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L’Italia di oggi: “uomini forti” e "donne nude"

di Carlo Gambescia - 16/07/2007

 

Un sondaggio Demos-Eurisko per la Repubblica rivela che gli italiani sognano l’uomo forte. O come si diceva un tempo l’ ”Uomo della Provvidenza”: decisionista, autorevole e finalmente capace di portare l’Italia, come spesso si legge, fuori dal guado. Su un altro versante il Financial Times descrive l’Italia come il “paese delle donne nude”. Dove i corpi femminili, svestiti, sono esibiti dai media senza alcuna remora o pudore.
Diamo per vero, o verosimile, questo propensione degli italiani per "uomini forti" e "donne nude". Che cosa c’è dietro?
In primo luogo, c’è un paese restato antico e moderno al tempo stesso. In che senso? Per un verso gli italiani sembrano apprezzare, ormai da sessant’anni, la democrazia e, da meno anni, anche il femminismo, ma per l’altro continuano a sognare il “patriarca”, anche in politica, e la Donna-Salomè, da spogliare, magari solo con gli occhi.
In secondo luogo, l’inclinazione politica per l’ "uomo forte", indica un basso di tasso di responsabilità civile e politica. Lo Stato continua ad essere ritenuto un estraneo, come centocinquanta anni fa. Insomma, gli italiani continuano a non tenere in alcun conto le istituzioni del ”Principato”, perché sperano, come sempre, nelle capacità del “Principe”…
In terzo luogo, il fatto che i media italiani si siano “impossessati” dei corpi femminili, è un esempio classico della veicolazione di contenuti arcaici - le ammiccanti nudità delle nuove Salomè (veline, attrici, eccetera) - attraverso strumenti modernissimi. Per fare un esempio, sarebbe come se all’improvviso si decidesse di ripristinare la pena di morte e trasmettere l’esecuzione dei condannati in televisione: un mezzo moderno (la tv) verrebbe così messo al servizio di un valore arcaico (la pena di morte). In questo senso, e per tornare a noi, l’arcaicità nel nudo femminile è costituita dal considerare la fruizione visiva del corpo nudo come un elemento di piacere esclusivamente maschile: Salomè continua ad esibirsi per il piacere del suo padrone, l’uomo. Ma in tv. Ovviamente, su questo aspetto va poi a innestarsi anche la moderna funzione del profitto capitalistico, e la conseguente mercificazione della donna-oggetto, secondo la classica definizione femminista.
Un’ ultima notazione. Dal momento che l’ ”uomo forte”(in politica), sembra sia auspicato in pari misura da uomini e donne, si può almeno sospettare che un elemento, di forte arcaicità, e dunque di atavica complicità con l'uomo, sia ancora presente nelle italiane (il godere segretamente, a loro volta, nel sentirsi strumenti di piacere, anche visivo, come Salomè). Il che spiega perché, molte giovani diano oggi in pasto il proprio corpo ai media. Spesso, anche a prescindere dal denaro. Perché i media amplificano quel "segreto" piacere femminile di cui sopra.
In conclusione, viene fuori il ritratto sociologico, e soprattuto antropologico, di un paese immaturo, con un forte inclinazione all’irresponsabilità collettiva, che sogna “padri” in politica "padroni" a letto...