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Italia. Esecuzioni boom: in tre anni ipoteche a quota 600mila

di R.S. a cura della redazione ECplanet - 19/07/2007

 




Forse si stava esagerando. Quando i fermi amministrativi superano già del 40%, a giugno 2007, il totale del 2006, e le ipoteche legali sugli immobili sono 170mila (erano 190mila in tutto il 2006), è segno che la pressione si fa sentire. Certo la macchina della riscossione ha girato a vuoto per troppi anni, complice anche la mancanza di strumenti normativi adeguati. Ma fermi e ipoteche non sono mezzi da usare in modo così massiccio.

E infatti Equitalia ha emanato pochi giorni fa una direttiva per dare delle soglie minime di importi da riscuotere sotto le quali questi strumenti “forti” non vanno usati. Il boom delle ipoteche legali, uno strumento che, a differenza di quelle giudiziali e volontarie è ristretto a pochi casi, parte dal 2003, come segnala la società Experian (Experian Group Ltd) che ha confrontato l'andamento delle ipoteche legali dal 2002 al 2006.

Si passa così dalle 34.647 del 2002 alle 70.346 del 2003 alle 162.952 del 2004 e via così, in curva esponenziale (mentre decrescono le ipoteche giudiziali). Secondo Experian l'incremento è determinato soprattutto dalla riscoperta, a fine anni 90, dell'ipoteca legale da parte della pubblica amministrazione. E i dati forniti da Equitalia confermano in pieno l'interpretazione: il 90% nel 2004, il 70% nel 2005 e il 60% nel 2006 sono ipoteche legali iscritte da Riscossione Spa. Insomma, un uso poco mirato, incoraggiato forse dal fatto che il costo dell'esecuzione immobiliare alla fine grava sul moroso.

Per non parlare dei fermi amministrativi, che già nel 2006, avvisi compresi, superavano il milione. I risultati, però, ci sono, come ha annunciato Attilio Befera, Ad di Equitalia, nel corso dell'audizione alla commissione Finanze del Senato il 18 aprile scorso: gli obiettivi fissati dal Dl 262/2006 sono già raggiunti al 30% nel primo trimestre 2007. Una performance ben diversa da quelle del vecchio sistema. E senza usare, di fatto, i nuovi poteri degli agenti della riscossione: «Questi nuovi strumenti - spiega Befera - non sono ancora partiti, le indagini bancarie non sono in linea e i controlli sui ruoli e la compensazione attendono i decreti. Le procedure esecutive in corso dipendono quindi dalla riorganizzazione del gruppo, che prima agiva in modo disordinato o non agiva: si emetteva la cartella e si sperava che qualcuno pagasse». «Conta anche l'effetto psicologico - prosegue Befera -: prima l'azione del concessionario era rara e discontinua, ora c'è consapevolezza che l'agente funziona !»

Sul fatto che le ipoteche legali fossero diventate un po' troppe, però, Befera non ha dubbi: ed è per questo che è stata emanata la direttiva del 5 luglio (si veda anche l'altro articolo nella pagina): «Prima ogni società agiva secondo un criterio che si era creata, ma fare un fermo per 51 euro non è razionale. Sicuramente c'è stato un eccesso in qualche situazione e il limite minimo indicativo era prima di soli 2mila euro per le ipoteche». C'è quindi da aspettarsi un calo di iscrizioni e fermi: «Questo comporterà un raffreddamento del numero delle azioni esecutive, perché ci saranno più solleciti e diffide prima di agire. In modo anche da evitare costi in più per il cittadino. Verranno usate, invece,in modo selettivo, solo sugli evasori, non su chi ha dimenticato di pagare o non ce la faceva».

Gli effetti dell'iscrizione sono piuttosto evidenti: secondo Befera la quasi totalità di chi riceve la notizia dell'iscrizione paga, quando il debito è fra i 500 e i 10mila euro. «La vendita della casa cerchiamo di limitarla ai debiti rilevanti - prosegue Befera - non si può vendere un immobile da 300mila se il debito è di 8mila. Certo che le procedure cautelari, al di là delle proteste, portano al pagamento del debito, magari rateale, senza traumi rilevanti. E per i fermi vale la stessa regola».

Cresceranno, invece, i solleciti di pagamento senza minacce, che ricordano il pagamento al soggetto che non ha vera volontà di evasione, senza costi per noi e per loro». Equitalia punta anche sulla comunicazione: «Abbiamo istituito una struttura di servizio ai cittadini, che prima non esisteva, e stiamo avviando un piano di comunicazione con la revisione di tutte le lettere ai cittadini usando un linguaggio più chiaro, meno burocratico e meno intimidatorio. Per noi si tratta anzitutto di clienti e non di contribuenti».

Ganasce e ipoteche raddoppiate in 6 mesi

Siamo già a quota 1,6 milioni di azioni esecutive: in soli sei mesi, 1,4 milioni di “ganasce fiscali” alle auto e oltre 170mila iscrizioni di ipoteca. Il 2007 si annuncia come un anno neri per i contribuenti morosi. Se poi si considerano le procedure avviate negli anni scorsi, ci si rende conto che moltissimi italiani (imprese e famiglie) hanno ricevuto la notifica di un'ipoteca legale sulla propria casa o almeno un preavviso di ganasce fiscali sull'auto.

I risultati, certo, ci sono: molti pagano alla svelta, spese comprese, spesso maledicendo una banale dimenticanza o il fatto di aver avuto un problema di liquidità proprio all'appuntamento con il Fisco. Ma forse si stava esagerando. Così, Equitalia, la società che gestisce la riscossione, fissa nuovi importi minimi per avviare le azioni esecutive: le ipoteche legali non potranno essere iscritte per meno di 10mila euro.

Data articolo: luglio 2007
Autore: Saverio Fossati (Esecuzioni boom: in tre anni ipoteche a quota 600mila)
Fonte: Il Sole 24 Ore