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Vinta la scommessa del blocco di ghiaccio. Costruire con sapienza antica...

di redazionale - 11/06/2007

 
Sotto gli occhi increduli di qualche centinaio di spettatori è emerso dopo la “caduta del muro” il 5 giugno in Piazza Matteotti a Città di Castello – per precisare la caduta del muro frontale della casetta cha ha ospitato il blocco di ghiaccio - l’immenso blocco quasi intatto. Il 16 aprile due tonnellate di ghiaccio erano stati abbassati da una gru in questo involucro costruito secondo i criteri delle case a basso consumo energetico nella città capoluogo dell’Alta Valle del Tevere. Nella primavera più calda dell’Italia Centrale da duecento anni, con temperature di 2,3 gradi sopra la media secondo il CNR di Bologna, il ghiaccio è stato esposto per 51 giorni a temperature esterne spesso oltre 30 gradi. “E’ venuta qualc he preoccupazione anche a noi”, commenta Maria Guerrieri dell’Alleanza per il Clima Italia sull’azione promossa dal coordinamento di questa rete europea, “se alla fine non sarebbero stati i molti scettici ad avere ragione”. “La scommessa del blocco di ghiaccio è stata vinta”, commenta il sindaco di Città di Castello, Fernanda Cecchini, fin dall’inizio sostenitore convinta dell’azione, “e non solo perché il sistema di coibentazione ha dato dei risultati convincenti, preservando il 70% del materiale introdotto; ma soprattutto perché è riuscita a sensibilizzare l’opinione pubblica alle tematiche del risparmio energetico, spesso confinate tra gli addetti ai lavori.”

La casetta è stata resa possibile da un grande gruppo di partners, primi fra tutti la Comunità Montana e il Comune di Città di Castello, dalla Regione Umbria e la Provincia di Perugia, entrambi membri dell’Alleanza per il Clima, dalla Camera di Commercio, un grande fornitore edilizio, un’impresa edile, un gruppo di imprenditori attivi nel campo degli impianti e della produzione di energia da fonti rinnovabili e altri. Lo studio che ha diretto i lavori ha insistito di costruire una vera e propria casa con materiali convenzionali, mattoni, materiali isolanti, forati, intonacato all’interno e esterno – insomma come si potrebbe e dal 2010 in poi come si dovrebbe costruire secondo la legge. I commenti ironici su possibili usi successivi di questa istallazione nella piazza centrale del centro storico erano inevitabili. Infatti c’è voluta una ampia mezz’ora per abbattere il muro frontale. Secondo il risultato ufficiale è rimasto il 74,5% del blocco di ghiaccio e fra i 270 partecipanti che hanno presentato la loro scommessa in forma scritta, la giuria ha premiato i felici 25 vincitori con il primo che riceverà un frigorifero di classe A+ e l’ultimo una visita in una nota gelateria del centro.

L’Alleanza per il Clima Italia ha accompagnato l’istallazione durante le cinqu e settimane con una serie di iniziative, che hanno trovato la loro conclusione nella conferenza “Costruire una casa comune dell’Energia Sostenibile nell’Altotevere” il 5 giugno, giornata mondiale dell’ambiente. L’assemblea annuale dell’Alleanza per il Clima Sudtirolo è stata l’occasione per la partenza a Bolzano della seconda scommessa del blocco di ghiaccio in Italia. Sono stati infatti istallati due blocchi, di ognuno un metro cubo, in Piazza Walter, uno senza protezione e l’altro in un involucro corrispondente allo standard della “CasaClima Oro”. La scommessa si svolge sotto il patrocinio del comune di Bolzano e viene organizzata dall’Agenzia CasaClima in collaborazione con il Dipartimento per l’ambiente della Provincia Autonoma di Bolzano. La CasaCllima Oro sarà aperta a distanza di quattro settimane, il 5 luglio, e possiamo essere ottimisti che eguaglierà i risultati di Città di Castello.