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Libano: la democrazia contro l'occidentalizzazione

di redazionale - 07/08/2007

Le elezioni regionali del Libano sono un modello in miniatura della crisi in cui si trova il paese. Il successo ottenuto dal Free Patriotic Movement di Michel Aoun, alleato con l’opposizione di Hezbollah, è un colpo per l’esecutivo Siniora, sostenuto da Stati Uniti, Francia e Arabia Saudita. Poco meno di 80 mila elettori cristiani hanno votato domenica per eleggere un solo deputato: occuperà il seggio rimasto vacante a novembre, dopo l’assassinio del ministro dell’Industria, Pierre Gemayel, del blocco di maggioranza del 14 marzo. Suo padre, Amine, ha corso contro un candidato poco noto, Camille Khoury, del partito del generale Aoun. Il Metn, regione montagnosa a pochi chilometri da Beirut, è roccaforte maronita (i due rivali sono entrambi cristiani maroniti), ma anche antico feudo della famiglia Gemayel, fatto che rende la sconfitta più pungente.