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La vendetta di Pisanu

di iraqiresistance.info - 12/12/2005

Fonte: iraqiresistance.info

 

L’espulsione di Mohamed Daki

Alla fine di novembre la Corte d’Assise d’Appello di Milano ha confermato la correttezza della sentenza pronunciata dalla Dott.ssa Forleo, Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Milano, che ha, sostanzialmente, dichiarato non punibile, nemmeno ai sensi dell’art. 270 bis del Codice Penale, la condotta di chi invia combattenti o aiuti a forze belligeranti irregolari nel teatro di guerra di un paese occupato. E’ questo il caso dell’Iraq. E il fatto che le due sentenze di Milano abbiano affermato la legittimità della resistenza alle truppe di occupazione ha fatto scattare la vendetta del Ministro degli Interni Pisanu, che ieri ha firmato l’espulsione di Daki verso il Marocco. A Daki il “diritto” imperiale americano, cui l’Italia si piega ben volentieri, non perdona poi un’altra “colpa”: quella di aver dichiarato di essere stato sottoposto ad interrogatori illegali da parte di uomini della CIA davanti ad un magistrato italiano. Come ha affermato il suo avvocato difensore, Vainer Burani: “Se volevano chiarire la vicenda non l’avrebbero espulso”. Evidentemente c’era ben poco da chiarire e molto da insabbiare e questo spiega la solerzia del ministro di polizia Pisanu.

Burani ha definito il provvedimento di espulsione "molto grave", ha spiegato che ieri mattina verso le 6 Daki è stato prelevato dalla Digos dal dormitorio della Caritas di Reggio Emilia, città dove risiedeva, ed è stato portato all'aeroporto di Malpensa. Da qui Daki, verso le 11, è stato imbarcato su un volo diretto a Casablanca, dove sarebbe giunto nel primo pomeriggio. Attorno alle 17 sarebbe stato trasferito in una caserma della polizia locale. "Sono molto preoccupato, fai quello che puoi", queste le parole dette via cellulare da Daki al suo legale poco prima di salire sull'aereo. "Ho cercato di tranquillizzarlo - ha aggiunto l'avvocato Burani - Sono riuscito a mettermi in contatto con i suoi familiari e anche loro sono molto preoccupati perché non sanno cosa accadrà di lui".

A stasera non si ha alcuna notizia di Daki.

Per capire quale fine stia facendo lo stato di diritto nel nostro paese, citiamo le dichiarazioni rese quest’oggi dal leghista Calderoli, Ministro per le Riforme Istituzionali: "Bravo Pisanu, elementi come il signor Daki devono stare fuori dal nostro paese, così come da qualunque paese civile: se non si fossero messi di traverso i magistrati, sarebbe stato espulso già da parecchi mesi". E ancora: "A suo tempo, a fronte del rischio dell'espulsione, il signor Daki segnalò il pericolo per un suo ritorno in patria e per le possibili conseguenze: ora ci penserà il Marocco a garantire al signor Daki quello che non è stato in grado di garantirgli, per i suoi comportamenti, la giustizia italiana". Così parla oggi un Ministro della Repubblica!

Una ragione di più per organizzare da subito iniziative di denuncia, informazione e protesta ovunque possibile contro il “diritto” imperialista che cancella i diritti democratici conquistati in decenni di lotte. Una ragione di più per partecipare al presidio di giovedì prossimo davanti alla sede romana dell’Unione. E’ la guantanamizzazione del mondo. Ribellarsi è necessario ed urgente!