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Iraq: i generali di Sua Maestà suggeriscono a Brown di andarsene dal Paese prima del 2008

di Luca Galassi - 05/06/2007

Gran Bretagna: Iraq, ritiro entro l'anno
Soldato britannico in IraqVia d'uscita. Il ritiro dall'Iraq delle truppe britanniche potrebbe avere finalmente una scadenza stabilita. Sotto la definizione di 'avviso tattico', lo stato maggiore britannico ha infatti proposto al ministero della Difesa un piano, da presentare a Gordon Brown al momento del suo insediamento come Primo ministro, che prevede il ritiro dei 5.500 uomini impegnati in Iraq 'entro la fine dell'anno'. Stilato dal comandante in capo delle truppe britanniche nell'Iraq meridionale, il generale Jonathan Shaw, il piano di ritiro è stato approvato da Graeme Lamb, comandante dell'intero contingente britannico, e prevede il ritiro graduale dalle due principali basi della città di Bassora, nel sud del Paese, oggetto negli ultimi mesi di costanti attacchi con razzi e colpi di mortaio da parte della guerriglia. Secondo quanto riferito dal quotidiano britannico 'Sunday Times', gli alti gradi sostengono che la proposta sia la conseguenza di due fatti.
 
Il generale Graeme Lamb"Accettare la sconfitta". Il primo è che l'addestramento e la 'formazione' dell'esercito iracheno sarebbe quasi completa, e che la Decima divisione irachena sia in procinto di raccogliere il testimone dalle truppe di Sua Maestà entro l'anno. Tre brigate hanno già preso il controllo nelle province di Dhi Qar, Maysan e Muthanna, altre due dovrebbero essere in grado di sostituire i britannici a Bassora prima del 2008. Il secondo è che, non essendo in grado di combattere due guerre nello stesso tempo, i generali preferiscano rinunciare all'Iraq e mantenere la presenza in Afghanistan. La decisione sarebbe il risultato di una serie di valutazioni strategiche che nascondono una oggettiva impossibilità di raggiungere risultati concreti. La maggioranza degli alti ufficiali britannici pensa infatti che il ritiro sarebbe oggi la vittoria più grande. "Dobbiamo andarcene dall'Iraq e accettare la sconfitta, se non vogliamo perdere a un livello ancora maggiore", dichiarava alcuni giorni fa il generale in pensione sir Michael Rose.
 
Blair in IraqEredità pesante. Gordon Brown, futuro inquilino di Downing Street a partire dal 27 giugno prossimo, ha sempre evitato di prendere una posizione netta sul ritiro, segnalando tuttavia l'intenzione di mettere in secondo piano lo sforzo bellico rispetto alla ricostruzione politica, sociale ed economica del Paese. Il primo impegno internazionale, una volta assunto l'incarico di Primo ministro, sarà quello di recarsi in Iraq. In quell'occasione, l''avviso tattico' gli verrà rappresentato dai generali con maggiori dettagli, e solo allora deciderà quando e come trovare una via d'uscita a un conflitto che rappresenta il lascito più scomodo e pesante del mandato di Tony Blair.