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Il granaio d'Europa non esporta più

di Debora Billi - 14/06/2007

Fonte: petrolio.blogosfere

 


Sono queste le notiziole che mi interessano tanto. Apparentemente insignificanti, ma in realtà senza precedenti.

Il Financial Times riporta una decisione del governo ucraino: "Stop alle esportazioni di grano".
E' una cosa inaudita, come se la Francia smettesse di esportare vino e l'Italia calciatori. L'Ucraina è definita da secoli "il granaio d'Europa", vanta addirittura il 40% della terra coltivabile di migliore qualità del mondo, il chernozem (nulla a che vedere con Chernobil!) uno strato profondo fino a 6 metri con il 15% di humus.

La terra ucraina non ha alcun bisogno di fertilizzanti per far crescere di tutto. Adesso l'Ucraina, colpita dalla siccità, vede diminuire drasticamente la sua capacità produttiva di grano al punto da dover mettere al bando le esportazioni per poter nutrire la sua popolazione.

La stessa cosa, en passant, sta succedendo nella fertile Romania, in cui la produzione di grano è scesa addirittura del 46% quest'anno sempre per via della siccità.

Tra siccità, cambiamenti di clima, aumenti di prezzo dei fertilizzanti, e produzione di biocarburanti dovremo cominciare a preoccuparci per il cibo