L’illuminismo? E’ ormai «valore d’un tempo»
di Massimo Fini - 25/06/2007
Sono una signora d’età affezionata e fedele
al Resto del Carlino perché sono nata e
cresciuta con esso e che è quindi diventato
uno dei punti fermi della mia vita.
La prima cosa che faccio quando comincio
a sfogliarlo è vedere se c’è il suo articolo
che, quando c’è, leggo subito con grande
piacere perché ammiro molto il suo modo
di scrivere, di esternare le sue idee (talvolta
in contrasto con le mie) in modo serio e
corretto tanto da pensare «ma nel suo ha
ragione» anche se io non la penso così.
Mi spiace non vederla mai partecipare ai
tanti dibattiti televisivi dove la vedrei molto
bene... ha forse fatto uno sgarbo, anzi vari
sgarbi a qualcuno?
Se esprimo poi il mio stupore e disappunto
per l’increscioso e farsesco episodio che le
è capitato a piazza del Popolo a Roma,
dove io non sarei mai andata, essendo
filo-americana, ma dove lei e i suoi amici
avevate tutto il diritto di andare a
manifestare in modo civile e pacifico le
vostre opinioni. Voglia gradire nel mio
piccolissimo un grande attestato di
solidarietà e stima.
Anna Maria Goretti, Bologna
GENTILE «signora
d’età», pubblico
integralmente la sua
lettera perché è l’esatto opposto di
quella scrittami la settimana
scorsa dal suo concittadino
Loris Mantovani ed esprime
l’atteggiamento di un vero
liberale: una persona che, pur
non condividendole, cerca di
capire anche le ragioni dell’altro
ed è disposta, per dirla con
Voltaire (un illuminista di cui,
in quest’epoca in cui tutti si
dicono illuministi, ci si è
completamente dimenticati) a
«difendere il suo diritto di
esprimerle fino alla morte».
Purtroppo queste posizioni si
possono ormai trovare, sempre
più spesso solo in signore (e
signori) «d’età». Un grazie e un
abbraccio.