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Notizie dall'Iraq occupato (I parte)

di Autori vari - 09/06/2007

E' ora che in Italia cominciamo a parlare di boicottaggio
Gianluca Bifolchi
La richiesta di queste ore da parte di 100 medici britannici di sottoporre a boicottaggio i membri della Israeli Medical Association (l'associazione dei medici di Israele) segue di pochi giorni il voto a larga maggioranza all'interno dell'UCU, l'organizzazione degli universitari britannici, di un analogo boicottaggio di tutte le istituzioni accademiche israeliane. Se qualche mese fa, una analoga iniziativa presa dall'associazione professionale dei giornalistici britannici, poteva ancora essere considerata una rondine a primavera (causando al massimo le grida di dolore ed indignazione di Furio Colombo, che per una volta non poteva più citare a suo favore la grande tradizione della stampa anglosassone), ora Eli Yishai, Ministro israeliano dell'industria e del commercio dichiara: "Questa è una questione estremamente preoccupante". Insomma, è possibile che qualcosa stia davvero cambiando nella percezione che in Europa si ha di Israele e della sua politica di oppressione in Palestina...

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LE RADICI GOVERNISTE-IMPERIALISTE DEGLI ATTACCHI DI LIBERAZIONE...
A CUBA E ALL'AMERICA LATINA

Fulvio Grimaldi, Mondocane Fuorilinea
Caro Sansonetti, l'intestazione al direttore di "Liberazione" è puramente retorica e serve solo a inserirmi nell'uragano di lettere deprecatorie che hanno sotterrato ad perpetuum ogni dignità professionale e politica del soggetto. Non ha nessun senso scrivergli. Non solo perché lui, che qualche malizioso chiama Sionetti, poi distribuisce rampogne ed eulogie dei lettori secondo la tecnica dei media di regime, in modo tale da creare un rapporto pro-contro che rifletta quello tra le due ore di Santoro e le mille ore dei tg e talkshow di regime. Anche e soprattutto perché né Sansonetti, né gli altri direttori del house organ della casta regnante del PRC, contano un fico secco. Stanno a Bertinotti come Al Maliki o Karzai stanno a Bush...

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Oltre 4 milioni tra sfollati e rifugiati in Iraq, mentre la situazione continua a peggiorare, dice l'Onu
Osservatorio Iraq
Sono oltre 4 milioni gli iracheni fuggiti dalle loro case, che hanno cercato rifugio all'estero o all'interno del Paese, in seguito al deteriorarsi della situazione. E' questa la nuova cifra fornita ieri dall'UNHCR, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, che ha esortato la comunità internazionale a fare di più. "La situazione in Iraq continua a peggiorare, con oltre 2 milioni di ira cheni che si ritiene siano attualmente sfollati all'interno dell'Iraq, e altri 2,2 milioni che hanno cercato rifugio negli Stati vicini", ha detto Jennifer Pagonis, portavoce dell'UNHCR, da Ginevra. "L'UNHCR sta rapidamente ampliando le sue operazioni e la sua presenza nella regione, ma la dimensione della crisi è impressionante". Gli appelli rivolti finora perché venga aumentato il sostegno internazionale ai governi della regione non hanno dato grandi risultati, e l'accesso degli iracheni ai servizi sociali è ancora limitato, dice l'UNHCR, facendo notare come gran parte dell'onere rappresentato dai rifugiati stia gravando su Giordania e Siria.

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Raddoppiano gli attacchi aerei Usa in Iraq
Charles J. Hanley, Inviato speciale della AP, Traduzione di Osservatorio Iraq
Quattro anni dopo la guerra che era iniziata con "colpisci e terrorizza", i caccia Usa hanno intensificato nuovamente gli attacchi in Iraq, sganciando bombe a un ritmo più che doppio rispetto a quello di un anno fa. L'escalation di forza aerea va in parallelo con un giro di vite in vigore da quasi quattro mesi, che sta portando altri 30.000 soldati Usa a Baghdad e nei dintorni - una campagna urbana il c ui obiettivo è quello di riportare l'ordine in una zona lacerata dalla violenza confessionale. Essa riflette inoltre una maggiore disponibilità di velivoli dalle portaerei Usa nel Golfo Persico, e sembra essere accompagnata da un aumento del numero delle vittime civili irachene. Secondo cifre della U.S. Air Force, di cui la Associated Press è riuscita a venire in possesso, nei primi quattro mesi e mezzo del 2007, in Iraq gli aerei americani hanno sganciato 237 bombe e missili a sostegno delle forze di terra, superando già i 229 consumati in tutto il 2006...


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Leonardo Maugeri: "Ahmadinejad è d'accordo con gli USA"
PETROLIO.BLOGSFERE
La rivelazione è scottante. Non so come maneggiarla. Francamente, non saprei neppure dire se Leonardo Maugeri, pezzo grosso dell'ENI di portata internazionale, stesse scherzando o meno. Comunque, io vi riporto la storia così come è arrivata dall'ing. Eugenio Saraceno, membro Aspo che ha ascoltato Maugeri alla conferenza di presentazione del suo libro "L'era del petrolio" e ha potuto scambiare con lui qualche parola in privato...

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SE GLI USA LASCERANNO L'IRAQ, LE COSE SI METTERANNO MALE SUL SERIO?
WILLIAM BLUM, WILLIAM BLUM
Questo sembra essere l'ultimo argomento che resta, e regge a malapena, a quella specie in via di sparizione che ancora appoggia questa guerra orrenda. L'argomento implica una preoccupazione profondamente sentita per il benessere e la sicurezza del popolo iracheno. Cos'altro potrebbe voler dire? Che i militari USA non possono andarsene perché servono a proteggere la manna petrolifera che attende le compagnie petrolifere americane non appena il parlamento iracheno approverà la nuova legge sul petrolio scritta a Washington? No, l'amministrazione Bush ama il popolo iracheno. Di quante altre distruzioni, uccisioni e torture avete bisogno per convincervene? Non possiamo andarcene per via della violenza. Non possiamo andarcene finché non avremo garantito che la pace torni dai nostri cari camerati in Iraq. Per capire meglio questo argomento, aiuta tenere presente quanto segue sull'orrore quotidiano che è la vita in Iraq: non esisteva prima dell'occupazione americana...


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Il rabbino nazista
Khalid Amayreh, traduzione Freebooter
Poco prima che i soldati israeliani di occupazione assassinassero a sangue freddo due bambini di Gaza, che apparentemente cercavano rottami di ferro da vendere per pochi centesimi per contribuire ad alimentare le loro famiglie impoverite, l'ex rabbino capo di Israele, Mordechai Elyahu, esortava l'esercito israeliano ed il governo ad utilizzare contro i palestinesi l'"alternativa nazista". Secondo quanto riferito Elyahu ha presentato al governo israeliano una petizio ne per eseguire una serie di bombardamenti a tappeto dei centri della popolazione palestinese a Gaza, sostenendo che una invasione di terra del punto più popolato del mondo metterebbe in pericolo i soldati israeliani. "Se non si fermano dopo che ne uccidiamo 100, allora ne dobbiamo uccidere mille", ha detto Shmuel Elyahu, il figlio di Mordechai Elyahu, citando suo padre. "E se non si fermano dopo 1.000, allora dobbiamo ucciderne 10.000. Se ancora non si fermano dobbiamo ucciderne 100.000, anche un milione. Qualunque cosa ci voglia per farli fermare"...


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Verso il disastro
La sanità in Iraq è sempre più precaria: se ci sono i farmaci non si riesce a distribuirli

Valeria Confalonieri, Peacereporter
Manca la corrente per far funzionare le attrezzature mediche, manca l’insulina perché la sua distribuzione espone a rischi, sono stati riportati i primi casi sospetti di colera: la situazione sanitaria in Iraq è in peggioramento, e con essa le possibilità di prevenzione e cura per la popolazione. La rivista medica Lancet riporta una lettera da Bassora, nel sud del paes e. I due autori descrivono la situazione in cui si trovano i pazienti diabetici in Iraq, una situazione emblematica del quadro deficitario nei diversi settori della sanità. Per i diabetici, se le cose sono state più o meno sotto controllo fino a dicembre 2006 e l’insulina per curarli era disponibile, con il 2007 le cose sono cambiate: il farmaco arriva ancora nel Paese, ma il problema si presenta poi nella distribuzione alle diverse città, deficitaria perché mancano le condizioni di sicurezza. Con la prospettiva di un ulteriore peggioramento con l’aumento della temperatura esterna, che complicherà ulteriormente la conservazione e il trasporto del farmaco...

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Crimini dell'esercito del Mahdi - 5-6 giugno 2007
* L'esercito del Mahdi massacra un sunnita e una bambina di 6 anni nella zona est di Baghdad

* L'esecito del Mahdi attacca due Moschee sunnite nel quartiere al-Baiah di Baghdad

* L'esercito del Mahdi bruciano una Moschea e 50 abitazioni nella provincia di Diyala.

* Attacco congiunto dell' esercito del Mahdi e delle forze governative contro un quartiere sunnita di Baghdad.

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Fosse comuni e razzismo libanese contro i Palestinesi
Intervista ad un medico sulla tragedia di Nahr el-Bared

Sari Chreih e Razan al-Ghazzawi, Tradotto da Gianluca Bifolchi
D: Qual è il suo nome e la sua professione? R: Mi chiamo Saleh Bhar e sono un pediatra all'American University Hospital (AUH, Beirut, Libano). D: Sappiamo che lei ha perso un membro della sua famiglia durante i bombardamenti. In che giorno? R: Nelle prime ore del primo giorno di bombardamenti. Mio zio è morto nella sua casa quando è stato co lpito da una delle granate, era con i suoi due figli e uno dei suoi vicini (...) I miei cugini mi hanno detto che più di 20 persone sono rimaste uccise nel quartiere, compreso mio zio, e che sono stati sepolti in una fossa comune. D: Lei ricorda i nomi di quelli che sono stati sepolti? R: Si, il vicino di mio zio, Raed el Shans, Jihad Azzam, Mahmud Hussen, Ahmad Attayar, Abd el Latif Kza', Jihad Abu el Ezz, Nayef el Saleh, Fakhri el Hassan. Tra questi c'erano ragazzi di non più di 15 anni, Moahmud Mansur e Amer Mansur.


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“Si sta preparando un’altra Waco"
Dentro Nahr el-Bared

Franklin Lamb, Counterpunch, traduzione di Osservatorio Iraq
Con un accesso a Internet che va e viene e questo vecchio computer con un unico cavo che arriva da un groviglio di fili appesi al soffitto e attaccati con il nastro adesivo a un portalampada con un’unica lampadina solitaria, e con otto bambini sgambettanti, due dei quali neonati, che si arrampicano su questo "straniero" in una stanza di cemento di 10 metri per 12, in cui la scorsa notte abbia mo dormito in 28 o più sul pavimento, questa nota di copertina potrebbe non venire mai spedita. Ma se riuscisse ad uscire di qui e per quel che può servire, si tratta di un aggiornamento sulla situazione nei campi palestinesi di Nahr al-Bared e Beddawi. Cercherò di mandare al più presto i risultati delle mie interviste con 11 combattendi di Fatah al-Islam, che parlano di quelli che li pagano e gli procurano i documenti per viaggiare e le armi, e della loro missione. Non hanno fatto nessuna rapina in banca. Era una storia falsa messa in giro dal Welch Club. Mi dispiace di averla riportata per sbaglio. La BBC ha abboccato. E poi, nessuna, ripeto nessuna testa tagliata. Dove sono i rapporti del medico legale da parte di coloro che lo affermano? Era solo propaganda per screditare Fatah el-Islam. Adesso devo lasciare questo edificio, potrei non tornarci prima di domani o giù di lì...

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RE GEORGE, L'UNITARIO
Prof. Marjorie Cohn, Global Research - traduzione di Gianluca Freda
Mentre l’attenzione del paese si concentrava sul Congresso, per capire se avrebbe o no esercitato il suo dovere costituzionale di tagliare i finanziamenti alla guerra, Bush ha firmato in tutta tranquillità una bomba anticostituzionale che è rimasta praticamente priva di copertura da parte dei media nazionali. La National Security and Homeland Security Presidential Directive [Direttiva Presidenziale per la Sicurezza Nazionale e la Si curezza della Patria, NdT], firmata il 9 maggio 2007, potrebbe porre tutti i poteri dello Stato nelle mani del Presidente, abolendo di fatto ogni controllo ed equilibrio di poteri previsto dalla Costituzione...

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Incontriamo la nomina di Bush alla Banca Mondiale
Steve Watson - InfoWars, Traduzione di Radioforpeace.info<
La reazione del Presidente Bush a seguito della perdita di uno stretto alleato, un ultra globalista e un falco di guerra del PNAC [Progetto per il Nuovo Secolo Americano] quale Paul Wolfowitz come Presidente della Banca Mondiale è stata quella di nominare in quella carica uno dei suoi migliori amici, nonché uno dei suoi più stretti alleati, l'ultra globalista e falco di guerra del PNAC, Robert Zoellick (...) È no ta la lettera che Zoellick e il PNAC scrissero all'ex Presidente Clinton nel 1998, chiedendogli di lanciare la guerra con l'Iraq, e successivamente nel 2000 predissero un "evento catastrofico e catalizzatore del tutto simile ad una nuova Pearl Harbor" che avrebbe contribuito a dare forma all'interventismo militare Statunitense in Medio Oriente e che avrebbe permesso l'instaurazione di una dominazione a livello globale nel corso del ventunesimo secolo....

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I risultati del ''piano di sicurezza'' per Baghdad lasciano a desiderare, dice un rapporto interno delle forze armate Usa
Osservatorio Iraq
A tre mesi dall'inizio del "piano di sicurezza" per Baghdad, le forze armate Usa sono riuscite a prendere il controllo provvisorio di non più di un terzo dei quartieri della capitale irachena. Lo rivela una valutazione interna dell'esercito americano riportata oggi dal New York Times. Secondo tale valutazione, completata a fine maggio, le forze Usa e quelle irachene sono state in grad o di "proteggere la popolazione" e "mantenere una influenza tangibile" solo in 146 dei 457 quartieri di Baghdad...


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Notizie dall'Iraq occupato - 6 giugno 2007
Agenzie
* Iraq: quattro soldati Usa uccisi in 48 ore

* Truppe turche hanno condotto operazione "limitata" in Iraq

* Baghdad: centinaia gli scomparsi ai posti di blocco. Lo denuncia l'Onu

* Rapito un altro sacerdote a Baghdad

* Almeno 33 cadaveri trovati a Baghdad

* IRAQ: UNHCR, PEGGIORA CONDIZIONE DI SFOLLATI E RIFUGIATI

* 7 MORTI E 27 FERITI PER DUPLICE ATTENTATO A BAGHDAD

* Un "ghetto assiro" nella Piana di Niniveh per salvare i cristiani dell'Iraq

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Notizie dall'Iraq occupato - 5 giugno 2007
Agenzie
* Altri 17 soldati del Pentagono sono morti in Iraq nelle ultime 72 ore

* Almeno 28 cadaveri ritrovati a Baghdad

* Iraq. Unhcr: violenze nel paese, numero sfollati supera i 4 milioni

* In Iraq il governo minaccia i lavoratori degli oleodotti in sciopero

* Autobomba a Falluja, 19 morti

* Le truppe nordamericane controllano meno di un terzo di Baghdad

* Cia Gate, 30 mesi di reclusione per Libby

* Tre americani su 4 convinti: USA sulla strada sbagliata. Democratici giu' nei sondaggi

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Riassunto del Bollettino della resistenza irachena - 4 giugno 2007
Albasrah.net
La AMSI ha informato Lunedi’ mattina che la mattina a Baghdad americani e truppe fantoccio con armamento leggero e medio e a bordo di mezzi corazzati e appoggiati da elicotteri da battaglia hanno preso posizione sulle strade di accesso all’autostrada circondando la zona compresa entro la cinta di al-Bab al-Mu'azzam fino al distretto di ash-Shaykh 'Umar. La AMSI osserva che pare che questo spiegamento miri alla zona di al-Fadl ubicata vicino a d al-Bab al-Mu'azzam, dove la Resistenza si scontra continuamente con soldati americani e soldati iracheni fantoccio. La scorsa settimana questi ultimi si sono uniti a miliziani settarii sciiti ed hanno attaccato insieme violentemente questo quartiere. Stazioni televisive satellitari hanno trasmesso scene di quella battaglia riprese da residenti con telefoni cellulari, scene che mostravano la ferocia degli attacchi degli americani e delle milizie settarie spalleggiate dall’Iran e l’uccisione di numerosi residenti di al-Fadl...

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Riassunto del Bollettino della resistenza irachena - 3 giugno 2007
Albasrah.net
...In un comunicato pubblicato Domenica 3 Giugno sul suo sito web, l’Esercito Islamico ha dichiarato che l’occupazione americana e i suoi tirapiedi stanno cercando di utilizzare i contrasti interni fra esso e l’organizzazione al-Qa’idah per favorire i loro piani nell’Irak. In tale contesto l’Esercito Islamico smentisce in pieno le chiacchiere impapocchiate dalla stazione radio di propaganda al-Hurrah - che trasmette in arabo dagli Stati Uniti - secondo le quali l’Esercito Islamico intenderebbe cessare la sua lotta contro l’occupazione americana e rivolgere invece le sue armi contro al-Qa’idah, e starebbe trattando in tal senso con gli invasori americani....

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Riassunto del Bollettino della resistenza irachena - 2 giugno 2007
Albasrah.net
...Si apprende che Venerdi’ un carro armato americano ha aperto il fuoco fuori al-Fallujah su tre bambini, rispettivamente di sette, nove e undici anni, uccidendoli a sangue freddo e ferendo anche un uomo. Piu’ tardi il Mafkarat al-Islam ha appreso che il comando americano si e’ giustificato dicendo che il carro aveva sparato su tre uomini che stavano piazzando una bomba di fabbricazione artigianale, e che la polvere e i detriti ammucchiati all’intorno avevano impedito ai carristi di vedere bene quando sparavano...

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