Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Movimento Zero alla Festa dell’Indipendenza Vicentina del 4 luglio

Movimento Zero alla Festa dell’Indipendenza Vicentina del 4 luglio

di Paolo Ruffato - 03/07/2007

       
Il governo-fantoccio di Romano Prodi ha ufficializzato, con la pantomima della “lettera” inviata a Washington il 18 maggio scorso, il suo benestare al sì del predecessore Berlusconi alla base Usa a Vicenza. Ha inviato un commissario ad hoc, il parlamentare europeo Paolo Costa, che viene qui a Vicenza per ascoltare annuendo meccanicamente, col preciso compito di ammansire l’opinione pubblica convincendola che il raddoppio della Ederle si fa, punto e basta. Siamo alla democrazia commissariata. Non ci sono più dubbi: tutti, ma proprio tutti, sono sull’attenti ai comandi dell’alleato-padrone americano.  Compresi il Prc, i Comunisti Italiani e i Verdi, che continuano a prendere in giro i loro elettori restando incollati sulle loro poltrone di governo e contemporaneamente giurando di restare al fianco della protesta dei No Dal Molin. Una farsa che si è annidata fin dentro il Presidio dei resistenti, in cui elementi legati a questi partiti condizionano il movimento No Dal Molin senza tagliare definitivamente i ponti con le loro centrali ideologiche e di potere.
Nonostante ciò, noi il 4 luglio saremo alla Festa dell’Indipendenza di una città trattata come merce di scambio fra Palazzo Chigi e
la Casa Bianca.

La destra e la sinistra esistono ancora, sì: per mettersi d’accordo fra loro e intendersela alla grande quando si tratta di prendere decisioni che piombano sulla testa della gente senza neppure consultarla. Il referendum locale promosso dal comitato Più Democrazia ha tutto il nostro appoggio, anche se siamo consci del fatto che, ammesso e non concesso che si faccia, non servirà a nulla. Non invertirà la rotta decisa a tavolino dal signor Prodi, dal signor Parisi e dal signor ambasciatore Spogli. Perché ci considerano sudditi. E allora noi come sudditi abbiamo tutto il diritto di gridare basta e pensare a un’alternativa radicale, che dia un calcio netto alla balle propinate dal sistema dei partiti. Ecco perché continueremo a dar man forte al gruppo di Riscossa Democratica riunitosi intorno alla consigliera comunale Franca Equizi.

Invitiamo perciò tutti quei cittadini stanchi di regalare il loro voto a quelle mafie legalizzate che sono i partiti di potere ad abbandonare una volte per tutte le loro residue illusioni e unirsi a noi nella lotta per la democrazia diretta, per l’autonomia locale, per il no alle guerre americane, e per un modello di società dove contino le persone in carne e ossa, non i bilanci delle grandi imprese e i tornaconti della casta politica. Ribelliamoci alle oligarchie, finiamola con la schiavitù dei grandi interessi polico-finanziari.
Cittadini, non sudditi!
  

Paolo Ruffato, Responsabile Movimento Zero di Vicenza