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Professione codista

di Massimo Gramellini - 10/08/2007

La storia dell'ottuagenario di Diano Marina, multato perché stendeva asciugamani sulla spiaggia demaniale pur di riservare un posto in prima fila ai parenti meno mattinieri, dimostra per l'ennesima volta quanto il familismo amorale degli italiani riesca a risolvere i problemi in largo anticipo sulle istituzioni. Mentre nelle alte sfere ancora ci si interroga sugli effetti sociali del prolungamento della vita, l'unica forma di comunità riconosciuta dai nostri compatrioti - la famigghia - ha già sfornato la risposta. Gli anziani infiniti servono a sostituire i membri più giovani del clan in tutte quelle attività che richiedono tempo libero e risveglio precoce: requisiti tipici della terza età.

Il pensionato tuttora aitante viene così riciclato in codista da spedire alle prime luci dell'alba davanti agli uffici per prendere il fatidico numeretto della prenotazione, che consentirà ai suoi eredi di arrivare con comodo e strappare la pole position all'utente in attesa da ore del proprio turno. Una specializzazione estiva del codista è il sequestro di spiagge e parcheggi. Un lavoro duro ma ricco di soddisfazioni, che consiste nel sottrarre i posti migliori al turista orfano o single, che pur avendo messo la sveglia alle 7 del mattino, si ritrova il bagnasciuga e l'asfalto già ostruiti da una stuoia e da una cassetta della frutta, delle quali beneficeranno qualche ora dopo i parenti del codista: o i suoi clienti, il giorno ormai prossimo in cui le agenzie interinali affitteranno codisti ottuagenari anche ai cittadini disgraziatamente sprovvisti di nonno.