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Disinformazione ufficiale

di Marco M - 23/05/2007

 
 
  
 
 Una fabbrica di bufale e disinformazione a getto continuo che, giorno dopo giorno, mira ad assuefare le persone fino a trascinarle in uno stato di anestesia totale: parlo ovviamente della grande informazione globale, ed in particolare di quella italiana, che in questo non è seconda a nessuno. Di seguito, sono riportati due recenti esempi (neanche dei peggiori) che riguardano uno dei giornali più letti d'Italia (Repubblica, ma la vicenda è stata trattata allo stesso modo da molti altri giornali) ed il telegiornale per antonomasia (tg1).
Da kelebek, leggiamo Repubblica:
 
 
Integralisti o integrati?
 
 
Io leggo Repubblica, perché è il meno peggio dei quotidiani.
 
Pensiamo, quindi, come saranno gli altri.
 
Prendiamo un piccolo episodio.
 
Alcuni giorni fa, tre giovinastri sono saliti su un bus in Piemonte e hanno tentato di rapinare i passeggeri; per motivi incomprensibili forse anche a loro, hanno poi fatto percorrere chilometri al bus. Dopo un conflitto a fuoco, sono stati ovviamente presi.
 
E' vero, come titolano i giornali, che i tre erano albanesi (i primi lanci di agenzia, con la solita sicumera, li chiamavano però "magrebini"). 
 
Ma non c'è dubbio che si volessero integrare in pieno ai Valori dell'Occidente.
 
Infatti:
 
1) In una foto, vediamo uno degli arrestati con una maglietta con la scritta LOVE CITY GAME, che da una ricerca su Internet sembra essere qualcosa che si fa tra telefonini mandandosi SMS, una pratica fondamentale nella cultura occidentale.
 
2) Erano strafatti di cocaina, a dimostrazione della loro liberazione dai tabù islamofascisti.
 
3) Uno degli arrestati era un fan della musica trasgressivo-consumista di Marilyn Manson.
 
Su quest'ultimo segno di occidentalizzazione, quel monumento alla serietà che si chiama Corriere della Sera ha  ipotizzato che volessero dirottare il bus verso Milano, dove, guarda caso, si stava svolgendo il processo per gli omicidi commessi dalle "Bestie di Satana". Poi chiamano complottista Maurizio Blondet...
 
Il viceministro dell'interno, Marco Minniti, presumibilmente rispondendo all'interpellanza di qualche deputato in crisi da astinenza da cocaina quanto i rapinatori, ha dichiarato alla Camera:
 
"pur non emergendo alcun indizio che possa far ricondurre l'episodio ad atti di terrorismo, la valutazione dei fatti ancora in corso di accertamento non esclude alcuna finalità del gesto criminoso".
 
E infatti, con ogni probabilità, nemmeno i protagonisti si ricordano cosa volessero fare.
 
Rispondendo evidentemente a qualche giornalista particolarmente petulante, il titolare delle indagini, il magistrato Maurizio Landi, dice:
 
"Non c'è alcun elemento che possa far ritenere una motivazione di tipo terroristico o eversivo in questa indagine".
 
Insomma, l'ipotesi del "terrorismo" è da prendere in considerazione esattamente quanto l'ipotesi di una momentanea possessione da parte di demoni provenienti da un remoto angolo della galassia: nessuna delle due ipotesi viene esclusa, ma nessuna delle due ipotesi è suffragata dal minimo indizio.
 
Cosa ne fa il titolista di Repubblica?
 
In prima pagina:
 
"Assalto al pullman non si esclude un'azione fondamentalista"
 
E a pagina 12:
 
"Bus dirottato, pista terrorismo".
 
Nota:
 
[1] Una meravigliosa chicca del politicamente corretto: il Marilyn Manson Official Italian Fan Club dichiara di avere tra i propri obiettivi quello di "promuovere, con particolare cura, un rapporto continuativo e democratico tra tutti gli iscritti e le istituzioni internazionali, sostenendo i loro interessi e diritti".
 

 
 
Il Tg1 invece riesce a bufalare e disinformare persino nell'uso della tecnica del "parlar d'altro" (trattare argomenti quali il vip che si taglia i capelli, i reality show, la pastasciutta, l'abbronzatura e così via, non dando invece le vere notizie).
Un esempio lo leggiamo da Just Frank:
 
 
 
 E adesso guardate queste immagini...
 
 
E’ da qualche tempo che verso il minuto 15-20 del TG1 dell’ora di pranzo il mezzobusto, armato del sorriso beota di chi ha appena dato la notizia di un alluvione in Madagascar o di un incendio nelle Filippine, ci ammicca e fa: “e ora guardate queste immagini…“.
 
Il richiamo magicamente interrompe tutti i discorsi a tavola, e la famiglia si gira per vedere di che si tratta: è l’angolo della notizia buffa, della curiosità, della vaccata divertente trovata su internet, che si è trasformato in appuntamento fisso. Eh già, lo StudioAperto-style non solo ha fatto scuola, ma è diventato regola, anche per il TG1 dall’era Mimun in poi.
 
E adesso guardate queste immagini
 
 
 
 
 
 
 
Il giornalista introduce il servizio, che mostrerebbe un “bizzarro signore” intento a pubblicizzare l’ultimo modello di una nota casa automobilistica. Il signore starebbe cercando di dimostrare la bontà dell’aerodinamica facendo sfidare all’auto il getto dei quattro motori di un Boeing 747. La gente è pazza, no ? Bene, finito il servizietto che ha riempito 80 secondi di TG, si torna ad altro. Ma neanche per sogno!
 
Se alla maggior parte degli italiani quello “stravagante signore” non dice nulla, a me e ad altri quel servizio ha fatto saltare sulla sedia mandando il pranzo di traverso. Eh già, perchè quel tizio è Richard Hammond, presentatore della BBC e giornalista che si occupa di motori, e il filmato mandato in onda e spacciato per notizia non è altro che uno spezzone di Top Gear, fantastica trasmissione motoristica della BBC seguita in tutto il mondo ( nulla a che vedere con quelle Rai tipo Easy Rider, un continuo spot delle auto recensite ), andato in onda almeno due anni fa ! Per di più Hammond è già rimbalzato sui media nostrani qualche tempo fa per essersi schiantato a 300 miglia orarie su un dragster durante una prova per la stessa trasmissione, rischiando la vita e tornando a lavorare solo dopo mesi.
 
Si dirà: sono cose che possono capitare, in fondo non è nulla di grave.
 
Allora ricapitoliamo:
 
1) nella redazione del telegiornale più seguito d’Italia, per riempire il buco tra il carosello di dichiarazioni dei politici e il bollettino del controesodo pasquale, non si trova nulla di meglio che andare in cerca di qualche video buffo su youtube per mandarlo in onda. E già qui non ci siamo… Non solo: 2) la giornalista non capisce il senso del video, quindi 3) se ne inventa di sana pianta il contenuto, 4) lo spaccia per notizia, 5) non spreca nemmeno un minuto del suo tempo a controllare le fonti della stessa. 6) Il tutto passa inosservato in redazione, vuoi perchè 7) in Rai evidentemente nessuno capisce una parola d’inglese ( altrimenti non si spiega ), vuoi perchè 8) in Rai nessuno guarda le tv straniere, nemmeno la blasonata BBC, oppure perchè metà redazione forse era ancora in ferie, fatto sta che un pessimo servizio, totalmente falso, arriva in tv per essere visto da 6-7 milioni di telespettatori quasi tutti ignari, a parte chi già conosceva Hammond e la trasmissione.
 
Questa piccola vicenda è secondo me l’indice di una professionalità che ormai rasenta lo zero, di un TG1 che dopo l’era Mimun non s’è più rialzato nemmeno con Riotta, sul cui conto evidentemente Grillo non aveva poi tanto torto