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L'ambiguità eroica

di Miguel Martinez - 03/07/2007

 

La storia europea è anche storia, dicono di una grandiosa epopea: la lotta contro l'Islam.

C'è chi risponde parlando di contatti tra cristiani, musulmani ed ebrei, sia in terra europea che in terra d'Islam. Contatti che ci sono stati; ma che oggi, a volte, vengono descritti in maniera troppo moderna: come se gli intellettuali o gli artisti di allora somigliassero per ruolo a quelli di oggi, o come se vigesse a quei tempi ciò che oggi chiamano relativismo.

Invece la faccenda diventa interessante proprio con riferimento all'epopea e alla lotta.

Quali sono, infatti, le grandi epopee europee che ne parlano?

La Chanson de Roland, nel mondo francofono.

Il Cantar de mio Cid, nel mondo spagnolo.

I canti di Marko Kraljević, nel mondo serbo.

Il poema di Digenìs Akrítas, nel mondo bizantino.

Ecco tutto il fronte, tra Cristianità e Islam.

Poi, andiamo a vedere nel dettaglio, e il quadro si confonde.

A Roncisvalle, Orlando, partito effettivamente per combattere i musulmani, muore però ucciso dai cristiani baschi.

Il Cid - che poi non è altro che il titolo arabo "as-Sayyid", il Signore, attribuito a un certo Rodrigo Díaz conte di Bivar - combattè per cristiani contro cristiani, per musulmani contro musulmani, per musulmani contro cristiani, per cristiani contro musulmani.

Marko Kraljević morì combattendo a fianco del sultano Yıldırım Bayezid, nell'invasione della Romania.

Digenìs Akrítas era figlio di un emiro arabo e di una donna greca.

Perché la realtà della lunghissima frontiera tra due mondi fu proprio quella. L'impermeabilità, paradossalmente, è una caratteristica dei nostri tempi.

Allora con il nemico il contatto doveva essere forzatamente fisico. Ci si poteva, forse odiare, ma il disprezzo era impossibile, perché era qualcosa che non è più immaginabile oggi: un conflitto tra pari.

Lungo tutta la frontiera, ognuno sceglieva in base a convenienze politiche: prima che si consolidasse l'impero ottomano, vi erano anche capi turchi che erano cristiani, come vi erano greci che combattevano assieme ai turchi. Senza parlare dei tanti avventurieri cristiani che combatterono a fianco degli ottomani, ma è storia nota.

E' curioso, poi, come su queste sovrapposizioni, si siano potuti costruire dei miti di separazione, nel passaggio dall'epica medievale al nazionalismo moderno. Una delle mille forme di travestimento della falsificazione storica.