Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / 0,9% di OGM nel biologico: via libera UE

0,9% di OGM nel biologico: via libera UE

di Marco M - 13/06/2007

     
 
 
 Il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell'Unione Europea ha approvato a maggioranza qualificata il nuovo regolamento comunitario sugli alimenti biologici, dando il via libera ad una soglia di tolleranza per eventuali contaminazioni accidentali di OGM fino allo 0,9% anche per i prodotti biologici (per i prodotti convenzionali era già così). Gli alimenti biologici potranno dunque avere una contaminazione di materiale transgenico fino allo 0,9% e continuare comunque ad essere considerati ed etichettati come alimenti biologici.
Hanno votato contro...
Italia, Grecia, Belgio e Ungheria: al gruppo dei paesi contrari si sono sottratti all'ultimo momento Austria e Polonia, determinando l'approvazione del provvedimento.
 
L'introduzione della soglia di tolleranza dello 0,9% è stata fortemente voluta dalla Commissione Europea, nonché dai distributori di alimenti biologici del Nord Europa che hanno fatto pressione per far passare tale provvedimento: i controlli rigorosi che servono per mantenere lo zero di contaminazione costano di più.
Già in febbraio la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo aveva dato il via libera alla proposta della Commissione, ma poi il Parlamento aveva chiesto di ridurre la soglia massima di contaminazione dallo 0,9% allo 0,1%.
 
L'introduzione di una soglia di "contaminazione accidentale", tollerando il danno che un produttore transgenico potrebbe infliggere a un produttore biologico, spazza via un paletto giudiziario che ha finora frenato la diffusione degli OGM in Europa.
 
In base a questa decisione, un gruppuscolo di persone ha dunque stabilito che anche gli alimenti etichettati come "biologici" potrebbero in realtà essere contaminati da materiale OGM senza che i consumatori (i quali dunque perderanno finanche il diritto di scegliere cosa mangiare) lo sappiano e possano decidere.