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Quinta colonna

di petrolio.blogosfere.it - 18/05/2007

 
Mi è capitato ieri di fare una chiacchierata con un ragazzino dodicenne. Seconda media alla scuola qui vicino, molto molto sveglio.

Mi raccontava della sua ammirazione per il professore di Italiano, "E' laureato in Filosofia! E' uno scrittore!" mi diceva con gli occhi che brillavano. Naturalmente il discorso si è spostato sui problemi mondiali.

Ebbene, sono rimasta parecchio stupita. Il ragazzino sapeva tutto: la crisi petrolifera, il clima, i problemi dell'acqua, l'energia, lo scioglimento dei ghiacci, l'anidride carbonica. Era preparatissimo. Come fai a sapere tutte queste cose?

"E' il professore di italiano che ce le spiega. Ci fa fare le ricerche su tutti questi argomenti e ne discutiamo in classe. Ci porta gli articoli dei giornali e di Internet. Dice sempre che ci vuole preparare al nostro futuro: ora sappiamo che probabilmente quando saremo grandi il mondo sarà molto diverso. Non ci saranno più tante automobili, vivremo più semplicemente, dovremo usare meno energia elettrica. Ora mi godo la playstation e la TV al plasma, ma so bene che durerà ancora per pochi anni."

Le maestre di mio figlio hanno un progetto, per l'anno prossimo, sull'alimentazione. Le difficoltà crescenti della produzione di cibo, l'insostenibilità della carne, l'impoverimento dei suoli. In terza elementare.

Mentre noi qui ci lamentiamo dell'ignoranza della gente, che vede come un diritto l'aria condizionata e il SUV, mentre protestiamo contro i media che fanno un'informazione di serie C all'acqua di rose, c'è una categoria di persone che sta silenziosamente preparando i nostri ragazzi al futuro che li attende. Con positività, con dolcezza, senza paura.

Dio benedica quei laureati da 1200 euro al mese e la loro cultura, la loro sensibilità infinitamente superiori alla media italica.