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Il TAU: la moneta locale di Altopascio (LU)

di progettotau.org - 24/07/2007

 

Questo progetto di buono locale, il TAU, deve il suo nome ai Cavalieri del Tau presenti nel Medioevo ad Altopscio (LU). E' replicabile in ogni area locale: più progetti, identici nella struttura, formeranno una rete nazionale di buoni locali con circolazione e scambio di beni e servizi in buoni locali.

Il Buono di scambio locale che di seguito verrà chiamata TAU, ha la particolarità di circolare solo in un territorio limitato (comune-i, provincia-e). Questo consente ad una parte della ricchezza prodotta nel territorio, di rimanere e di essere spesa tra le aziende, industriali, artigiane, commerciali e contadine aderenti al circuito.

Il TAU verrà emesso dall’associazione delle imprese aderenti, rappresentate dalle loro associazioni di categoria e dagli Enti Locali coinvolti, in percentuale sul fatturato per ogni singolo aderente. La percentuale iniziale di accettazione sarà quella consigliata del 20% su ogni transazione, ma ovviamente potrà cambiare a seconda dei casi specifici.

Il fatto di essere uno strumento di scambio che non rappresenta una riserva di valore e che non produce interessi, potrà “contagiare” positivamente anche la moneta ufficiale a cui è legata e consentirà una maggiore velocità di circolazione delle due monete.

Maggiore sarà la velocità, maggiori saranno le transazioni effettuate e la ricchezza prodotta a totale beneficio del territorio e degli aderenti.

E’ auspicabile che alle imprese, si affianchino anche professionisti come commercialisti, dottori, geometri, ingegneri ecc., professori che impartiscono lezioni varie, musica, lettere, matematica ecc., baby sitter, badanti, asili privati e pubblici, scuole di ballo, palestre ecc.

Maggiore sarà la diffusione del TAU, maggiore sarà la ricchezza che circolerà e rimarrà. sul territorio. Per favorire una maggiore penetrazione di questo strumento e fare anche un’operazione di immagine, potrà essere coniata anche una medaglia (il TAU di metallo) di valore da definire, che circolerà al pari dei TAU cartacei.

Gli Enti locali coinvolti potranno studiare agevolazioni per le imprese che aderiranno all’iniziativa e per le nuove imprese (industriali, commerciali, artigiane e contadine) che decideranno di aprire la loro attività nel territorio accettando e favorendo la circolazione del TAU.

Ove possibile, ad esempio nel settore agricolo per il quale esiste uno specifico progetto verranno attuate delle riduzioni della filiera produttiva che permetteranno anche di poter comprare a prezzi concorrenziali, prodotti e manifatture locali, favorendo il mantenimento della tradizione.

Al fine di favorire il successo dell’iniziativa è auspicabile che venga attivata una adeguata promozione nel territorio che faciliti la comprensione dei cittadini sull’uso ed sui benefici che ne potrà trarre l’intera comunità dall’adozione del TAU. Si deve ricreare il senso di appartenenza ad una comunità, ad un territorio.

Per favorire l’integrazione degli immigrati presenti si potranno studiare forme per favorire l’uso del TAU che sarà strumento di inserimento di queste comunità nel tessuto sociale.

La penetrazione del TAU nel tessuto sociale ed economico non dovrebbe incontrare resistenze perché forme alternative o complementari alla moneta ufficiale sono ormai entrate nell’uso quotidiano di ciascuno di noi, basti pensare alle fidelity card, ai buoni sconto, ai buoni pasto e, facendo un tuffo nel passato, ai miniassegni degli anni ’70 o ai gettoni telefonici.

Se l’adesione delle attività produttive e commerciali presenti nel territorio fossero di una certa rilevanza, si potrebbe pensare a lavorare alla costituzione di un consorzio di garanzia comune, analogamente a quanto sta accadendo in Calabria con il progetto KRO che possa aiutare le imprese ad affrontare i cambiamenti imposti alla concessione del credito dagli accordi di Basilea 2, tramite concessione di garanzie e abbattimento di parte degli interessi e delle commissioni pagati al sistema bancario. Il buono locale fa circolare la ricchezza nel territorio locale: questo significa meno insolvenze, meno fallimenti, più consumi.

Per tante altre informazioni www.progettotau.org.


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