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Georgia-Ossezia, si torna a sparare

di redazionale - 25/05/2007

Violenti scontri armati dopo la creazione di un governo unionista nella regione separatista
Da due settimane la piccola regione secessionista georgiana dell’Ossezia del Sud ha due governi paralleli e contrapposti: quello separatista guidato da Eduard Koikoity, sostenuto da Mosca, e quello ‘unionista’ presieduto da Dimitri Sanakoev, riconosciuto da Tbilisi. Una situazione che ha portato solo nuove difficoltà nella vita quotidiana della popolazione locale e che sta facendo pericolosamente salire la tensione militare tra le parti.
 
Il giuramento di Dimitri SanakoevIl governo di Sanakoev. Dopo essere stato eletto presidente nelle elezioni parallele organizzate dal governo georgiano lo scorso novembre, il giovane politico sud-osseto Sanakoev (ex-combattente nella guerra di secessione del ’91, successivamente ministro della Difesa e premier del governo indipendentista dell’Ossezia del Sud, recentemente convertitosi all’irredentismo georgiano) il 10 maggio è stato ufficialmente nominato capo della “Amministrazione Provvisoria dell’Ossezia del Sud” dal presidente georgiano Mikheil Saakashvili. Un’amministrazione unionista impiantata nel cuore della regione separatista, nel villaggio di Kurta, pochi chilometri dalla ‘capitale’ sud-osseta Tskhinvali.
 
MappaLa reazione di Koikoity. La risposta delle autorità separatiste è stata immediata. Il giorno dopo, l’11 maggio, Eduard Koikoity ha sigillato i villaggi georgiani della regione con decine di posti di blocco della ‘polizia’  sud-osseta ai quali ha dato l’ordine di fermare tutti coloro che non erano muniti di passaporto sud-osseto o russo. Per quattro giorni la popolazione georgiana non ha potuto spostarsi per andare a lavorare né per urgenze mediche o di altro tipo. “Non mi hanno nemmeno consentito di andare nel villaggio vicino a comprare il latte per la mia bambina di 18 mesi”, ha raccontato una donna, Svetlana, a un reporter dell’Iwpr.
 
Soldati georgianiScambi d’artiglieria. Negli stessi giorni, la Georgia ha iniziato ad ammassare forze speciali nella regione e a fortificare le sue postazioni nei villaggi georgiani attorno a Tskhinvali. Dopo giorni di sporadici incidenti, la tensione è esplosa la notte tra il 19 e il 20 maggio con un violento scontro armato tra forze georgiane e ossete, con scambi d’artiglieria che hanno provocato diversi feriti e ingenti danni ad abitazioni civili sia nella periferia della capitale Tskhinvali che nei villaggi georgiani di Ergneti e Kvemo Nikozi. Come al solito, le due parti si accusano reciprocamente di aver sparato il primo colpo.
Nei giorni scorsi non si sono verificati altri scontri, ma la tensione è alle stelle.