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Breve resoconto dell’incontro annuale della Rete Bioregionale, più uno.

di rete bioregionale - 28/05/2007

Fonte: rete bioregionale

 

 

     La catena delle Mainarde tutt’attorno al Rifugio Il Falco (Alta Valle del Volturno), che ci ospitava, ha fatto da splendida cornice all’incontro di quest’anno. Le ampie piane, i bellissimi boschi di faggio e le tante dinamiche di quel luogo hanno dato la misura di un mosaico ecologico splendido e pulsante.

    

     È stato un bell’incontro, gestito collettivamente e con spirito di servizio dai quaranta e più partecipanti. Molti volti nuovi accanto agli assidui della Rete. Nell’ambito dei tre cerchi, quello informale di venerdì sera, quello principale di sabato pomeriggio e quello di chiusura di domenica mattina, un po’ tutti hanno avuto la possibilità di esprimere il proprio sentire, esporre le proprie idee, fare osservazioni e sollevare dubbi sugli argomenti in discussione. S’è cominciato con un aggiornamento sui “Quaderni di Vita Bioregionale”, il cui nuovo numero (solstizio d’estate) è di imminente pubblicazione da parte di Mario e il Popolo degli Elfi. Il prossimo (solstizio d’inverno), come sapete, verrà redatto da Etain, Francesca, Jesse e Martin. Ricordo poi, per chi ne fosse interessato che, le redazioni dei numeri solstiziali dell’anno prossimo, sono ancora da definire e quindi di farsi avanti.

     Dopo una breve presentazione del libro/antologia da “Lato Selvatico”, appena pubblicato da Ellin Selae, è seguita una lunga discussione sulla proposta di indire, per il prossimo anno, un incontro collettivo (indipendentemente dall’incontro della Rete abituale), con le realtà a noi più vicine come il RIVE (Rete Italiana Villaggi Ecologici) e il CIR (Corrispondenze e Informazioni Rurali). L’idea parte dalla convinzione che ognuno di questi gruppi è portatore di una propria energia specifica, che se condivisa non può che migliorarci reciprocamente nel lavoro di ri-abitazione della Terra. Per ora è stata data la nostra adesione poi, per il dove, il quando e il come si vedrà in seguito.

     Sempre riguardo ai prossimi incontri della Rete, sale l’esigenza affinché in essi vi sia anche la possibilità di svolgere dei lavori pratici, chiaramente in luoghi dove questi sono necessari: (impiantare un orto, rifare un tetto, partecipare alle lotte contro la privatizzazione e gli spechi dell’ acqua ecc..). Non solo parole quindi, ma anche lavoro vero. Aspettiamo proposte.

Per quanto riguarda il blog della Rete (www.retebioregionale.ilcannocchiale.it) si ricorda che è a disposizione di chiunque voglia postare scritti, notizie, resoconti ecc… Chiedere la password a Stefano bassavalledeltevere@inwind.it  - Paolo, ha riproposto l’ipotesi di un nuovo libro che abbia in sé le dritte per chi vuole avvicinarsi all’idea bioregionale e alla sua pratica.

 

     Infine, un caldo ringraziamento a chi ha reso possibile questo incontro e cioè: Elena e Gigi, Alessandro e Barbara che, con l’aiuto dei loro amici, ne hanno curato i tanti dettagli. E poi chi ha cucinato per tutti, e chi lo ha allietato (sia durante i cerchi che alla sera attorno al camino, acceso e a lume di candela!): Felice, Stephen e Cosetta con le loro poesie; Jacqueline e i suoi haiku; Silvana che ha letto le storie di Beatrice e le poesie di Jesse; Jessica e la sua poesia danzata. Gigi, Barbara, Elena, Silvana, Fiamma e Stefano per le musiche e le danze di sera. I due musicisti locali (un forestale e un prete, di cui purtroppo non ricordo il nome), intervenuti alla fine del cerchio di sabato suonando la cornamusa e il piffero. Chi ha portato ed esposto le proprie cose e creazioni: Felice con le sue erbe e frutta essiccata, cappelli a maglia, libri e “Il Seminasogni”, naturalmente. Stephen con i suoi disegni e il poster dedicato all’incontro (ne sono rimaste alcune copie per chi le vuole, rimborsando le spese di spedizione). Le belle bamboline di stoffa di Geraldine. Il calendario lunare ligure delle semine “Il Bugiardino” di Massimo. L’ottima produzione di scarpe di Elena e Gigi. I libri di Jesse, Etain, Lato Selvatico, Jacqueline, Beatrice e Stephen. Gli oggetti della Dea di Stefano.

Ho dimenticato qualcuno?

 

È tutto, felice cammino a tutti!

Giuseppe Moretti

Rifugio del falco, Pizzone, 18.05. - 20.05.07

Pensieri…..

 

…sono finalmente partita con Jacquie, da tre mesi aspettavo questo piccolo viaggio per uscire un po’ da questa vita faticosa che facevo durante gli ultimi mesi. Avevo bisogno di “spolverare” la mia mente.

 

…l’incontro annuale della BIORETE ITALIANA. Non ho pensato tanto su questo appuntamento, volevo stare un po’ nella natura delle montagne con persone che pensano come me. Meglio aspettarsi niente, così può esserci solo una buona sorpresa…

 

…e devo dire che erano tre giorni belli, salvo qualche piccola differenza di opinioni con qualcuno, ma niente di grave. Eravamo tutti così diversi, dai “nipoti dei fiori” a eremiti stranamente molto socievoli. A qualcuno che piaceva di parlare tanto, ad altri poco, c’era anche chi non voleva fare niente…

 

…un signore inglese, sembrava un po’ fuso (perché non parlava bene   l’italiano) con il suo bellissimo strano libro che ho comprato e già letto ieri pomeriggio, sotto la veranda nella sedia-amaca accompagnata di una bella tazza di tè. Un ragazzo americano carino, timido e altrettanto bravo con le sue poesie, molto da riflettere sulla natura e il rapporto uomo-natura, incantevoli i suoi libricini…

 

…una chiacchierata sotto le stelle, fumando una sigaretta fuori con una ragazza napoletana, ricordandomi ai anni ’80quando sono stata mezz’anno a Gragnano. In questa notevole notte ho visto prima una e con la prossima sigaretta due stelle cadenti, così sono andata in crisi per i tre desideri espressi, per fortuna non cadevano altre stelle, non sapevo più che desiderare ancora…

 

…tanto riso, pasta, fave,patate e cicoria in varie composizioni, il latte a lunga conservazione perché quello fresco lì non si trova. Il mio vino che andava a ruba, nonostante i 15lt di bianco portati da due specialisti, i quali pubblicizzavano loro prodotto per almeno due ore a tavola, a chi voleva e non voleva sentirlo…

 

…la gara dei canti dei cuculi dall’alba al tramonto, da noi si dice: conti quante volte senti il verso e sai gli anni della tua vita. Saremmo tutti matusalemmi …

 

…tappeti di fiori, fiorellini, piccole orchidee, varie specie li conoscevo dai prati della Franconia, tanti anni fa.

 

…i boschi di faggi con le foglie secche frusciando sotto il mio passo con degli alberi bellissimi, anche qualcuno già morto, pieno di muschio verde e strani funghi intorno al tronco. Rocce gigantesche in mezzo al bosco, dimenticati giocattoli di un gigante. Osservata dai gnomi della foresta incantata con le luci del sole-ombra passeggiavo…

 

…poi di nuovo il gruppo, con la presenza ma veramente presenza di una donna inglese di circa 60 anni, bella, solare contadina, che mi sembrava la mamma natura in persona - come un uomo con la voce soave, capelli bianchi con codino, mani forti e uno sguardo saggio che potrebbe essere il pendant maschile….non da dimenticare un contadino con barba e capelli lunghi con un abbraccio fortissimo ed un altro, barba e capelli bianchi, che parlava quasi mai, ma osservava tutto da lontano.

 

…dolci vivaci bambini, un angioletto biondo, tre con i capelli color castagno e una bambina incredibilmente sveglia, quasi saggia, con un papà carino e una mamma siciliana con una voce da usignolo, chiara e alta e pulita come un ruscello di montagna.

 

…una donna della Malaysia che parlava tedesco con me, ha girato tutto il mondo, lei danzava il tai-chi, andava in giro sempre con un foulard intorno alla testa per evitare i raggi del sole sul viso, questo viso descritto dalla vita, bello e aperto.

…(sicuramente ho dimenticato di descrivere qualcuno, senza volerlo però, erano tutti carini!)

 

…vorrei conservare questi giorni nella mia mente, una bella esperienza, anche se ormai (gli anni passano) non è più la prima di questo genere…

                                           Saluti, Bea