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Terroristi

di Gianluca Freda - 23/07/2007

 
 
 

 Compiuta la porcata della riforma pensionistica, occorreva trovare d’urgenza un sistema per dirottare da un’altra parte l’attenzione del pubblico. Politici e servizi segreti si sono spremuti le meningi e alla fine hanno trovato un diversivo originalissimo: il terrorismo. Così, su tutte le TV e i giornali nazionali, sono comparsi, tra ieri e oggi, un numero incredibile di terroristi che facevano proclami agghiaccianti.

C’erano alcuni orribili terroristi della squadra antiterrorismo di Perugia che strillavano di aver scoperto in una moschea una cellula terroristica pronta a compiere attentati dinamitardi. Credo si tratti del milionesimo “attentato terroristico” sventato da questi solerti tutori dell’ordine, lautamente pagati coi nostri quattrini per sventare attentati che nascono e muoiono sulle ali della loro stessa fantasia malata. Pare che nella moschea di Perugia...

si svolgesse “addestramento all’uso delle armi e alla lotta corpo a corpo” (brrr, che paura...) e che vi siano state ritrovate “oltre 60 diverse sostanze chimiche” (immagino i detersivi usati per pulire il locale o qualcosa di simile). Nessuna indicazione sugli obiettivi della cellula del terrore, sulle sue metodologie, sui suoi contatti. Vanvera pura. Tutti gli altri “attentati” sventati in passato si sono rivelati colossali bufale, che in altri tempi avrebbero reso i loro ideatori perseguibili per diffamazione, simulazione di reato, abuso di potere e turbativa dell’ordine pubblico. Ma i terroristi dell’antiterrorismo non corrono questi rischi. Loro hanno le dovute autorizzazioni e le sfruttano per compiere diligentemente il proprio dovere: quello di distrarre la gente con allarmi-panzana che impediscano di pensare alle minacce serie. Per esempio ai terroristi che stanno al governo e che ci stanno togliendo, un po’ alla volta, il diritto alla pensione e la voglia di vivere.

Uno di quei terroristi è comparso ieri sera in televisione. Nome in codice “Sottile”, con occhietti languidi da topo, recitava stentoreamente una specie di nenia monocorde, tipo muhetzin, della quale non si capiva assolutamente niente tranne le parole “pericolo”, “allarme” e “terrorismo”, che venivano ripetute con compiaciuta frequenza. Lo ammetto: sono rimasto terrorizzato. Fa paura sapere di avere un Ministro dell’Interno che si occupa di spaventare la gente con emergenze campate in aria, quando le emergenze del paese si chiamano lavoro, economia, ricerca, pubblica moralità.

Per ultimo è arrivato il terrorista più spaventoso: un arabo integralista e fanatico che urlava le sue minacce, con sguardo allucinato, in faccia ai telespettatori orripilati. Magdi Allam, questo il nome del terrorista, è un noto re del terrore finanziato da alcuni importanti gruppi terroristici internazionali. Uno di questi, la Fondazione Dan David di Tel Aviv, gli ha recentemente elargito 250.000 dollari per i suoi meriti sul campo, cioè per aver contribuito a diffondere il fanatismo antislamico e la paura per il diverso in tutta la società italiana attraverso panzane e menzogne senza decoro. Motivazione del premio: “Per i suoi sforzi in favore della pace e della coesistenza”. Giuro che c’è scritto proprio così. Un altro gruppo terroristico, l’American Jewish Committee, ha conferito ad Allam il “Premio di Giornalismo Mass Media Awards”, una specie di Pulitzer dei giudei. Non conosco le motivazioni e non ho voglia di andarmele a cercare, ma non è poi così difficile immaginarle.

Ecco. Siete terrorizzati a sufficienza? Bene, perché adesso vedrete arrivare da un momento all’altro qualche retata di pedofili o qualche ondata di rapine in villa a mantenervi concentrati sulle cose che contano davvero. E mi raccomando, piantatela di continuare a pensare alla pensione e al TFR che vi hanno appena fottuto. E’ un comportamento puerile e perfino antipatriottico nell’ora in cui Al Qaeda incombe, minacciando tutto ciò che l’Occidente ha di sacro!