Marino Badiale scrive alla Stampa in merito alla vicenda del Professor Moffa

di Marino Badiale - 11/07/2007

Sulla "Stampa" di oggi, a pag. 37, si parla delle recenti vicende del Prof. Moffa. A un certo punto il giornalista tira in ballo la mia persona, Massimo Bontempelli e il nostro libro "la sinistra rivelata", dicendo che "In casa Moffa hanno voce gli ultra-marxisti fanatici del pamphlet La sinistra rivelata di Marino Badiale e Massimo Bontempelli, critici da sinistra del Manifesto e di Liberazione".

Ho subito scritto e spedito alla Stampa la lettera seguente.

Cordiali Saluti
Marino Badiale

Gentile Direttore,
Apprendo dalla "Stampa" di oggi (Marco Ventura, Alt ai negazionisti, pag.
37) di essere uno degli "ultra-marxisti fanatici" che "in casa Moffa hanno
voce", e che il mio libro "La sinistra rivelata" rappresenta una critica
"da sinistra del Manifesto e di Liberazione".
Mi consenta di dire che:
1. Non conosco il professor Moffa e non ho mai avuto nessun tipo di
contatto con lui.
2. La mia posizione sulle recenti vicende che hanno coinvolto il professor
Moffa, e in generale sul problema del negazionismo, è una banale e ovvia
conseguenza dei principi della Costituzione della Repubblica Italiana, che
all'art. 21 dichiara, con una formulazione che non lascia spazio a
discussioni, che "tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il
proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
diffusione".
3. Se il sig. Ventura si prendesse il disturbo di leggere, oltre al
titolo, almeno la quarta di copertina del mio libro, scoprirebbe che essa
inizia con l'affermazione che "la storia bicentenaria della sinistra (e
della destra) è ormai esaurita". Appare singolare che l'autore di questa
affermazione possa essere considerato un critico "da sinistra" di
chicchessia.

Cordiali Saluti

Marino Badiale