; aggiornato il 30 marzo 2004