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NATO in Afghanistan: ancora una strage di civili, la peggiore di tutte (centoventi morti)

di Cecilia Strada - 02/07/2007

Ancora una strage di civili, la peggiore di tutte
La Nato bombarda i civili in fuga: 120 morti, forse più, a Ghora, nella provincia meridionale di Helmand
Kabul - Centoventi morti, dice la gente dei villaggi vicini, forse di più: il bilancio del violento raid areo della Nato che venerdì ha fatto strage di civili a Ghora, nella provincia meridionale di Helmand.

“Era gente che scappava, hanno sparato sulla gente che scappava”: dal distretto di Grishk, profondo sud dell'Afghanistan, un infermiere afgano di Emergency racconta quella che potrebbe essere  il peggior massacro di civili (o il più grave effetto collaterale) degli ultimi anni di guerra. “E' successo nel nostro distretto, nel villaggio di Ghor, vicino a Hayderabat”, spiega. “Venerdì, la gente di Ghor ha visto arrivare dei tank delle truppe inglesi, ha visto movimento di soldati. Hanno avuto paura che di trovarsi fra gli inglesi e i talebani. Hanno preso le macchine, i camion e burubakhair, sono partiti. Ma mentre se ne stavano andando sono arrivati gli aerei della Nato: hanno colpito le macchine, è stata una strage. Centoventi morti”.

Vittime civili sono state confermate anche da un portavoce della coalizione, che si è detto “profondamente rattristato” dalla morte di cittadini innocenti che - ha ribadito - “vengono messi a rischio dalle azioni militari immorali compiute dagli insorti talebani”. Lo stesso distretto di Grishk era stato teatro, la scorsa settimana, si un'altra strage di civili: un raid aereo della Nato aveva lasciato sotto le macerie delle case di fango venticinque cadaveri, tra cui nove donne e diversi bambini. “Anche loro, tutti civili”, racconta ancora l'infermiere di Emergency. “La gente del villaggio vicino aveva caricato i corpi sule macchine, per portarli nel capoluogo del distretto e farli vedere alla gente: fare vedere che cosa fanno le bombe della Nato. Ma i soldati afgani hanno bloccato la strada e non li hanno fatti arrivare a Grishk. Allora uno di loro ha ripreso un video, e l'ha consegnato alla televisione: alla sera, tutto il Paese ha visto le immagini di quel massacro”.

Anche a Kabul, davanti alle televisioni e sui marciapiedi, si commenta la notizia del giorno, la strage di Ghora: “Hanim, teflin, baba! donne, vecchi e bambini! sotto le bombe, erano tutti civili”, dice Said, vecchio negoziante di Shar e Naw. “Adesso Karzai dirà qualche parola..qualche protesta, buona per la televisione. Fino alla prossima strage”.