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Giocare con il meraviglioso strumento del grande fratello (Le implicazioni per la salute...)

di Amy Worthington - 25/07/2007

 

Fin dall’inizio dovete sapere inoltre che quanto andrete a leggere contiene forse la peggiore notizia che abbiate mai ricevuto. Supera di gran lunga le nostre attuali preoccupazioni circa la condizione della nostra nazione e il riconoscimento da parte dell’amministrazione Bush del fatto che la lotta al terrorismo potrebbe durare a lungo. L’articolo seguente collega 125 punti corredati da annotazioni allo scopo di avanzare un’ ipotesi allarmante: “L’era della tecnologia wireless sta accorciando la durata delle nostre vite e sta mettendo in pericolo il pianeta”.

I governi non possono asserire di non conoscere gli effetti delle radiazioni. Sono state redatte relazioni approfondite, con documenti tolti dal segreto di stato, che mostrano come gli esseri umani siano stati esposti per decenni, in via sperimentale e in ogni modo, a tutti i tipi e livelli di radiazione. Le esposizioni alle radiazioni portano con il passare del tempo infermità fisiche e mentali, danni genetici, malformazioni e morte. Pur sapendo tutto ciò, il Congresso è stato indotto ad approvare il Telecommunications Act [Legge sulle Telecomunicazioni, ndt] del 1996 per dare avvio all’era della tecnologia wireless. E, giusto 10 anni dopo, la gente si ritrova costantemente esposta alle radiazioni in vari modi. Gli effetti pervasivi, che ora stanno notando in pochi, ben presto non potranno essere ignorati dalla maggioranza.

Per prima cosa, un breve ripasso.

Nella prima parte di questa serie, abbiamo documentato come gli Stati Uniti di George W. Bush si siano trasformati in uno stato di polizia fascista (in cui pubblico e privato si intrecciano) sotto le mentite spoglie della “sicurezza nazionale” e della “lotta al terrorismo”. Mentre i serial killer che ci governano non sono mai stati giustiziati per le atrocità commesse l’11 settembre, spioni civili e militari ora leggono la nostra posta elettronica, ascoltano le nostre telefonate, curiosano tra le nostre attività in rete e controllano le nostre transazioni finanziarie. Utilizzano lettere di sicurezza nazionale e dati raccolti a computer, minacciando di tracciare le nostre attività e valutare ogni nostra intenzione. Ma questo è solo l’inizio.

Il meraviglioso strumento del Grande Fratello - ovvero l’insieme di tecnologie wireless e di dispositivi per l’identificazione a radio frequenza (RFID), ora consente a coloro che ci controllano di superare di gran lunga la visione Orwelliana del 1984. I quattro pilastri portanti del piano totalitario sono:

  • un sistema d’identificazione nazionale, che collega tutti gli esseri umani a carte elettroniche, tesserini o chip sottocutanei contenenti numeri d’identità personali e dati biometrici
  • un data base centrale che contiene tutte le informazioni su ogni cittadino che sia stato numerato
  • un sistema di tracciamento radio in grado di decifrare all’istante il punto in cui si trova qualsiasi essere umano gravato da un sistema d’identificazione elettronico
  • una rete di telecamere di sorveglianza su scala nazionale collegata ad internet, che permette ai centri di comando di polizia di controllare qualsiasi oggetto in movimento

La forza inesorabile della sorveglianza

L’Homeland Security Act del 2002 ha prodotto il Ministero della Sicurezza Nazionale (DHS), fondendo 22 enti federali in una gigante piovra investigativa, il cui scopo principale è quello di spiare gli Statunitensi. Enti locali e federali, corrotti dalle sovvenzioni dell’Homeland Security, stanno per essere assorbiti dai tentacoli fiscali di questo mostro paranoico. Questa inesorabile forza federale, statale e locale sta realizzando il piano generale ad una velocità pazzesca. Centinaia di migliaia di telecamere di sorveglianza, molte delle quali satellitari, stanno per essere acquistate con i soldi del DHS e installate da una parte all’altra della nazione. Dalle 80 numerose telecamere di Dillingham, in Alaska, che controllano 2400 paesani (1), alle imponenti reti del protocollo internet e delle telecamere mobili che inseguono furtivamente gli abitanti di Los Angeles (2), il bizzarro apparato di sicurezza del DHS sta costruendo una griglia di sorveglianza capace di osservare 300 milioni di cittadini che non è possibile lasciar vivere senza la stretta sorveglianza del Grande Fratello.

L’Intelligence Reform Act del 2004 e il Real ID Act del 2005 hanno istituito un infausto sistema d’identificazione nazionale, costringendo tutti gli stati dell’unione a standardizzare i certificati di nascita pieni di dati biometrici, le patenti e altre carte d’identità. Per il 2008, i dati personali andranno debitamente a fluire da questi documenti d’identità obbligatori verso il database centrale del Fuhrer.

Così come è riuscito a sopraffare tutti gli enti di ordine pubblico attraverso le sue direttive e i suoi agganci d’investimento, il DHS sta ora febbrilmente imponendo il suo controllo sulle istituzioni sanitarie statunitensi, allo scopo di raccogliere ed inviare tutti le informazioni di carattere sanitario alla Centrale dell’Informazione. La storia clinica delle parti intime di ogni singolo cittadino verrà presto efficientemente inviata dal laboratorio direttamente al database del Grande Fratello che raccoglie informazioni di carattere sanitario. Il direttore generale dell’Health Initiative, Janet Marchibroda, conferma che gli standard e le politiche nazionali si stanno sviluppando in funzione della “connettività” (3), non importa in quale parte degli Stati Uniti un cittadino possa ricevere la diagnosi e la cura per le sue emorroidi o il suo herpes. La sorveglianza sanitaria centralizzata non lascerà, senza dubbio, alcun cittadino illeso, quando l’ago nazista dell’Homeland darà libero sfogo, durante “un’emergenza nazionale”, alla sua scorta di vaccini invalidanti ed obbligatori arricchiti di grassi.

Il DHS e dozzine di strutture sanitarie in tutta la nazione incoraggiano ora l’uso di diversi tipi di microchip sottocutanei d’identificazione a radio frequenze. Almeno 68 ospedali e strutture sanitarie stanno già utilizzando il VeriChip dell’Applied Digital Solution, recentemente approvato dalla FDA per l’impianto sull’uomo (4). Ogni VeriChip impiantato sottopelle tra il gomito e la spalla contiene un numero di identificazione di 16 cifre che può essere letto da uno scanner in grado di innescare kiloHertz di radio frequenze. Nel frattempo il DHS ha reso noto di essere alla ricerca di nuove e più efficaci lettori, capaci di ottenere informazioni dai microchip applicati ad un essere umano o ad un veicolo, anche se si trovano ad una distanza di 25 piedi e il veicolo si muove ad una velocità di 55 miglia all’ora (5).

Il Digital Angel è un dispositivo di tracciamento attivo che si autoalimenta e che è stato anche sviluppato per essere impiantato sotto la pelle umana. Prodotto dalla Digital Angel, controllata dall’Applied Digital, questa mostruosità della tecnologia wireless è in grado di inviare e ricevere pacchetti di informazioni a lunga distanza attraverso sia stazioni terrestri che satelliti GPS. Secondo il Ministero della Sanità e dei Servizi Sociali, i senzatetto e i malati mentali che vagano per le strade di New York, San Francisco, Washington, Bethlehem e Pennsylvania sono già stati impiantati con questi pericolosi congegni di sorveglianza a radio frequenza. La polizia e gli assistenti sociali, muniti di palmari che ricevono i segnali radio dagli impianti, possono monitorare tutti i loro movimenti (6). Immaginiamo che alla fine tutte le città e tutti gli stati prenderanno parte a questo orribile programma sperimentale che, in modo così brutale, sfrutta coloro che non sono in grado di sopportare i devastanti effetti sulla salute causati dall’emissione di radio frequenze nell’arco di un’intera giornata.

Molti impiegati federali, inclusi i dipendenti e fornitori del DHS, sono attualmente dotati di carte d’identità biometriche che comunicano con i computer centrali di sorveglianza mediante radio frequenze (7). Tutti gli impiegati federali e statali finiranno per essere dotati di tali dispositivi. La Camera dei Rappresentanti è alla ricerca di nuove tecnologie per tracciare le 13.500 persone che compongono la camera e lo staff attiguo, impiegando tesserini leggibili attraverso microonde. Questi tesserini attivi trasmetteranno continuamente segnali di microonde, permettendo ai lettori di ottenere informazioni attraverso vestiti e valigette fino ad una distanza di 100 piedi (8). Sarà dolce assaporare la giustizia il giorno in cui i membri del più corrotto congresso della storia non avranno un posto dove nascondersi dallo stato di polizia totalitario da loro così zelantemente creato.

Anche i bambini delle scuole pubbliche rientrano tra i soggetti da etichettare. Un certo numero di aziende, sovvenzionate dal DHS, fanno pressione affinché i sistemi d’identificazione mediante radio frequenze vengano impiegati nelle scuole. Una di queste società è l’InCom Corporation, che l’anno scorso ha munito di tesserini i bambini di una scuola elementare della California senza il consenso dei genitori (9). I bambini che indossano tesserini d’identificazione a radio frequenza verranno continuamente scannerizzati mentre stanno a scuola, e si abitueranno al fatto che ogni loro movimento venga osservato da un’autorità centrale. La nazione orwelliana avrebbe di sicuro voluto imprimere nei suoi figli la mentalità disumanizzante della radio-sorveglianza.

Il nostro pianeta è un forno a microonde

Come finora documentato, i dispositivi radio e le reti di comunicazione rappresentano la vera base dello stato di polizia statunitense. La fiorente infrastruttura radio della Gestapo è data da decine di migliaia di torri di comunicazione gigantesche, centinaia di migliaia di minuscoli trasmettitori radio e da una rete sempre più crescente di minuscoli sensori sistematicamente posizionati dentro e sopra ogni cosa nell’ambiente che ci circonda. Tutti questi trasmettitori o ricevitori generano radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti e microonde a kilohertz, megahertz o gigahertz di frequenza. Con migliaia di satelliti commerciali e militari che sparano microonde sulla terra, l’umanità si ritrova a fluttuare in un insapore, inodore, invisibile e denso mare di frequenze elettromagnetiche tossiche, cancerogene, capaci di alterare le funzioni cerebrali e pressoché impossibili da valutare e monitorare per i profani.

Entrambe le calotte polari si stanno sciogliendo e i nostri inverni diventano ogni anno pericolosamente più caldi (10). Il nostro pianeta è formato d’acqua. Le microonde agitano e riscaldano le molecole dell’acqua. Le forze armate statunitensi porteranno presto a 180 il numero dei trasmettitori HAARP usati per far bollire sul serio la ionosfera - ovvero lo strato più alto dell’atmosfera terrestre (11) carico di ioni. Negli ultimi otto anni tonnellate di particelle metalliche, incluse quelle di bario, sono state scaricate nell’atmosfera dalle scie chimiche (12). Il bario scalda e fa seccare l’atmosfera, causando siccità. Se le forze armate utilizzano le particelle contenute nelle scie chimiche per espandere l’imminente tecnologia radar (13), queste particelle non potrebbero anche essere utili per allargare le comunicazioni commerciali e dello stato di polizia? Indubbiamente non è una coincidenza il fatto che il folle progetto HAARP, le scie chimiche nocive, la diffusione su larga scala della tecnologia wireless e l’incalzante riscaldamento globale siano tutti esplosi sulla scena simultaneamente - nel corso degli ultimi 15 anni. Il nostro pianeta e l’atmosfera sono diventati un forno a microonde gigante, mentre i gas serra continuano a bruciare.

Gli esperti dicono che i trasmettitori terrestri a radio frequenza e microonde stanno aumentando del 15% l’anno. E non c’è limite ai piani del dittatore di aggiungerne altri. Come possiamo calcolare l’ulteriore smog elettromagnetico che verrà apportato dal programma del Ministero dei Trasporti, secondo il quale a partire dal 2010 le case automobilistiche dovranno installare a bordo di ogni nuova autovettura dei sistemi di rilevamento? Per il 2015 le onde radio, sparate da 57 milioni di vetture, trasmetteranno automaticamente informazioni sul percorso ai voraci computer del Ministero dei Trasporti del Grande Fratello (14). Il laboratorio di ricerca della Intel, con sede a Seattle, ha svelato fino a che punto i pianificatori totalitari stiano considerando il business dei sistemi di tracciatura, e fa sapere che sia gli enti commerciali che quelli governativi arriveranno un giorno a definire con esattezza la nostra posizione e i nostri movimenti con l’aiuto di radiofari a microonde onnipresenti, in grado di decifrare i nostri numeri di cellulare a distanza. Quelli che ci tengono d’occhio dedurranno allora dalla nostra posizione cosa stiamo facendo e acquistando (forse anche pensando?) (15).

Le radiazioni da kilohertz, megahertz e gigahertz di frequenza sono tra le più pericolose note all’uomo. Sia in ambito medico che industriale non è mai stato stabilito per l’uomo un livello limite di esposizione a queste radiazioni artificiali, modulate e pulsate. Ci sono tuttavia migliaia di studi che danno prova del fatto che queste emanazioni siano mortali per tutti gli esseri viventi e per le loro biosfere.

Lo scopo di questo articolo è di documentare le terribili conseguenze sulla salute derivanti dalla nostra sempre più crescente esposizione alle radiazioni usate dallo stato di polizia e per scopi commerciali. Test medici ed empirici dimostrano che stiamo diventando più fiacchi dal punto di vista fisico ed intellettuale e terribilmente malati a causa di onde a radio frequenza che non possiamo vedere, toccare, annusare o assaporare. Gli stolti Statunitensi che acconsentiranno a venire impiantati con chip d’identificazione e di tracciamento patiranno in modo più atroce. Milioni di persone, già assuefatte ai cellulari che vomitano microonde, ai portatili, a congegni con i propri dati personali e a dispositivi d’intrattenimento che tengono stretti alla loro testa e al loro corpo, quasi non proveranno avversione filosofica o morale all’idea di venire dotati di chip sottocutanei. Tuttavia, per i più giudiziosi, passeremo qui in rassegna i dati cruciali di alcune ricerche che, se presi sul serio, possono salvare le nostre vite e rafforzare la nostra decisione di rifiutare il sistema di tracciatura sottocutaneo voluto dai fascisti, costi quel che costi.

Il nostro studio di partenza:

L’ambasciata statunitense a Mosca

Iniziamo con l’attacco radioattivo condotto dai sovietici contro l’ambasciata statunitense a Mosca in Russia. Quel tragico episodio è della massima importanza per comprendere gli effetti che le radio frequenze e le microonde possono avere sul corpo umano. A partire dal 1953 e fino agli anni ’70 i Sovietici utilizzarono radiazioni di microonde per fiaccare ed inebetire lo staff dell’ambasciata. In successione due ambasciatori statunitensi si ammalarono di cancro e un terzo sviluppò una sorta di forma di leucemia con perdita di sangue dagli occhi. Almeno 16 donne appartenenti al gruppo dell’ambasciata svilupparono un tumore al seno. I tessuti di seno, occhi e testicoli sono i più sensibili alle radiazioni. Molti membri dello staff soffrirono anche di disturbi al sistema immunitario, alta concentrazione di globuli bianchi nel sangue, alterazioni cromosomiche, stanchezza cronica, vista annebbiata, problemi alle cataratte e dolori muscolari. Questi sintomi sono generalmente conosciuti come sindrome da microonde (16).

I funzionari statunitensi erano al corrente fin dall’inizio dell’attacco sovietico, ma per 10 anni non avvisarono lo staff dell’ambasciata poiché, come i sovietici, la CIA era interessata a studiare gli effetti dell’irradiazione sul corpo umano (17). Mentre monitorava il piano sovietico, la CIA lanciò il Progetto Pandora e nefasti progetti paralleli come il TUMS, il MUTS e il BAZAR, alcuni dei quali coinvolgevano le forze militari. Questi intrepidi autori di diavolerie documentarono gli orribili effetti delle radiazioni a radio frequenze e microonde sia sugli animali che sugli esseri umani.

  • Appresero che gli effetti collaterali diventano evidenti molto tempo dopo l’esposizione, a volte dopo dieci anni o anche più (18).
  • Scoprirono che i soggetti esposti e la relativa prole mostravano una drastica perdita d’intelligenza (19).
  • Appresero che le microonde generano armi efficienti, come i grotteschi “bottoni” a radio frequenza che attualmente vengono usati contro gli Iracheni (20) e i mortali sistemi di negazione attiva a 95 gigahertz di frequenza, approntati per rafforzare la legge marziale e locale (21).

Grazie ai dati raccolti a Mosca e ai suoi 50 anni di ricerca, Fegdov sa senz’altro che le radiazioni di microonde emesse dai sistemi di comunicazione statunitensi e dalle reti di sorveglianza che sfruttano la tecnologia wireless alla fine ci faranno ammalare tutti e faranno morire prematuramente molti di noi. Ecco ciò che non sanno i milioni di Statunitensi che adorano la tecnologia wireless:

  1. I Russi bersagliarono lo staff dell’ambasciata di Mosca con microonde da 2.4 gigahertz di frequenza – la stessa emessa dai cellulari, dai cordless usati a casa, dai computer portatili e dai sistemi di rete senza fili che ora irradiano il nostro corpo, la nostra casa, il nostro posto di lavoro e le nostre scuole in tutto il paese. Alcuni telefoni emettono 5.8 gigahertz di frequenza, una quantità che è di gran lunga più mortale rispetto a 2.4 gigahertz.

  1. I Russi usarono principalmente un’intensità di energia di soli 5 microwatt per cm², diretta sulla facciata ovest dell’ambasciata. La maggior parte delle persone all’interno dell’edificio ricevette circa 1/50 di quella quantità o 0.1 microwatt per cm². La Commissione Federale per le Comunicazioni ha stabilito come limite di sicurezza 580 microwatt per cm², permettendo così al governo e all’industria di irradiarci con un’intensità di energia 100 volte superiore rispetto a quella usata contro i funzionari e lo staff dell’ambasciata di Mosca.

  1. I Russi dirigevano le radiazioni contro l’ambasciata solo 9 ore al giorno a differenza dei ripetitori per cellulari, dei trasmettitori e dei sistemi di rete wireless che emanano radiazioni a megahertz e gigahertz d’intensità dentro le case, nei quartieri e negli uffici 24 ore al giorno (22).

I livelli di esposizione mortali

I Russi avevano ben capito che una minima quantità di microonde può causare seri problemi di salute e la morte. In Russia i livelli consentiti di esposizione pubblica alle microonde sono 100 volte più bassi che negli Stati Uniti. Gli standard consentiti in Cina lo sono ancora di più. In Austria non si superano gli 0,1 microwatt per cm², in contrasto con i livelli da genocidio consentiti in Gran Bretagna, dove vengono permesse fustigate da 5.800 microwatts per cm². Ciò fa comodo allo stato di polizia di Tony Blair, caratterizzato da una sorveglianza fanatica, che supera anche gli Stati Uniti in materia di repressione e raggio d’azione, con le sue radiazioni mortali emesse dai sistemi di comunicazione TETRA [TErrestrial Truncked Radio, un moderno sistema radiomobile privato e pubblico ad accesso multiplo, ndt] usati dalla polizia (23).

La “Federal Communications Commission” (FCC) [Commissione Federale americana delle Comunicazioni, che fissa le norme per la riduzione del livello di disturbo di energia elettrostatica emessa da strumenti elettrici, ndt], che permette una così indulgente esposizione alle radiazioni, dovute per la maggior parte a fonti di trasmissione statunitensi, è data da un gruppo di incompetenti che incoraggia le aziende di telecomunicazioni e radiodiffusione, che invece dovrebbe controllare. Il “Center for Public Integrity” [Centro per l’Integrità Pubblica, ndt] ha scoperto che i funzionari della FCC vengono allettati dalle aziende con degli extra, quali costosissimi viaggi a Las Vegas (24). Gli standard della FCC si basano sulla teoria obsoleta secondo la quale l’unico rischio derivante dall’esposizione a radio frequenze e microonde è rappresentato dall’eccessivo riscaldamento dei tessuti (effetti termici). Tuttavia esiste una quantità tale di documentati effetti non-termici nocivi che persino l’Ente Statunitense per la Tutela Ambientale (EPA) ha affermato che è tempo di prendere in considerazione gli effetti non-termici ed aggiornare gli standard. La FCC ammette che i suoi standard si basano su raccomandazioni fatta da parte di organizzazioni influenzate da esponenti delle lobby militari ed industriali – molti dei quali naturalmente non vorrebbero nessuna restrizione in merito all’uso di radiazioni di radio frequenze e microonde (25). I limiti di esposizione fissati dalla FCC sono così alti che nulla importa quanto Fedgov e l’industria vadano ad aggiungere al nostro carico di radiazioni perché rispetterà sempre gli standard.

Lo stesso vale per le direttive della FCC relative al SAR [Specific Absorption Rate, Tasso Specifico di Assorbimento, ndt] per i telefoni cellulari. Il SAR quantifica l’assorbimento di radiazioni da parte del cervello. Gli standard del SAR sono stati calcolati usando dei pupazzi con teste di acqua e zucchero (26). Secondo alcune notizie date dal magazine d’informazione 20/20, i cellulari superano spesso le pericolosissime classificazioni del SAR, elencate comunque nelle loro etichette (27). Studi svedesi mostrano che i topi subiscono danni cerebrali se esposti al livelli di SAR 800 volte inferiori rispetto agli standard concessi dalla FCC (28).

La FCC non ha né i soldi né il potere di controllare se le installazioni wireless di tutta la nazione siano o meno in conformità con i suoi standard. Ammette che raramente vengono eseguiti dei test fisici per verificare tale conformità e tanto meno s’impegna per indurre le aziende ad auto controllarsi (29). La FCC afferma che è inverosimile che molti impianti wireless espongano l’uomo a livelli di radiofrequenze superiori a quelli previsti dalle normative, in questo modo gli operatori di questi sistemi sono esentati dall’eseguire i controlli di routine. La FCC è così indifferente alla questione dell’esposizione pubblica alle radio frequenze e alle microonde che, se un candidato desiderasse emettere delle radiazioni che superano gli standard della FCC stessa, i suoi membri si limiterebbero ad avviare le procedure ufficiali di valutazione ambientale (30).

I livelli di emissione dei trasmettitori si basano esclusivamente su modelli informatici fatti dall’industria al momento della loro applicazione. Nessuno sa quali siano realmente le attuali emissioni di radiazioni da parte di ripetitori e antenne statunitensi. Tuttavia, noi abbiamo a disposizione alcuni importanti indizi che ci ha fornito un esperto di radiazioni, il Prof. Bill Curry, brillante e famoso scienziato che ha perfezionato la sua esperienza lavorando come ingegnere per i laboratori di Argonne e Livermore. Come consulente privato, il dott. Curry ha attraversato la nazione allo scopo di monitorare le case e i quartieri dove vivono persone ora gravemente malate a causa dei trasmettitori per microonde. Nel 2000, Curry riferì di aver trovato delle case poste nelle vicinanze di ripetitori in cui le radiazioni presenti nell’ambiente arrivavano a 65-70 microwatts per cm² (31). Le persone che vi abitavano erano molto malate. Alcune lasciavano le loro case e dormivano in macchina per trarre un po’ di sollievo. La situazione in tutta la nazione è oggi sicuramente peggiore.

La nascita della tecnologia wireless

Negli anni ’90 l’industria e il governo avviarono la costruzione di un’infrastruttura nazionale per le comunicazioni senza fili, in grado di dare man forte allo stato di polizia e sorveglianza. Tuttavia i cittadini, con l’aiuto dei loro governi locali, ostacolarono efficacemente i piani a lungo termine del Grande Fratello, opponendo resistenza all’installazione di ripetitori sui terreni dei loro quartieri, dove le emissioni di microonde sarebbero state nocive. Perciò la lobby delle telecomunicazioni e la sua mascotte, il Senatore John McCain, fecero approvare attraverso il Congresso il Telecommunications Act del 1996. La sezione 704 (II) (B) (iv) della legge precisa che: “Nessun governo statale o locale può regolare il posizionamento, la costruzione e la modifica di servizi wireless privati sulla base degli effetti che le emissioni di radio frequenze possono avere sull’ambiente, nella misura in cui tali servizi sono conformi alle norme previste dalla Commissione in materia di emissioni”.

Questa legge ha virtualmente tolto ai cittadini e ai governi locali la possibilità di bloccare la collocazione di ripetitori, conferendo al governo e all’industria l’assoluto e indiscusso potere di erigere il suo stato di sorveglianza nella totale indifferenza nei confronti dell’impatto sulla salute e l’ambiente.

Le persone con un minimo d’intelligenza sono preoccupate. Per esempio, l’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco (IAFF), non vuole che siano installati dei trasmettitori wireless nelle strutture dei vigili del fuoco. L’Associazione afferma che trasmettitori wireless funzionanti a tutto spiano 24 ore su 24 possono mettere in serio pericolo le vite dei pompieri, grazie alle norme obsolete della FCC (32). Un gruppo cospicuo di scienziati e ingegneri, tra i quali anche i membri del sindacato “Communications Workers of America” [Lavoratori statunitensi nel settore delle Comunicazioni, ndt], hanno avviato una causa negli anni ’90. Speravano che la Corte Suprema rivedesse sia le normative obsolete della FCC in materia di esposizione sia la legittimità di impedire ai governi locali e statali di considerare i rischi per l’ambiente e la salute legati ai trasmettitori wireless. Nel 2001 la Corte Suprema si rifiutò di esaminare la causa (33). Così il gruppo presentò una petizione alla FCC in cui chiedeva che venissero presi in considerazione i risultati degli studi scientifici più recenti, e che le normative in materia di esposizione venissero adeguate agli standard attuali (34). Naturalmente la FCC si fece beffe della proposta (35). Dal 2001 sono stati presentati in Congresso tre progetti di legge con la richiesta di aggiornare le normative in materia di esposizione. Questi progetti di legge non hanno dato alcun risultato grazie al più corrotto Congresso nella storia del paese. In questo modo lo stato di polizia statunitense porta avanti il libero mercato delle radiazioni senza alcuna responsabilità.

La sindrome da microonde

I livelli di radiazione nell’ambiente e l’uso frenetico di dispositivi wireless privati sono in continuo aumento. Di conseguenza, milioni di Statunitensi soffrono della “Sindrome da Microonde”. I parametri di questa malattia sono descritti nel Freiburg Appeal, un documento firmato da oltre 2000 medici tedeschi (36). Il documento descrive la sindrome da microonde così come è stata contratta dalla popolazione tedesca attraverso i loro trasmettitori wireless, i cellulari e i telefoni cordless di casa. I medici dicono che stanno riscontrando un drammatico aumento di malattie croniche e gravi, in particolar modo:

  • Cancro, inclusi la leucemia e i tumori al cervello
  • Disturbi nell’apprendimento, di concentrazione e di comportamento (inclusa il disturbo da deficit dell’attenzione)
  • Drastiche variazioni della pressione sanguigna impossibili da controllare con i farmaci
  • Ritmo cardiaco irregolare
  • Attacchi di cuore e colpi apoplettici in soggetti molto giovani
  • Disturbi cerebrali degenerativi ed epilessia
  • Danni al nervo auricolare e tinnito
  • Insufficienza del sistema immunitario e predisposizione alle infezioni
  • Dolori ai nervi e ai tessuti connettivi per i quali non c’è spiegazione
  • Stanchezza cronica, mal di testa, nervosismo e disturbi del sonno

Dopo aver condotto uno studio generale su centinaia di francesi che vivevano a ridosso di trasmettitori per microonde, cinque scienziati francesi hanno riscontrato gli stessi sintomi, inclusi nausea, affaticamento, problemi di memoria e cardiovascolari (37).

Due terzi degli statunitensi sono in sovrappeso. L’obesità e il metabolismo lento, così diffusi in tutta la nazione, sono i segnali caratteristici di un cattivo funzionamento della tiroide. È provato che le radiazioni di microonde producono sul cervello effetti quali il rallentamento o l’arresto della produzione da parte della ghiandola pineale dell’ormone stimolante tiroideo (TSH), determinando così una drastica riduzione degli ormoni tiroidei T4 e T3 (38). Gli strumenti di misurazione impiegati dimostrano che i telefoni wireless spesso fanno filtrare le radiazioni attraverso il microfono e da qui raggiungono i tessuti sensibili alle radiazioni posti sul collo e sulla ghiandola tiroidea.

Il problema del cancro

Una manifestazione ancora più tragica della malattia da radiazioni è data dai tumori e dalla leucemia. Diamo ora un’occhiata a cosa significa la rivoluzione wireless in termini di incidenza futura di casi di tumore negli Stati Uniti. L’anno scorso si sono registrati 30.000 casi di tumori al cervello e agli occhi causati direttamente dall’uso del cellulare, secondo quanto riportato dal “Mobile Telephone Health Concerns Registry” [Archivio delle preoccupazioni per la salute derivate dai telefoni portatili, ndt], che raccoglie informazioni date volontariamente dai cittadini in tutta la nazione (39). L’archivio è attualmente diretto dal dott. George Carlo, che è stato a capo del gruppo di scienziati della Telecom quando, negli anni ’90, l’azienda condusse i suoi studi, lunghi 6 anni sulle radiazioni, allo scopo di provare la sicurezza dei telefoni cellulari. Dopo che gli studi condotti dall’azienda rivelarono che i cellulari erano tutt’altro che sicuri, l’azienda iniziò a tergiversare, determinata a quanto pare a mentire e negare l’evidenza il più a lungo possibile. La presa di posizione falsa e lucrativa dell’industria si ritrova nelle parole di Joe Farren, direttore degli affari pubblici della CTIA - l’Associazione dell’Industria della Telecomunicazioni Cellulari – il quale ha affermato che “Fino ad oggi la scienza ha dimostrato che l’uso di dispositivi wireless non implica nessun rischio per la salute” (40).

Il dott. Carlo ha scritto un esposto in cui documenta sia i dati allarmanti raccolti, sia l’imbroglio politico che ancora tiene i consumatori all’oscuro dai terribili rischi per la salute connessi all’uso di telefoni wireless (41). Ha previsto che per il 2006 ci saranno 50-75.000 nuovi casi di tumori causati dai cellulari e per il 2010 300-500.000, quando una nuova messe di vittime delle radiazioni raggiungerà la massima fioritura (42). Il periodo di latenza prima che si sviluppi un tumore causato dall’esposizione alle microonde emesse dai cellulari è di circa 10 anni (43). E’ stato questo tragico e lungo periodo di latenza che ha permesso agli assassini delle grandi imprese – coloro i quali traggono elegantemente profitto esponendo la gente all’uranio impoverito, all’amianto, al tabacco e alle tecnologie wireless – di deporre le loro uova mortali prima che le vittime si rendessero conto di quanto stava loro accadendo.

Le radiazioni di microonde causano almeno due meccanismi che sono alla base dello sviluppo di un cancro: micronuclei e shock termico delle proteine. Gli studi condotti dall’industria delle telecomunicazioni confermano che le radiazioni dei cellulari producono micronuclei nelle cellule ematiche umane a livelli ben più bassi rispetto a quelli previsti dalle normative in materia di esposizione del governo statunitense (44). I micronuclei sono filamenti spezzati del DNA ed indicano che le cellule non sono più in grado di ripararsi correttamente. Tutti i tumori sono causati da un danno genetico e la presenza di micronuclei nelle cellule è il primo segnale d’allarme del cancro. I medici che curavano le vittime del disastro nucleare di Chernobyl del 1986 usavano l’esame dei micronuclei per determinare l’estensione del danno causato dalle radiazioni.

Alcuni ricercatori dell’Università di Washington, finanziati dalle forze armate statunitensi, hanno dimostrato che le radiazioni da 2.4 gigahertz aumentano la frequenza di rotture dei filamenti del DNA nelle cellule cerebrali dei topi dopo solamente 2 ore di esposizione ad un’intensità pari ad 1/5 soltanto dei cosiddetti limiti di sicurezza fissati dalla FCC (45). Nel 2000, il Dr Joseph Roti Roti, scienziato dalle credenziali importanti che ha ricevuto consistenti borse di studio dalla Motorola, ha a sua volta confermato che a livelli di radiazione ben più bassi rispetto a quelli emessi dai comuni cellulari si verifica la formazione di micronuclei (46). Nel 2004, una serie di studi commissionati dall’Unione Europea ha confermato che le onde emesse dai cellulari danneggiano il DNA e che i danni causati vengono trasmessi alla generazione successiva di cellule (47). Alla fine del 2005, alcuni scienziati cinesi hanno scoperto che le microonde di basso livello emesse dai cellulari provocano un aumento significativo dei danni a carico delle cellule del DNA (48).

Dal momento che i telefoni cellulari causano il surriscaldamento di punti nei tessuti umani, il corpo produce proteine per far fronte allo shock termico nel tentativo di proteggere e riparare le cellule surriscaldate (49). Queste proteine proteggono anche le cellule cancerose rendendole resistenti alle terapie (50). In molti tumori il numero di queste proteine risulta altissimo. Nel 2002, alcuni studiosi italiani che si occupano della ricerca sul cancro hanno dimostrato che le microonde dei cellulari comportano in vitro un rapido aumento delle cellule leucemiche (51). Il ricercatore britannico Alisdair Phillips ha scoperto che pochi minuti di esposizione a radiazioni simili a quelle emesse dei cellulari possono trasformare un cancro attivo al 5% in uno attivo al 95%, il tutto durante l’esposizione e per un po’ di tempo dopo (52). David de Pomerai, tossicologo molecolare britannico, ha confermato che le cellule con danni genetici non risanati possono diventare cancerogene in maniera molto più aggressiva (53). Negli Stati Uniti, dove si suppone che quasi metà della popolazione svilupperà una qualche forma di cancro nel corso della sua vita, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno sono dei chip d’identificazione sottocutanei che sputano e ricevono microonde.

Nel 2005, tre separati gruppi di ricerca europei hanno dimostrato che il rischio di sviluppare tumori al cervello - sia benigni che maligni – aumenta significativamente nei soggetti che hanno fatto uso del cellulare per 10 anni o più (54). Uno di questi studi rivela che il rischio è maggiore nei soggetti che hanno iniziato ad utilizzare il cellulare prima dei 20 anni, poiché i bambini assorbono molte più radiazioni degli adulti (55). Nel marzo del 2006, lo “Swedish National Institute for Working Life” [Istituto Nazionale Svedese della Vita Lavorativa, ndt] ha richiamato l’attenzione della Food and Drug Administration (FDA) statunitense quando ha confermato che nelle persone che usano il cellulare per 2000 ore nel corso della loro vita il rischio di sviluppare dei tumori maligni nella parte della testa a contatto con il telefono aumenta del 240% (56). I lavoratori statunitensi, costretti ad usare cordless, radioricevitori, walkie talkie e blue tooth nel corso della loro giornata lavorativa, possono raggiungere le 2000 ore grosso modo in un anno, il che spiega chiaramente perché sia in costante aumento l’incidenza di tumori al cervello nel paese.

Nel 2005 l’Accademia Nazionale delle Scienze ha confermato che anche dosi molto basse di radiazioni ionizzanti, dai raggi X ai raggi gamma, nel corso di tutta la vita, causano il cancro (57). Gli studi sopraccitati sulle radio frequenze e le microonde confermano che radiazioni non-ionizzanti – quali quelle emesse dai trasmettitori radio e dispositivi senza fili – infliggono alle cellule umane lo stesso tipo di danno delle radiazioni ionizzanti, con gli stessi effetti cancerogeni.

In conclusione, tutte le persone che si ritrovano a vivere in uno stato di polizia a radiazione intensiva corrono il rischio altissimo di sviluppare forme tumorali che progrediscono rapidamente e risultano letali. E questo vale anche per le oppressive forze dell’ordine radioaccessoriate, e per i militari burocratizzati.

Danno al cervello ed al sistema nervoso centrale

Le radiazioni emesse dai telefoni cellulari causano gravissimi danni a tutto il sistema nervoso. Già nel 1977 i ricercatori sapevano che livelli molto bassi di microonde applicati al cervello possono dar inizio rapidamente ad una rottura della barriera ematoencefalica (58). Questo accade quando la radiazione fa sì che l’albumina filtri dai capillari ed invada il tessuto cerebrale circostante, provocando un danno neuronale. Le molecole nocive presenti nel sangue, compresi gli agenti patogeni, penetrano quindi nel sistema nervoso centrale, con esiti drammatici. Nel 1988, alcuni scienziati svedesi avviarono una serie di studi sugli animali per avere la conferma che le radiazioni dei telefoni cellulari causano la rottura della barriera ematoencefalica. Essi scoprirono che quelle infiltrazioni possono verificarsi dopo appena due minuti di esposizione alle microonde, ed a livelli di intensità di solo 1/10.000 di watt, un valore che è migliaia di volte più basso rispetto alle radiazioni assorbite dal cervello di chi utilizza un telefono cellulare (59). Alcuni scienziati finlandesi hanno scoperto che le radiazioni dei telefoni portatili sono in grado attualmente di far restringere le cellule cerebrali, rendendole più permeabili alle tossine che vi filtrano dentro (60).

Nel 2003, dei ricercatori britannici hanno dimostrato che le radiazioni dei telefoni cellulari alterano la forma delle proteine cerebrali, causando la loro aggregazione e la formazione di fibrille di proteine patologiche simili a quelle che si trovano in pazienti affetti dal morbo di Alzheimer e di Parkinson (61). Quello stesso anno, gli scienziati svedesi hanno pubblicato uno studio sul cervello dei ratti esposto alle microonde dei telefoni cellulari. Essi hanno scoperto che il danno subito dalle cellule nervose nella corteccia, nell’ippocampo (centro della memoria) e nei gangli basali era grave. I ratti esposti presentavano un numero sorprendente di cellule neuronali morte, mostrando effettivamente delle cavità nei loro cervelli come conseguenza del danno. Gli scienziati hanno concluso che, dopo alcuni decenni di uso quotidiano, coloro che usano i telefoni cellulari subiranno delle conseguenze drasticamente negative per i loro cervelli, probabilmente verso la mezza età (62).

Nel febbraio 2006, alcuni ricercatori cinesi hanno dichiarato che l’esposizione cronica alle radiazioni dei telefoni cellulari GSM riduce l’attività sinaptica nei neuroni dell’ippocampo (63), mentre dei ricercatori francesi hanno scoperto che le proteine abnormi riscontrate nei casi di Alzheimer si depositano sempre prima nell’ippocampo (64). Ecco perché la perdita di memoria è uno dei primi sintomi di demenza, ed è un effetto secondario comune dell’utilizzo di telefoni senza fili (65). Studi dell’Università di Washington hanno dimostrato che i ratti esposti alle microonde pulsate subivano un danno ai centri dell’apprendimento a lungo termine e della memoria (66). Questi ratti erano diventati lenti nell’apprendimento ed avevano dei problemi ad orientarsi nel loro ambiente. Il neurotrasmettitore acetilcolina, necessario per numerose funzioni cerebrali, nei cervelli dei ratti esposti si era ridotto dopo appena 45 minuti (67).

I neuroni cerebrali irradiati muoiono rapidamente perché le cellule nervose non hanno un’alta capacità di riparare il loro DNA (68). I ricercatori dell’Università del Kentucky sono rimasti di stucco quando hanno scoperto che i cervelli sottoposti ad autopsia di 89 anziani cognitivamente normali presentavano la stessa patologia riscontrata nei cervelli colpiti dall’Alzheimer, compresi decomposizione necrotica, depositi di amiloide e placche senili. Essi hanno ipotizzato che queste persone siano andate avanti comunque normalmente perché possedevano un’ampia riserva cerebrale che ha loro permesso di funzionare normalmente malgrado il carico patologico (69). E’ ovvio che i maniaci dei cellulari, che ammazzano rapidamente i propri neuroni con le radiazioni, non avranno a disposizione quella riserva durante la vecchiaia. La rivista medica britannica The Lancet ha reso noto nel dicembre 2005 che le percentuali mondiali di Alzheimer stanno salendo alle stelle (70).

I Giapponesi sono tra le persone più "cablate" sulla Terra. Novanta milioni di utenti giapponesi di telefoni cellulari giocano ai videogiochi, scaricano musica, leggono le notizie e guardano persino la TV sui loro telefoni cellulari. Già nel 2001, alcuni medici giapponesi hanno denunciato che un numero crescente di persone sui 20 - 30 anni soffrono di una grave perdita di memoria e di una ridotta capacità di giudizio. "Oggi i giovani stanno istupidendo", ha affermato un professore giapponese di neurobiologia (71).

Non sono i soli. Uno studio sull’alfabetismo, condotto nel 2005 su 19.000 giovani Statunitensi, dà da pensare. Solo un laureato su tre è capace di leggere un libro complesso traendone qualcosa. Il rapporto giungeva alla conclusione che una maggioranza schiacciante di studenti universitari non è in grado di capire le argomentazioni che si trovano nell’editoriale di un quotidiano, o di comprendere una semplice tabella comparativa (72). Ciò nonostante il rapporto dichiarava questi studenti, pateticamente deboli, più "intelligenti" rispetto ad un adulto statunitense medio. Anche se i commentatori attribuiscono questo scandaloso stato di decadimento funzionale ad un problema di alfabetismo, probabilmente si tratta del triste destino di una generazione che si è sottoposta incautamente alle radiazioni per almeno un decennio. Questi giovani adulti hanno semplicemente cancellato i dischi rigidi del loro intelletto?

Le radiazioni emesse dai telefoni cellulari causano delle carenze nelle funzioni motorie, nella memoria e nell’attenzione, requisiti necessari per guidare in sicurezza, secondo studi effettuati dalle assicurazioni inglesi (73). Un guidatore medio che parla al cellulare è infatti, nelle funzioni e nel tempo di reazione, più lento di un ubriaco. Gli studi dimostrano che il tempo di reazione indebolito dalle radiazioni è in realtà del 30% più lento rispetto a quello indebolito dall’alcol (74). Coloro che guidano telefonando sono meno capaci di procedere ad una velocità costante e incontrano più difficoltà a mantenere la distanza di sicurezza dal veicolo che li precede (75). Il telegiornale della BBC ha riferito nel 2005 che i guidatori sono quattro volte più portati ad avere incidenti quando sono al telefono, anche se usano il sistema “hands free”, che permette di tenere le mani sul volante (76). Sempre nel 2005, delle ricerche federali hanno riportato che l’uso di un telefono cellulare alla guida è una delle cause principali di incidenti stradali, e che i dispositivi “hands free” hanno poca utilità in termini di sicurezza (77). Lo studio dell’Università dello Utah ha dimostrato che gli adolescenti al telefono guidano come gli anziani. Si metta al volante un ventenne con un telefono cellulare, anche con le mani libere: i suoi tempi di reazione saranno gli stessi di un guidatore di 70 anni, affermano gli autori dello studio (78). Dei guidatori più anziani al telefono sarebbero probabilmente ad altissimo rischio.

Conclusione: tutti noi, che viviamo in uno stato di polizia a radiazione intensiva, rischiamo di incorrere in una diminuzione della funzionalità mentale e nella demenza precoce, che significa che possiamo finire proprio come quei maniaci che ci hanno messo in questo pasticcio.

Danno al cuore ed alla circolazione

La radiazione a microonde è cardiogenica, cioè dannosa per il cuore. Un consulente medico della Hughes Aircraft Corporation, che ha completato una relazione per conto dell’esercito statunitense sul personale esposto al radar, ha classificato le condizioni cardiache tra le più gravi conseguenze di infermità (79). Dei ricercatori russi hanno riscontrato che le radiazioni emesse dai telefoni cellulari producono "significative alterazioni" nei sistemi cardiovascolari. Essi hanno osservato che la malattia da microonde inizia con bassa pressione sanguigna e polso rallentato, progredisce poi con alta pressione sanguigna, culminando nel blocco delle arterie coronarie e in un attacco cardiaco (80). Nel 1998, alcuni scienziati tedeschi scoprirono che 35 minuti di esposizione alle radiazioni dei telefoni cellulari producevano nei soggetti umani testati un aumento della pressione sanguigna da 5 a 10 mm Hg, da quel che si dice un incremento abbastanza alto da causare un attacco nei soggetti a rischio (81). Altri ricercatori hanno osservato che la pressione sanguigna può abbassarsi pericolosamente quando i telefoni cellulari o cordless irradiano certe aree del cervello che regolano appunto la pressione sanguigna (82). Siete pronti adesso a strappare quel grande e vecchio cordless a gigaherz dalle mani dei nonni?

Dei medici specialisti londinesi hanno segnalato che, colpite dalle radiazioni emesse dai telefoni cellulari, le cellule del sangue trasudano emoglobina, creando dei danni sia al cuore che ai tessuti renali (83). Degli scienziati tedeschi hanno scoperto che le microonde emesse dai telefoni cellulari provocano l’aggregazione dei linfociti (emoagglutinazione) (84). Recentemente degli studenti di scuola superiore in Germania hanno eseguito gli esami del sangue su 51 loro compagni di classe, prima e dopo che avevano usato un telefono cellulare. Essi hanno dimostrato che immediatamente dopo l’esposizione ai cellulari, i globuli rossi si agglutinano, una condizione patologica che fa sì che il sangue assorba meno ossigeno e si blocchi nei capillari, aumentando il rischio di embolia (85).

Gli abitanti dell’Inghilterra attualmente sono così danneggiati dalle radiazioni emesse dalle infrastrutture che sfruttano la tecnologia senza fili, che molti di loro, per scoprire a che punto sono davvero malati, spediscono il sangue in Germania perché venga testato nei laboratori tedeschi. I medici tedeschi hanno reso noto che il sangue di una donna, abitante nei pressi di un ripetitore per cellulari, appariva come il sangue di un soggetto sottoposto a chemioterapia (86). Una dottoressa britannica riferisce che lei e la sua famiglia hanno avuto gravi disturbi quando a casa loro hanno collegato un router senza fili a 2.4 gigahertz, che serviva i computer e le periferiche. Poiché il sistema irradiava tutta la casa, lei ed i suoi figli hanno subito contratto mal di testa, stanchezza cronica e sintomi influenzali. Le forti palpitazioni cardiache di cui lei soffriva cessavano spegnendo il router (87).

Conclusione: tutti noi, che viviamo in uno stato di polizia a radiazione intensiva, rischiamo fortemente di incorrere in problemi al cuore, al sangue ed alla circolazione, soprattutto di pressione alta e di attacchi di cuore. Ehi, lasciate perdere i computer portatili in macchina, le pistole radar e le telecamere wireless — spero vi stiate divertendo nelle vostre “infarto-mobili”!

Danni genetici e malformazioni

Alla fine degli anni ‘90, alcuni scienziati confermarono che gli embrioni di uccello, esposti alle radiazioni dei telefoni cellulari nel loro periodo d’incubazione di 21 giorni, hanno una probabilità di sopravvivere 5 volte inferiore rispetto ai pulcini non esposti (88). Nel 2000, il Dr. Ross Adey, ricercatore all’Università della California Riverside, rese noti degli studi che dimostravano come i ratti in stato di gravidanza, esposti alle radiazioni all’iridio dei telefoni cellulari, producessero feti con un’attività cerebrale significativamente ridotta rispetto ai feti non esposti (89).

Nel 2002, la Associated Press riferì che il danno cromosomico ed al DNA provocato dalla radiazione ionizzante e da altre radiazioni comporta profonde conseguenze per la discendenza delle persone da esse danneggiate (90). Secondo i ricercatori dell’Università di Leicester, nel Regno Unito, il danno da radiazioni subito dai genitori può passare ai figli e ai nipoti (91). I ricercatori hanno segnalato per lungo tempo che le future madri che utilizzano un auricolare per il cellulare, che le porta a posare il telefono vicino all’addome durante la gravidanza, potrebbero esporre il feto a livelli pericolosi di radiazioni a microonde che il feto può facilmente assorbire (92). Nel 2002, il governo francese ha avvisato gli adolescenti di tenere i cellulari lontano dai loro organi sessuali in via di sviluppo (93).

Nel corso del 2004, alcuni ricercatori in Ungheria hanno scoperto che gli uomini che portavano un telefono cellulare a contatto col corpo — anche in stand-by — presentavano una concentrazione spermatica molto più bassa del normale. La mobilità dello sperma da loro prodotto era ridotta, ed i movimenti dello sperma erano anormali (94). Altri ricercatori hanno scoperto che l’uso di computer portatili può indebolire la fertilità maschile se producono calore all’altezza dei testicoli (95). Nel 2005, dei ricercatori tedeschi hanno scoperto alterazioni significative nel funzionamento delle gonadi dei topi esposti alle radiazioni dei telefoni cellulari GSM (96).

Alcuni ricercatori dell’Università di Washington hanno documentato dei cambiamenti nella riproduzione in animali da laboratorio, che si sono verificati a valori di esposizione 16.000 volte inferiori rispetto a quelli delle direttive sull’esposizione della FCC riguardanti il SAR (97). Migliaia di giovani donne che lavorano nel commercio e negli uffici da una parte all’altra degli Stati Uniti si portano addosso nelle camicie un assortimento di apparecchi per le comunicazioni che funzionano a microonde. Molti di questi apparecchi vengono indossati nelle tasche o appesi alla cintura, esponendo le ovaie alle radiazioni a microonde. Migliaia di queste donne in un dato momento sono incinte non sapendo ancora di esserlo, ed espongono i feti rischiando un danno al DNA. Il reato sta nel fatto che né l’industria, né gli organismi preposti alla regolamentazione stanno avvisando gli Statunitensi di questi pericoli, né stanno effettuando degli studi ulteriori sulle donne che hanno esposto i loro feti. Quando i figli nascono con difetti e infermità, i genitori non hanno modo di provare che le radiazioni ne sono state la causa.

Gli scienziati ora sospettano che ci possa essere una relazione tra autismo ed esposizione fetale o neonatale alle radiazioni a radiofrequenza (98). Un bambino su sei soffre di qualche disturbo neurologico ed il tasso di autismo è salito alle stelle negli ultimi dieci anni (99). Il Dr. Ross Adey, dell’Università della California Riverside, ha dimostrato che l’esposizione di un ratto in stato di gravidanza alle radiazioni dei telefoni cellulari altera l’attività di un enzima che si trova nei cervelli dei feti, segnalando uno stato di stress (100).

Nel 2005 dei ricercatori in collaborazione con l’Environmental Working Group [Gruppo di Lavoro sull’Ambiente, ndt] hanno comunicato che i nascituri statunitensi stanno immersi in un brodo uterino chimico, che comprende mercurio, prodotti derivati dalla benzina e pesticidi. Il gruppo ha scoperto una media di 287 sostanze inquinanti, di cui molte cancerogene, in ognuno dei 10 campioni di sangue proveniente dai cordoni ombelicali (101). Gli esseri umani chimicamente contaminati probabilmente soccomberanno molto più facilmente agli effetti mortali dell’esposizione alle radiazioni. Quando gli scienziati vogliono indurre il cancro negli animali da laboratorio esposti alle radiazioni sperimentali, spesso prima li imbottiscono con un prodotto chimico CANCEROGENO.

Conclusione: in uno stato di polizia a radiazione intensiva, il nascituro già contaminato, concepito da genitori danneggiati dalle radiazioni, rischia sempre di più deformità genetiche, danno cerebrale e morte. Forse noi ora abbiamo un’indicazione del perché circa la metà di tutte le gravidanze negli Stati Uniti si concluda con la morte del bambino — prima o dopo la nascita — o con la nascita di un bambino niente affatto sano (102).

Rendersi conto delle infermità nei bambini in età scolare

Per l’industria dei telefoni cellulari — è caccia aperta ai ragazzini. Già i bambini di sei anni sono l’obiettivo delle società produttrici che li allettano con telefoni dall’aria infantile che servono sia da riproduttori musicali che da videogiochi. Anche i bambini che non sono esposti ai telefoni cellulari iniziano, negli anni in cui muovono i primi passi, a creare un danno ai loro cervelli con i comuni telefoni cordless. I ricercatori dell’Università dello Utah hanno scoperto che il cervello di un bambino di 5 anni assorbe una quantità di radiazioni quattro volte maggiore rispetto al cervello di un adulto, ed il fluido oculare di un bambino di 5 anni assorbe una quantità di radiazioni oltre 10 volte maggiore rispetto all’occhio di un adulto (103). Alcuni scienziati spagnoli, usando uno speciale scanner, hanno scoperto che i bambini nell’età della preadolescenza, esposti alle radiazioni a microonde solamente per due minuti, risentivano poi di una forma di attività cerebrale anormale per delle ore. Si suppone che tale attività cerebrale disturbata possa portare a problemi psichiatrici e comportamentali, e danneggi la capacità di apprendimento (104).

Alcuni scienziati britannici hanno reso noto nel 2001 che i segnali dei telefoni cellulari possono disturbare l’attività delle onde alfa e delta del cervello di un bambino, creargli dei danni alle componenti genetiche e metterne fuori uso il sistema immunitario (105). La “British Health Protection Agency” [Agenzia Britannica per la Protezione della Salute, ndt] raccomanda ai genitori di dissuadere i bambini sotto gli 8 anni dall’uso dei telefoni portatili (106). Già nel corso del 2005 oltre 1 milione di bambini sotto i 10 anni d’età si diceva possedesse telefoni portatili in Gran Bretagna. L’Accademia Tedesca di Pediatria ha raccomandato ai genitori tedeschi di limitare strettamente l’uso dei telefoni cellulari da parte dei bambini (107). Nel 2002 un esperto di radiazioni austriaco ha spiegato che le radiazioni dei telefoni cellulari sono pericolose soprattutto per i bambini, non solo perché i loro crani sono più sottili rispetto a quelli degli adulti, ma perché più precocemente nella vita si verifica una trasformazione maligna (precancerosa), più è probabile che essa si trasformi un giorno in una malignità clinica (108). Nel corso del 1995, dei ricercatori britannici confermarono che le radiazioni dei telefoni cellulari potevano cambiare radicalmente l’umore, ed indurre un comportamento aggressivo nei bambini (109).

Nel 2000, uno scienziato dell’EPA [Environmental Protection Agency, Agenzia statunitense per la Tutela dell’Ambiente, ndt] ha affermato che i dispositivi per la comunicazione senza fili presenti nelle scuole, esponendo a lungo termine i bambini alle radiazioni a radiofrequenza a modulazione di impulsi, potevano produrre conseguenze insidiose sul funzionamento cerebrale e sulla memoria, compromettendo la capacità di apprendimento (110). Tuttavia, le aule digitali, che esistono a migliaia, sono attualmente contaminate con i computer portatili senza fili, che avvolgono i bambini in una nube di potenti microonde che pulsano a milioni di hertz. Anche le antenne a parete o a soffitto di una rete locale senza fili (WLAN) creano danni ai bambini, così come le radiazioni ionizzanti dei raggi X. Questi bambini sottoposti a radiazioni sono soggetti a mal di testa atroci, danni oculari, deficit di attenzione, risposta lenta nell’apprendimento, funzione mnemonica indebolita, scarsa funzione immunitaria e stanchezza (111). Conducendo uno studio da 5 milioni di dollari all’Università di Washington nei primi anni ‘90, il Dr. William Guy dimostrò che quasi tutte le cavie, esposte a campi elettromagnetici pulsati di basso livello per cinque anni, morivano di cancro o per un collasso del sistema immunitario (112). Tredici anni di esposizione continua alle radiazioni nelle aree scolastiche cancerogene costituiscono un abuso di minore. Realizzare sistemi di reti usando i cavi, è la soluzione.

Conclusione. Il futuro è difficile per i bambini, in uno stato di polizia a radiazioni intense dedito ad irradiare ancora di più le sue aree scolastiche con i Tag identificativi a radiofrequenza obbligatori [vedere qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Radio_Frequency_IDentification, ndt] e telecamere di sorveglianza senza fili. Se il popolo degli Stati Uniti amasse davvero i propri figli, tutte le scuole sarebbero aree protette esenti da radiazioni, punto. Se c’è mai stato un buon motivo per mandare a casa gli scolari, questo è proprio l’avvento delle aule a sorveglianza digitale.

Dipendenza da microonde

Una delle realtà più tragiche del nostro tempo è il fatto che le radiazioni a microonde, come la nicotina, stimolano i centri del piacere del cervello. Negli anni ‘80, alcuni ricercatori dell’Università di Washington scoprirono che le radiazioni a radiofrequenza attivano gli oppioidi endogeni, dei composti prodotti dal cervello che si comportano come la morfina (113). Nel 1996, i ricercatori scoprirono che le microonde pulsate dei telefoni hanno un effetto ipnotico sul cervello (114). Nel 1999, il quotidiano londinese Observer citò uno studio da cui emergeva che le radiazioni dei telefoni cellulari stimolano la produzione nel cervello di composti chimici simili alla morfina, e che il "culmine" è raggiunto dal rilascio di endorfina che avviene quando la radiazione dal telefono penetra nell’orecchio (115). Significativo è anche il fatto che si sa che un aumento dell’attività degli oppioidi endogeni nel cervello, causata dalle radiazioni a microonde, aumenta il comportamento alcolista (116).

Le osservazioni confermano il nostro sospetto che una percentuale ragguardevole della nostra popolazione, soprattutto adolescenti e donne giovani in età fertile, siano letteralmente "drogati" di microonde, con gran vantaggio economico per coloro che hanno cospirato per accalappiarli.

La dipendenza da telefono cellulare viene chiamata attualmente comunicazione compulsiva. I “dialers” [“coloro che chiamano”, ndt] a catena telefonano in continuazione per procurarsi un’altra "dose". Un esempio calzante della possibile dipendenza psicoemozionale è quello della giovane rapinatrice di banche che, verso la fine del 2005, ha svaligiato tranquillamente quattro banche della Virginia settentrionale mentre chiacchierava al telefono (117). Un articolo presente nel British Medical Journal osservava che i telefoni portatili stavano sostituendo la nicotina come principale fissazione che crea dipendenza in Gran Bretagna (118). Il 75 % degli adolescenti britannici ha affermato di non riuscire letteralmente a sopportare di stare senza il telefono (119). Una clinica di disintossicazione di Londra è specializzata nell’aiutare i pazienti ad affrontare la dipendenza comportamentale legata all’uso dei telefoni cellulari, e tra questi un paziente che, digitando messaggi in maniera ossessiva, aveva subito una grave lesione da strappo che si ripresentava (120). A quanto pare, poco importa se i bambini statunitensi sono irreparabilmente assuefatti al succo di frutta Giga [“Giga Fruit 100 percent juice”, succhi di frutta prodotti nel 2003 dalla Veryfine Products Inc. (http://www.kraftfoods.com/veryfine/), destinati ai ragazzi in età scolare e di cui era stata autorizzata la vendita anche nelle scuole; la Veryfine è dal 2004 di proprietà della Kraft, ndt].

Qualche riflessione conclusiva

La gran parte dei dati di cui sopra si riferisce all’esposizione prolungata di microonde emesse da trasmettitori in attività, quali possono essere i ripetitori di segnale per cellulari, i telefoni cellulari o cordless, e i chip di comunicazione integrati come il Digital Angel, che ora viene tragicamente impiantato a quelli che meno di tutti meritano il cancro e la morte prematura — ai cani da salvataggio (121). Dio salvi quelle creature preziose! Nessun animale dovrebbe essere marcato con frequenze cancerogene ventiquattr’ore su ventiquattro. I radiocollari dovrebbero essere usati solo per breve tempo, e rimossi il più presto possibile.

Bisogna aggiungere qualche punto di vista sui chip di identificazione passivi, come quelli che ora vengono impiantati negli ospedali da un capo all’altro del paese. Il VeriChip è simile ai chip della AVID, impiantati negli animali domestici. Una raffica di radiofrequenza proveniente da un lettore di chip AVID, usata per rintracciare i numeri d’identificazione degli animali, provoca nei contatori, sia gauss che microonde, un balzo "oltre il fondo scala". Questa sorta di raffica di kilohertz rappresenta ovviamente una scossa elettromagnetica significativa per il corpo. Gli impianti di chip passivi sull’uomo esporranno coloro che li possiedono ad un bombardamento continuo da parte dei lettori d’identità a 134 kilohertz, quando l’inserimento dei chip sarà universalmente accettato per la localizzazione, l’identificazione e per scopi finanziari.

Dove sono gli studi medici sul modo in cui le cellule umane rispondono all’assalto continuo della radiofrequenza a 134 kilohertz, abbastanza intensa da oscillare a 134.000 cicli al secondo? L’esposizione prolungata a campi elettromagnetici di soli 60 hertz — che sono energicamente attivi oltre 2.000 volte in meno rispetto a 134 KHz — può provocare leucemia, tumore al carvello, morbo di Lou Gehrig, aborto, grave depressione e suicidio (122). Questi campi a bassa frequenza sono stati classificati sia dal “National Institutes of Health” [Istituto Nazionale della Sanità, ndt] che dal “California Department of Health Services” [Dipartimento dei Servizi Sanitari della California, ndt] come probabili agenti cancerogeni per l’essere umano (123). Se l’esposizione magnetica a 60 hertz può causare dei danni al materiale genetico delle nostre cellule e provocare un aumento nel tasso di crescita dei tumori nell’uomo (124), cosa sono in grado di realizzare 134 kiloher