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Odio gli indifferenti...L'indifferenza è abulia, è vigliaccheria, non è vita.

di Antonio Gramsci - 24/06/2007

"Odio gli indifferenti...L'indifferenza è abulia, è vigliaccheria, non è
vita. Perciò odio gli indifferenti. L'indifferenza è il peso morto della
storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente,
ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che
sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia
bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su
tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia
promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al
potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra
l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun
controllo, tessono la tela della vita collettiva; e la massa ignora, perché
non se ne preoccupa: e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e
tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale,
un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e
chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi
indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano
oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio
dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò
che è successo? Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà
fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di
loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone
quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto.
E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di
non dover spartire con loro le mie lacrime. Sono partigiano, vivo, sento
nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura
che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su
pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma
è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla
finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono
partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti".