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Test illegali su bambini: la Nigeria denuncia la Pfizer

di Chris McGreal - 08/06/2007

 
 
   


Il governo nigeriano sta facendo causa alla più grande casa farmaceutica del mondo, la Pfizer, con l'accusa di aver testato in modo illegale un farmaco contro la menengite che ha ucciso o reso disabili diversi bambini.

La Nigeria sta chiedendo al gruppo americano 7 miliardi di dollari per compensare le famiglie dei bambini che sono morti o che hanno subito gravi effetti collaterali quando l'antibiotico Trovan fu loro somministrato nello stato di Kano durante un'epidemia di meningite nel 1996. Lo stato di Kano ha altri casi civili e penali in sospeso contro la Pfizer.

Le autorità nigeriane dicono che 200 bambini hanno fatto parte dell'esperimento con il Trovan senza l'approvazione delle autorità locali, ed asseriscono che i risultati del trattamento contano 11 bambini morti ed altri che hanno sviluppato danni al cervello e paralisi.

Il Trovan è stato approvato negli Stati Uniti nel 1997 per l'uso di adulti, non bambini. Due anni dopo la US Food and Drug Admninistration segnalò che il farmaco avrebbe potuto causare danni al fegato e per questo è stato ritirato.

Nei documenti stilati ieri ad Abuja, il governo accusa la Pfizer di condurre test illegali sui bambini.

"L'accusa sostiene che la casa farmaceutica imputata non ottenne mai l'approvazione dalle agenzie normative… né mai aveva cercato né ricevuto l'approvazione pertinente a condurre alcuna prova clinica prima della sua condotta illegale" vi si legge.

Un portavoce della Pfizer, Bryant Haskins, replica da New York in un comunicato che il farmaco fu somministrato in conformità alle leggi nigeriane.

"Queste accuse contro la Pfizer, peraltro non nuove, sono sediziose e non si basano sui fatti. Continuiamo vigorosamente a sostenere che il governo nigeriano era stato informato appieno prima dell'inizio dei test clinici; che i test si sono svolti in modo etico ed opportuno, tenendo presente l'interesse dei pazienti, e che servirono a salvare vite" conclude il portavoce.

La Pfizer aveva in precedenza detto di aver ottenuto un "consenso verbale" da parte dei genitori dei bambini malati e che i farmaci furono somministrati in maniera "sensata dal punto di vista medico, scientifico, normativo ed etico".

Due anni fa un tribunale statunitense aveva archiviato una causa intentata da diverse famiglie nigeriane che asserivano di non essere state informate in modo adeguato che i loro bambini avrebbero potuto avere problemi con l'antibiotico.

Un'azione civile e penale, intentata dallo stato di Kano contro la Pfizer, è stata posposta ieri fino al mese prossimo. Si chiedono danni per 2 miliardi di dollari.

Il governo nigeriano chiede compensazione per il costo del trattamento delle vittime su cui il farmaco è stato testato e per le loro famiglie. Chiede inoltre altri 450 milioni di dollari perché il caso ha creato un certo sospetto nei confronti dei farmaci occidentali.

Le autorità sanitarie nigeriane dicono che il caso Pfizer è anche parzialmente responsabile del fatto che in nord Nigeria molte famiglie si rifiutano di lasciare che i loro bambini siano vaccinati contro la poliomielite, e a ciò a sua volta è stata data la colpa per una riacutizzazione della malattia in altre parti dell'Africa. Le autorità di Kano si sono inoltre rifiutate di distribuire il vaccino contro la poliomielite.


Chris McGreal
Fonte: http://www.guardian.co.uk/
Link: http://www.guardian.co.uk/international/story/0,,2095954,00.html
05.06.2007

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di GIANNI ELLENA