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I giudici tedeschi chiedono l'estradizione di agenti Cia

di Andrea Perrone - 28/06/2007




Le autorità tedesche hanno chiesto l’estradizione di 13 agenti Cia per il ruolo svolto nell’ambito del rapimento illegale di un presunto terrorista tedesco.
Nel gennaio del 2007 la corte di Monaco ha ordinato l’arresto degli agenti dell’intelligence statunitense per aver rapito nel 2003 Khaled el-Masri (nella foto), un tedesco di origine libanese. Masri aveva denunciato di esser stato estradato e portato dalla Macedonia, passando per le isole Baleari, in Afghanistan dove era stato imprigionato per mesi e torturato ripetutamente.
Per questo, il procuratore capo della capitale bavarese, August Stern, ha dichiarato lunedì scorso di voler ottenere l’estradizione di tutti gli agenti Cia coinvolti per poterli processare in Germania. “Sono persone che riteniamo siano state coinvolte nel sequestro del Sig. Masri”, ha dichiarato per telefono il procuratore alla Reuters. La richiesta coinvolge “tutti i 13 sospetti agenti della Cia”, ha proseguito Stern.
Il procuratore tedesco ha poi ricordato di aver fatto formale richiesta al governo federale tedesco a Berlino affinché venga trasmessa a Washington. Il caso Masri ha focalizzato l’attenzione dei media tedeschi sui rapimenti Cia di sospetti terroristi e i loro interrogatori in Paesi terzi. La pratica, definita extraordinary renditions (‘consegne straordinarie’) ha provocato tensioni sia in Germania che nelle relazioni fra Berlino e Washington.
Tuttavia il governo tedesco - in conformità con la sudditanza dell’Europa al mondo atlantico - ha dichiarato che potrebbe bloccare la richiesta del procuratore tedesco se la riterrà dannosa all’interesse della collettività.
Intanto, il settimanale tedesco Der Spiegel ha reso noto che un diplomatico statunitense, rimasto sconosciuto, avrebbe riportato le affermazioni del segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, durante un incontro con il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, in cui ribadiva la sua contrarietà all’indagine sugli agenti statunitensi definendola “problematica”.
Anche il nuovo direttore della Cia, Michael Hayden, nel corso di un pranzo presso l’ambasciata tedesca a Washington, ha criticato l’atteggiamento dell’Europa nei confronti del governo Usa per i presunti terroristi islamici. Un diplomatico Usa ha definito l’approccio di Berlino al problema definendolo “doppio modello tedesco”. Ha poi accusato la Germania di voler da una parte beneficiare delle informazioni ricevute dalla Cia, e dall’altra di far attenzione a tenere pulite le sue mani.
Il procuratore tedesco non avrebbe spiccato prima il mandato d’arresto per i militari Cia, poiché si stava ancora tentando di identificarli. “Adesso abbiamo dei nomi parziali”, ha detto Stern, aggiungendo che vi sono informazioni a sufficienza sulle loro identità per richiederne finalmente l’estradizione.