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Heritage Foundation: il contraccolpo del bombardamento all'Iran sarà facilmente gestito

di Robert Naiman - 10/08/2007





Se doveste ancora avere dei dubbi a proposito del fatto che certa Gente Influente a Washington stia pensando che un attacco statunitense all'Iran sia una proposta ragionevole, tenete conto di questo: l'Heritage Foundation ha appena pubblicato un documento [http://www.heritage.org/Research/EnergyandEnvironment/CDA07-03.cfm ] nel quale tenta di rassicurare i politici che le ricadute economiche di un attacco statunitense all'Iran (nello specifico una forte discontinuità nel rifornimento di petrolio dal Medio Oriente) potràessere gestita facilmente. Il documento riporta che "una simulazione con computer e esercizi di gioco [gaming exercise] hanno esaminato le probabili conseguenze politiche ed economiche di una pesante interruzione dei rifornimenti di petrolio dal Golfo Persico", condotto tra dicembre 2005 e marzo 2007.

Il gioco era basato su uno scenario nel quale l'Iran avrebbe cominciato bloccando lo stretto di Hormuz nel gennaio 2007, in seguito ad un bombardamento statunitense a siti nucleari iraniani, basi aeree, e obiettivi di difesa aerea. La squadra economica dell'Heritage Foundation ha constatato che nelle "peggiori circostanze del caso": Il prezzo del greggio West Texas Intermediate salirebbe verso il terzo trimestre del 2007 a 150 dollari al barile, un incremento di 85 dollari a barile; l'effettivo (calcolato in base all'inflazione) prodotto interno lordo crollerebbe di 161 miliardi di dollari nell'ultimo trimestre del 2007; i posti di lavoro privato non subappaltato scenderebbero di oltre un milione di posti di lavoro nella metà del 2008; e il reddito reale personale sarebbe di oltre 260 miliardi di dollari inferiore a quello dell'ultimo trimestre del 2007. Ma, sostiene la Heritage, questi risultati potrebbero essere mitigati da politiche statunitensi correttive. Scommetto che non indovinerete mai ciò che queste politiche propongono: La richiesta da parte dell'amministrazione dei permessi per lo sfruttamento del petrolio nella Riserva Nazionale delle Specie Protette dell'Artico [Arctic National Wildlife Refuge] e delle riserve off-shore ad ovest della Florida. I partecipanti sostengono che il Congresso potrebbe passare questa legislazione verso la fine del gennaio 2007. I partecipanti al gioco hanno inoltre tenuto conto che questo cambio di politica potrebbe determinare una pressione verso il calo del prezzo di petrolio e gasolio nei mercati in futuro. Il Congresso e l'Amministrazione hanno temporaneamente ridotto le politiche regolatorie [regulatory burdens] che avrebbero altrimenti causato l'aumento del prezzo dell'energia. I partecipanti hanno tenuto conto del fatto che, nel marzo 2007, il Congresso avrebbe ritardato l'attuazione degli standard economici sul carburante e frenato il Jones Act e le regolamentazioni sulla pulizia dell'aria riguardo le migliorie alle centrali energetiche.