Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Una vittoria berbera

Una vittoria berbera

di Ch.E - 24/06/2007

Il governo algerino istituisce un'accademia per la lingua dei cabili
“Il consiglio dei ministri ha esaminato e approvato due decreti presidenziali, relativi all'istituzione di un'Accademia algerina della lingua Amazigh e di un Alto Consiglio della lingua Amazigh”. Con questa nota, il governo di Algeri ha comunicato che, mercoledì 20 giugno 2007, ha reso operativo uno degli accordi presi con la minoranza berbera della Cabilia, dopo le violenze del 2002.

una manifestazione di attivisti cabili che chiedono il rispetto dei loro dirittiLa dignità delle parole. Dopo cinque anni, è stata così mantenuta la promessa di sostenere la dignità della lingua dei berberi, appunto l'Amazigh, che si parla in Algeria già dall'epoca preislamica, prima cioè dell'arabizzazione e dell'islamizzazione del paese. La questione della lingua per la minoranza berbera è centrale, perché rappresenta l'identità stessa della popolazione, concentrata in massima parte nella regione montuosa della Cabilia, nell'Algeria settentrionale. L'Accademia sarà, secondo quanto dichiarato dal governo, “un'istituzione nazionale di natura scientifica e culturale”, e questo sembra sottolineare come si voglia sostenere la cultura berbera in quanto patrimonio di tutto il paese e non solo di una minoranza. L'Accademia e il Consiglio saranno sotto il diretto patrocinio del Presidente della Repubblica, sintomo questo d'importanza ma anche di controllo, in quanto è ben nota la vena indipendentista e lo spirito ribelle dei berberi. Il cammino intrapreso nel 2002, con la revisione costituzionale che definiva la lingua berbera lingua nazionale assieme all'arabo, è completato con l'istituzione di due centri culturali di alta qualità.

scontri tra polizia e dimostranti a tizi ouzou durante la primavera nera in cabiliaUn diritto riconosciuto. L'emendamento costituzionale arrivò dopo un anno di scontri e manifestazioni in Cabilia, dove i berberi fronteggiavano la polizia e l'esercito algerino in un clima di tensione crescente, tra l'aprile 2001 e il marzo 2002, dopo la morte di uno studente cabilo, Massinissa Guermah, ucciso nella stazione di polizia di Beni Douala, nei pressi di Tizi Ouzou, principale centro della Cabilia. Scoppiarono una serie di moti di protesta che a un certo punto sembravano il prologo di una vera e propria insurrezione generalizzata. Quella stagione è passata alla storia come 'la primavera nera' della Cabilia, e i militari non esitarono a sparare contro manifestanti disarmati, uccidendone un numero ancora imprecisato (secondo fonti berbere più di cento).
Alla fine la violenza si è fermata, anche grazie alla promessa del presidente algerino Abdelaziz Bouteflika d'impegnarsi in una serie di riforme per rendere la giusta dignità alla lingua e alla cultura berbera in Algeria. Dopo cinque anni, durante i quali non tutte le ferite si sono rimarginate, è comunque positiva la decisione del governo d'istituire due centri d'eccellenza per la lingua berbera, cominciando dal rispetto dell'idioma per arrivare alla parità di diritti dei berberi in Algeria.