Bombe Nato sui civili anche in Pakistan
di Enrico Piovesana - 26/06/2007
Raid aereo in Waziristan: decine di civili uccisi. Un anziano sopravvissuto si suicida |
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La regione di Shawal, in Waziristan, è un posto idilliaco: una distesa di colline coperte da abeti e di verdi vallate punteggiate da case d’argilla e piccoli campi coltivati. Un paradiso che venerdì notte si è trasformato in un inferno.
Il vecchio Khan. Dopo il tramonto si sono cominciati a sentire i sordi boati delle bombe Nato che cadevano sui villaggi controllati dai talebani nella provincia di Paktika, pochi chilometri più a ovest, al di là del vicinissimo confine afgano.
Nulla di nuovo per il vecchio Pikhwar Khan, 70 anni, pashtun waziro della tribù dei Gangikhel, nato e vissuto tra quei boschi.
Ma quella notte, i boati non cessarono come al solito. Anzi, si facevano sempre più forti. I bombardamenti si avvicinavano.
A un tratto, la vallata attorno a casa di Pikhwar è stata illuminata a giorno dal bagliore dei traccianti. Subito dopo sono arrivati i missili che hanno fatto tremare la terra.
Il mattino dopo, il vecchio Khan è rinvenuto in mezzo alle macerie fumanti della sua casa. Attorno a sé, i cadaveri di tutta la sua famiglia: un bambino, due ragazzini, tre donne e tre uomini. Tutti morti. Era rimasto vivo solo lui. L’anziano pashtun, disperato, si è tolto la vita.
Altri venti morti. Venerdì notte, almeno altri venti civili hanno perso la vita e un centinaio sono rimasti feriti nei bombardamenti Nato sulla regione di Shawal: i nuovi missili ‘Himars’ lanciati dall’Afghanistan e le bombe sganciate dai caccia e dagli elicotteri hanno distrutto almeno una quindicina di abitazioni, stando alle fonti riportate dalla televisione pachistana Geo.
Si è certamente trattato di uno dei più massicci bombardamenti aerei della Nato in territorio pachistano. I comandanti militari Usa che guidano le operazioni nel sud-est afgano non si sono mai fatti problemi a sparare oltreconfine per colpire i talebani in fuga dai combattimenti. Ma mai, prima d’ora, erano stati condotti raid aerei così prolungati sul territorio pachistano.
La Nato, che sabato mattina aveva annunciato di aver ucciso almeno 60 presunti talebani nei bombardamenti della notte prima sulla provincia di Paktika, ha ammesso di aver colpito obiettivi civili in Pakistan solo domenica sera, dopo che il portavoce delle forze armate di Islamabad, generale Waheed Arshad, ha denunciato quanto accaduto.
Fronte afgano. Intanto la Nato continua a uccidere civili anche in Afghanistan. Le proteste del presidente Hamid Karzai per l’uccisione di oltre 90 civili in dieci giorni non paiono scalfire le tattiche di guerra delle truppe Isaf. L’ultimo episodio risale a domenica mattina.
Attraversando una zona rurale poco a sud di Lashkargah, capoluogo della provincia di Helmand, una Land Rover militare britannica è stata investita dall’esplosione di una bomba: un soldato è morto e un altro è rimasto gravemente ferito. I loro commilitoni sopravvissuti hanno iniziato a sparare alla cieca, anche verso alcune abitazioni, colpendo alla fine due civili che si avvicinavano in moto e che – stando alla versione ufficiale – non si erano fermati all’alt. |
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