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La Russia dopo l’Urss (recensione)

di F.L. - 26/07/2007



Francesco Benvenuti è l’autore di questo saggio intitolato “La Russia dopo l’Urss” (pagine 144, Euro 13,00) pubblicato da Carocci Editore (Roma), un libro che compie una vera e propria “radiografia” del gigante russo dopo il crollo del comunismo sovietico. Il libro è scritto con uno stile scorrevole, accattivante, a tratti un po’ didattico ma sempre molto chiaro e comprensibile. La storia della Russia dopo l’Urss inizia nel 1985, con l’arrivo di Gorbacev alla guida del Pcus, il quale, con le sue disastrose riforme accelerò il crollo dell’Urss. Ma il cuore del volume (che pure dedica parecchie pagine al golpe conservatore del 1991, all’ascesa di Boris Eltsin e ai conflitti in Cecenia e nel Daghestan) è costituito dalla nascita della nuova Russia di Vladimir Putin, un uomo eccezionale, un grande statista che ha saputo risollevare la Russia dal baratro in cui il comunismo l’aveva lasciata. Sotto il governo di Putin, la Russia è tornata ad essere una grande potenza bicontinentale, l’unica in grado di tenere testa all’imperialismo americano. La Russia di Putin sta portando avanti una vera e propria politica di “rinascita nazionale”: ha riallacciato stretti rapporti con la Cina, l’Iran, l’India, il Venezuela e il Brasile, si propone come sostenitore di molti paesi entrati nella “lista nera” degli Usa solo per le loro politiche non assoggettate all’imperialismo a stelle e strisce, è tornata ad essere un partner economico irrinunciabile per molti paesi non solo asiatici, ma anche del Vicino Oriente e dell’America Latina. Il volume dedica molto spazio alla Russia putiniana, perché la rinascita del colosso russo (con le sue nuove alleanze politiche, economiche e militari) segna un evento fondamentale per questo mondo che gli USA vorrebbero unipolare e totalmente assoggettato all’odioso, consumistico e mercificatorio way of life americano, basato sul liberismo sfrenato, la svendita della dignità nazionale dei popoli e la completa sudditanza economica nei confronti delle voraci multinazionali a stelle e strisce. Putin non vuole certo un ritorno alla Guerra Fredda, ma non è disposto a svendere il suo paese agli USA e a rinunciare al ruolo di grande potenza che la Russia ricopre ormai da tre secoli. Certo, questo, agli Usa non piace, ma la rinascita della Russia invece, per molti popoli rappresenta un segnale di speranza, in particolar modo per l’Europa, perché la Russia è anche Europa, la sua cultura fa parte del nostro bagaglio intellettuale continentale e, soprattutto, perché solo con l’ingresso della Rusia nell’Unione Europea potraà dare al nostro continente quella forza economica, politica e militare che le è indispensabile per confrontarsi con il gigante a stelle e strisce e tenergli testa. Un libro davvero importante, da leggere assolutamente. Lo potete richiedere nelle migliori librerie, oppure all’editore Carocci, sito internet: www.carocci.it