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Come non liberarsi (politicamente) di Andreotti e vivere infelici

di Carlo Gambescia - 12/07/2007

 

Come iniziare male la giornata, a destra come a sinistra: scoprire che il voto di Andreotti ha salvato il governo… Per quale ragione ci si dovrebbe “incaz…”, trasversalmente ? Perché i voti di certi personaggi "Prima Repubblica" non andrebbero accettati da nessuna forza politica. A prescindere dalla posta in gioco (in questo caso la riforma della giustizia). Insomma, schiena dritta. E invece…
Ma c’è di peggio. Tempo abbiamo scoperto che Paolo Sorrentino (il regista de Le conseguenze dell’amore) vuole girare un film su Andreotti. Una specie di “Andreotti 2. Il ritorno”. Certa sinistra (?) dalla cinepresa facile sembra non capire quanto un film sul “Divo Giulio” sia controproducente: un atto di tafazzismo puro. Perché permetterà al senatore, pardon, al democristiano a vita di farsi tanta simpatica pubblicità gratis nei salotti televisivi. Dove pare che coi suoi ammiccamenti e battutine varie, faccia tuttora salire l’audience… Gìà ci sembra di sentire lo spettatore-medio: “Ma quanto è bravo Andreotti…”; “Ma quanto è simpatico Andreotti…”; "Ma quanto è colto...".
Certi italiani sembrano più stupidi di Tafazzi… Si fanno la bua da soli.
Ma perché Andreotti è politicamente ancora lì? E lotta e vota contro di noi (gli italiani, tutti)? Boh… E’ un mistero. A risolverlo non basterebbero legioni di magistrati, poliziotti, politologi psicopatologi delle folle, eccetera, eccetera.
E troppo furbo lui? O troppo stupidi tutti gli altri? In questi giorni ci si scontra sulla figura di Garibaldi, ma a livelli piuttosto bassi: tipo Italia sì/Italia no/un totale di due pizze… Invece di discutere, e studiare a fondo la vita di Andreotti. Probabilmente dovremo aspettare un altro secolo per scoprire tutto sul senatore a vita più amato dagli italiani… Ed è indicativo che uno come Cossiga, abituato a fare le pulci perfino ai conti dell’amministratore del condomino in cui risiede, si guardi bene dall’attaccarlo direttamente. Significherà pure qualcosa? O no?
E il Divo Giulio? Lui se la gode un sacco. E vota chi dice lui. Ma sempre con un occhio (diciamo pure due) alla Prima Repubblica. E gli Italiani? Almeno, quelli di sesso maschile, continuano a darsi potenti colpi di manganello sulle...
A cominciare da Prodi.