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Solidarietà ed economia

di carlo gambescia - 09/12/2005

Fonte: http://carlogambesciametapolitics.blogspot.com/

Solidarietà ed economia, a cura di S. Taddei,

Il Cerchio-Iniziative Editoriali 2005

 

In tempi in cui sembra avere diritto di parola solo il pensiero liberista, il volume di questa settimana, Solidarietà ed economia: declinare la sussidiarietà, curato da Stefano Taddei, responsabile economia e cultura dell'Associazione Identità Europea è un evento. Infatti il testo raccoglie le relazioni di incontri avvenuti tra il 2002 e il 2004 nella città di Rovigo, sul tema della sussidiarietà. Un tema inviso sia a certo liberalismo individulista, che privilegia gli individui alle istituzioni, sia a certo burocratismo accentratore, che preferisce le istituzioni agli individui. La sussidiarietà invece cerca di coniugare gli individui e le istituzioni.
Un progetto non sempre facile, come nota Taddei, dal momento che non può essere inteso come semplice "decentramento" di funzioni burocratiche, ma come esito di due regole molto semplici, e non sempre di facile applicazione: mai attribuire a una unità sociale di grandi dimensioni la soluzione di piccoli problemi; mai attribuire a un'unità sociale di piccole dimensioni la soluzione di grandi problemi. La sussidiarietà, quella vera, deve perciò sempre essere costituita dal punto di equilibrio tra queste due regole. Un equilbrio difficile da raggiungere e poi conservare.
I diversi saggi contenuti nel volume spaziano dagli aspetti filosofici (Gentile, Finzi, Paliaga), politici (Marcolongo, Lisi), a quelli più sociologici (Franzese, Saccardin, Taddei, Gualaccini) , imprenditoriali (Oliva, Cavani), pratici (Cilla) e storici (Gambelli e Cecchetto). E offrono un vero e proprio itinerario intellettuale, originale e interessante su un argomento che viene spesso strumentalizzato, soprattuto da quelle forze politiche, che vedono nella sussidiarietà un puro e semplice decentramento di poteri statali, sempre revocabili, e un meccanismo per scaricare sui piccoli comuni oneri fiscali e assistenziali, di competenza invece dello stato.
Molto suggestiva, anche se in effetti troppo alta, o nobile se si preferisce, di una nobiltà che difficilmente la politica pratica permette di raggiungere, la definizione di Taddei: "La sussidiarietà intesa come ricerca del migliore centro di decisione possibile in relazione alla complessità del problema da risolvere non può esplicarsi né attuarsi al di fuori di un contesto spirituale improntato all' organicità sociale su basi sacrali" (p. 73). Ecco, a mio avviso, si tratta di una affermazione che ha soprattutto valore di idea regolativa, qualcosa da non perdere mai di vista.
Va infine detto che l'Associazione Culturale Identità Europea, ormai attiva da dieci anni (1996-2005), svolge un'intensa attività culturale, scientifica e propositiva, che va seguita attentamente da tutti coloro che credono nell'importanza prepolitica di una educazione ai valori culturali, al di là delle differenti e personali scelte politiche. Per il Manifesto Associativo, e per ottenere altre informazione si rinvia al sito< www.identitaeuropea.org>.