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I disastri dell'uomo bianco. Perché gli aiuti dell’Occidente al resto del mondo fanno male

di William Easterly - 18/05/2007

Fonte: brunomondadori.com

William Easterly
I DISASTRI DELL’UOMO BIANCO
Perché gli aiuti dell’Occidente al resto del mondo hanno fatto più male che bene
È possibile che gli aiuti umanitari facciano più male che bene? Sono serviti i cinquant’anni passati e i più di due miliardi di dollari spesi dall’Occidente a migliorare gli standard di vita dei paesi poveri? In realtà, molti dei luoghi in cui si è intervenuti rivelano ancora oggi una situazione assolutamente identica, se non nettamente peggiorata. Gli ambiziosi “grandi piani” per eliminare la povertà non arrivano mai fino in fondo: i contesti locali sono troppo differenti, troppo complessi perché una soluzione univoca possa risultare efficace. Sembra preferibile un approccio più pragmatico, più attento a cercare soluzioni concrete a problemi circoscritti. Meglio dunque la Grameen Bank, la prima banca per il microcredito fondata da Muhammad Yunus in Bangladesh, degli Obiettivi per il Millennio proposti dall’Onu e sostenuti a spada tratta dai paesi occidentali.
Dopo Lo sviluppo inafferrabile, con questa nuova opera – The White Man’s Burden, “il fardello dell’uomo bianco”, è il titolo originale, che riprende ironicamente un celebre verso di Rudyard Kipling – Easterly pone l’Occidente di fronte a uno specchio, rivelando la sua incapacità di aiutare il resto del mondo e indicando la strada giusta per tradurre i buoni propositi in risultati effettivi. Appassionato e irriverente, ma anche realistico e rigoroso, recensito su “Foreign Affairs” dal premio Nobel per l’Economia Amartya Sen, questo nuovo libro di Easterly è un punto di riferimento imprescindibile nel dibattito sullo sviluppo.