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Effetto serra ed effetto dollaro.

di Uriel - 02/07/2007


Riguardo alla cosiddetta questione del riscaldamento globale, mi sono sempre tenuto molto neutrale. Nel senso che ovviamente penso che sia una follia immettere CO2 nell'atmosfera, ma dall'altro canto NON penso che abbia senso coltivare una superstizione ecologista.

Di base, e' quasi impossibile parlare serenamente dell'argomento. Esistono DUE cause conclamate e CERTE del riscaldamento globale:

  • Immissione di Co2 nell'atmosfera.
  • Aumento dell'attivita' solare.

Sull'immissione del CO2 nell'atmosfera e sui suoi effetti, e' possibile stabilire una correlazione piuttosto motivata, che potete vedere su questo grafico.




Come potete vedere, esiste una correlazione parziale fra aumento del CO2 nell'atmosfera, ovvero il Co2 qualcosa per alzare la temperatura potrebbe fare.(1)

E' quindi plausibile che esista un problema CO2, e che sia sensatissimo abbassare drasticamente le emissioni di CO2.

Ma l'aumento di temperatura non e' dovuto SOLO al CO2.

Il sole, infatti, ha iniziato qualche secolo fa ad aumentare la propria attivita', producendo macchie e flares, i quali scaldano il nostro pianeta.

Un grafico interessante e' questo:



Questo spiega molte cose, e tra l'altro ha interessanti documentazioni scientifiche in appoggio.

Secondo il prof. Roberto Buonanno, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Roma e docente di astronomia e astrofisica presso l’Università di Tor Vergata di Roma, stiamo assistendo al periodo di massima attività solare degli ultimi 8000 anni. Questa fase di “iper-irradianza” dovrebbe terminare con buona probabilità nel 2015. Nell’ultimo secolo l’Osservatorio Astronomico ha effettuato misurazioni giornaliere della temperatura solare. In base a questi dati appare improbabile che la fase di elevata attività solare continui oltre i prossimi 50 anni. E se la storia ha ragione, entro mezzo secolo le temperature dovrebbero tornare normali.
La correlazione che esiste fra attività solare e cambiamenti climatici è dimostrata anche dai dati geoarcheologici presentati da Franco Ortolani, dell’Università Federico II di Napoli: anche la storia geologica può aiutare nell’effettuare previsioni sulle fasi climatiche globali. Le sezioni geoarcheologiche studiate hanno evidenziato che l’ultimo periodo freddo, denominato Piccola Età Glaciale (in cui si registrò un raffreddamento massimo fra il 1570 e il 1740) si inquadra, infatti, in una fase di quasi 300 anni di scarsa attività solare tra il 1420 e il 1715. Al contrario, il periodo caldo medievale si è verificato in concomitanza con una fase di notevole attività solare tra il 1100 e il 1270 circa.
Riflessi di queste mutevoli condizioni climatiche si possono anche osservare nella produzione artistica di quegli anni, in particolare nella pittura: nella interessante esposizione della professoressa Claudia Ceri Via, dell’università la Sapienza di Roma, paesaggi innevati, mari in tempesta e altri fenomeni metereologici sono testimonianza dei periodi di glaciazione dell’età rinascimentale.

Se vogliamo parlare di correlazione, possiamo guardare ANCHE questo grafico:



Il dato di fatto pero' e' questo: una teoria NON esclude l'altra.

Allora, possiamo dire tre cose:

  • E' seriamente probabile che l'aumento della temperatura terrestre sia causato da ENTRAMBI i fattori, sia l'immissione di CO2 che l'aumento di attivita' solare.
  • Esiste un interesse economico petrolifero che non vuol sentir parlare di CO2 ma vorrebbe dare TUTTA la colpa al sole.
  • Esiste un interesse economico ecologista che non vuole sentir parlare del sole e vuole dare TUTTA la colpa al CO2.
Le ultime due cose fanno si' che una discussione serena sull'argomento sia impossibile: nel momento in cui enti molto autorevoli (faccio notare che l'aumento di attivita' solare puo' abbattere satelliti, gli enti che misurano l'attivita' solare non scherzano mica) dicono che c'e' correlazione (anche misurata su tempi storici) tra temperatura globale e attivita' solare, i soliti ecoscemi li accusano di essere pagati dalla lobby petrolifera.

Ma non appena qualcuno dice che ci siano prove (a dire il vero poche, ma e' plausibile) dell'azione del CO2 sul clima, i conservative ti accusano di essere al soldo della potente lobby ecologista.

Le persone intelligenti dovrebbero, a mio avviso, tenere un atteggiamento prudenziale, in entrambi i sensi.

  • Ridurre le emissioni di CO2 e' saggio. Non si sa che effetto possano fare nel lungo termine sull'atmosfera.
  • Puntare su fonti alternative basate sul solare /eolico e' poco saggio.

Apriti cielo. Ho detto una bestemmia. Ma e' una verita' scientifica: un picco di attivita' solare , quello in cui stiamo vivendo, inizia nel 2007 e finisce nel 2012. Dopodiche', pero', l'attivita' solare e' prevista in discesa, sino a raggiungere i livelli del 1700 in 30 anni.

Ora, "i livelli del 1700" e' una cosa pesante. Nel 1700 a maggio c'era ancora neve nei campi (ci sono prove letterarie di questo), il Tamigi era ghiacciato fino ad aprile, le estati erano brevissime.

La diminuzione di energia solare implica ovviamente una diminuzione di attivita' eolica: puntare tutte le carte su queste due energie "alternative" potrebbe significare trovarsi con il petrolio in esaurimento e un pianeta FREDDO , con le centrali solari che producono meno energia e le pale delle centrali eoliche meno attive.

Dare , per questioni di ragionevolezza scientifica, per buone ENTRAMBE le spiegazioni (e' aumentata la temperatura di pianeti che soffrono POCO di effetto serra. Ed e' aumentata anche di 5 gradi centigradi!)  significa ragionare su un principio di precauzione su ENTRAMBE le spiegazioni.

Quindi, per un principio di precauzione le emissioni vanno abbassate. Ma per lo stesso principio, basare il futuro su fonti di energia derivanti dal sole (biomassa, eolico, solare) e' altrettanto incauto, perche' il crollo dell'attivita' solare avverra' proprio durante l'esaurimento delle fonti fossili.

Il problema , quindi, e' quello di incentivare tecnologie che siano comprensive di entrambe le ipotesi, e non di una sola.

Ma questa e' una bestemmia verso le due nuove religioni dell'effetto serra, i petrolisti conservatori e i solaristi ecologisti radicalchic.

Mala tempora currunt.



(1) Dico potrebbe fare perche' manca la capacita' di calcolo per una simulazione scientificamente credibile.