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L'opera galleggiante

di Simone Olla - 20/06/2007

     
  
 

Autore: John Barth
Titolo: L'opera galleggiante
Edizioni: Minimum Fax, Roma 2003
Pagine: 300


"L’opera galleggiante" di John Barth apre (nel 2003) la collana minimum classics della casa editrice romana Minimum Fax. E non poteva esserci taglio del nastro migliore. Quest’opera galleggia veramente o se volete si tiene in piedi che è un piacere, grazie alla maestria dell’autore. E’ il primo romanzo della produzione barthiana ed ha visto la luce negli Usa nel lontano 1956. In Italia approda nel 1968 grazie a Longanesi con traduzione di Henry Furst, mentre nel 1996 L’opera galleggiante appare per Bompiani con la stessa traduzione. Nell’edizione della Minimum Fax c’è lo zampino di Martina Testa che rivede la traduzione di Furst e scrive un' interessante introduzione.
Tutti gli scrittori non possono non sognare un esordio narrativo come questo, uno stile fluido e ricercato, armonioso, conciliante. La tecnica è seducente così come la struttura e l’intreccio dei piani narrativi. L’autore del Maryland ci porta nel suo mondo e lo fa alle sue condizioni. Intende dialogare con il lettore, lo richiama all’attenzione, lo prende per mano. Scrive Barth: "Venite con me, lettori, e non abbiate timore per il vostro cuore ammalato; ne ho uno anche io, e so bene quanto sia importante inserire prima il dito d’un piede, poi il piede intero, poi una gamba, lentissimamente le anche e la pancia, e infine tutti voi stessi nel mio racconto, concedendovi moltissimo tempo per farlo. Tutto sommato vi invito a un tuffo di piacere, non a un battesimo."
E con la stessa maestria che potete scorgere in questo "ammiccante" incipit, l’autore si congeda dal lettore. Sempre sussurrando, sempre in punta di piedi, sempre accompagnandoci oltre l’uscio del suo racconto. (O se volete oltre la stanza dell’Hotel Dorset in cui risiede il protagonista.)
"L'opera galleggiante" è un’indagine dentro l'uomo per capire gli altri uomini, le loro azioni e i loro pensieri. E’ un indagine dentro di l'uomo per capire se vivere ha un valore, se tutto ciò che circonda l'uomo abbia o meno valore, se esiste il valore o se al contrario questo non sia che un nostro capriccio per stabilire delle gerarchie fatte di materia (di oggetti) messe in piedi per svelare gerarchie sociali. Insomma un libro che va letto e riletto, una nave che ci passa davanti migliaia di volte ed ogni passaggio porta con sé un’informazione, un elemento, un dettaglio. Guai a distrarsi.