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Margareta, la principessa e la contea

di Enrico Grandesso - 03/07/2007

    
Figura controversa della storia Europea del XIV secolo, Margareta Maultasch, ultima contessa del Tirolo, è stata a lungo dipinta come una donna avida e lussuriosa. La mostra a lei dedicata al Museo storico-culturale di Castel Tirolo, Margareta contessa del Tirolo. Vita e destino di una principessa, offre un contributo al tentativo di riabilitarne l’operato, restituendo l’immagine di una giovane donna abile e coraggiosa, capace di dare un forte impulso ai commerci e alle arti.
Nella sua vita dovette affrontare molte traversie, ma seppe opporsi con fermezza ai tentativi di impossessarsi della contea da lei ereditata, fondamentale da un punto di vista strategico.


Principessa regnante del Tirolo, Margareta Maultasch (1318-1369) fu una figura femminile rilevante nella storia europea del XIV secolo, sulle cui spalle ricadde un destino assai duro, moltiplicatosi acremente dopo la sua morte a causa della fama di donna dissoluta, poi laida e megera, che le fu attribuita negli ultimi due secoli. Un contributo importante per conoscere meglio e senza pregiudizi questo personaggio storico ci viene offerto dall’esposizione internazionale Margareta contessa del Tirolo. Vita e destino di una principessa, che si inaugura oggi alle ore 18,00 al Museo storico-culturale di Castel Tirolo. [...] Dietro la leggenda di una sovrana avida e lussuriosa, perpetrata dalla letteratura del XX secolo (edizioni rare del romanzo di Lion Feuchtwanger La brutta duchessa (1923) e numerosi ritratti vengono esposti a documentarla), il contesto storico ci presenta una giovane donna, che si ritrovò ad essere l’oggetto delle brame delle tre dinastie mitteleuropee più potenti del tempo per via della “dote” che portava con sé: una contea strategicamente importantissima nella scacchiera politica del Sud Europa, qual era il Tirolo.
Data in sposa dodicenne, nel 1330, a Giovanni Enrico di Lussemburgo, figlio del re di Boemia e fratello del futuro imperatore Carlo IV, dopo anni di infelicità Margareta si separò dal marito unendosi a Ludovico di Brandeburgo nel 1342, con uno scandalo di portata internazionale e la scomunica, che graverà sulla coppia per diciassette anni. La sua vicenda personale sarà segnata da una lunga serie di lutti, come la morte prematura di molti figli, la scomparsa del nuovo marito nel 1361 e quella dell’erede, Mainardo III, nel 1363. In quell’anno, Margareta cedette definitivamente il Tirolo alla dinastia degli Asburgo e andò a vivere a Vienna, dove morirà sei anni più tardi.
Nonostante le sciagure che la colpirono, Margareta fu una donna capace e coraggiosa, che difese con successo Castel Tirolo dall’assedio delle truppe di Carlo IV nel 1347, mentre Merano veniva data alle fiamme e le campagne circostanti erano saccheggiate. Lei e Ludovico diedero impulsi importanti all’economia e alle attività commerciali, ad esempio aprendo le porte delle città a mercanti ebrei e intrattenendo rapporti con Venezia e Firenze. La mostra ricostruisce molti aspetti della vita quotidiana di corte attraverso oggetti e documenti: tra questi, la coppa nuziale della contessa; il sigillo ritratto di Margareta; pettini d’avorio, calici, candelieri, figure di scacchi, carte da gioco, bambole e vari altri oggetti; e il documento recante tredici sigilli con il quale Margareta cedette il Tirolo agli Asburgo.
Va infine ricordato l’appoggio che la contessa dette alle arti. [...] Si sa che Boccaccio venne a Castel Tirolo come ambasciatore di Firenze: non sappiamo però se e come Margareta conoscesse le sue opere. D’altra parte, la famosa citazione sulla coppa nuziale della contessa: “Lunga assenza d’amore è il pungolo nel mio cuore”, tratta da un romanzo cavalleresco d’epoca, sta a testimoniare la conoscenza della letteratura dei suoi tempi».