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«8 milioni di italiani nell'inquinamento»

di redazionale - 06/06/2007

Emissioni in atmosfera
Molti italiani vivono nelle aree più inquinate: vicino ai 54 siti di bonifica nazionali che interessano 311 comuni. Sono 6.000 le aree di interesse regionale, 58 quelle contaminate dall'amianto e 1.120 gli stabilimenti a rischio incidente
Oms: «60.000 morti l'anno per disastri climatici»
Gli italiani che abitano nelle aree più inquinate d'Italia, ad elevato rischio ambientale e sanitario, sono tra i 6,4 e gli 8,6 milioni, a seconda che si escludano o includano i comuni di Milano e Torino. Il dato si riferisce ai 54 siti di bonifica nazionali, che interessano 311 comuni e rende l'idea della quantità di popolazione esposta ad inquinamento di diversa pericolosità. Sono questi i principali numeri presentati oggi dal Cnr in una sintesi delle sue attività svolte in questo tipo di aree alla Camera dei deputati. Un'iniziativa che rientra nell'indagine conoscitiva sulla valutazione delle conseguenze ambientali provocate dall'inquinamento urbano, dallo smaltimento dei rifiuti e dalle aree ad alto rischio, condotta dalla Commissione Ambiente della Camera, presieduta da Ermete Realacci.

Il Cnr ha fornito anche i dati di un quadro generale ben più ampio: sono migliaia i siti inquinati di diversa tipologia, dimensioni e pericolosità, classificati, oltre ai 54 siti di bonifica, in circa 6.000 Sir (siti di interesse regionale per le bonifiche), 58 siti con elevata contaminazione da amianto, 1.550 siti minerari e 1.120 stabilimenti a rischio di incidente rilevante. Il Cnr ha poi ricordato uno studio dell'Oms relativo a circa 9 milioni di persone, cioé la popolazione residente nelle 13 città italiane di maggiori dimensioni (circa il 16% degli italiani), stimando che tra il 2002 e il 2004 una media di 8.220 morti l'anno è da attribuirsi agli effetti a lungo termine delle concentrazioni di Pm10 superiori ai 20 mg/m3, il che equivale al 9% della mortalità negli over 30 per tutte le cause esclusi gli incidenti stradali. Un numero, riferisce il Cnr, che cresce a dismisura se si aggiungono i moltissimi centri urbani di minori dimensioni ma interessati da inquinamento da traffico e anche quelli più piccoli ubicati in aree complessivamente inquinate, come la Pianura Padana.