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Java, la centrale nucleare e i terremoti

di Marina Forti - 11/08/2007

 

Un terremoto in una delle isole indonesiane è un evento assolutamente di routine, e pertanto non fa notizia: il 26 luglio i sismografi hanno registrato una scossa di magnitudo 6,9 appena al largo delle isole Molucche, ma non ha certo fatto scalpore. A volte però la «routine» colpisce in zone molto popolate, e allora la notizia purtroppo c'è: come a Java due anni fa, quando un terremoto (magnitudo 5,9) ha colpito una zona densamente popolata intorno alla città di Yogjakarta, cinquemila morti. O, peggio, il terremoto di Natale 2004 al largo di Sumatra, con l'onda di tsunami attraverso l'intero oceano indiano...
Ma cosa succede se un terremoto colpisce accanto a una centrale nucleare? Anche solo una scossa «di routine», un 5 o 6 virgola qualcosa della scala Richter? In Giappone, il terremoto del 16 luglio nella provincia di Niigata (intensità 6,8) ha danneggiato la centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa e provocato fughe di radioattività prima negate e poi ammesse dalle autorità (da domenica una équipe di ispettori dell'Aiea è in visita alla centrale giapponese per verificarne la sicurezza). Una cosa quel terremoto l'ha dimostrata: è a rischio anche un impianto nucleare che si pretende «disegnato» per reggere ai forti terremoti di una zona sismica.
Si capisce allora che il terremoto del mese scorso in Giappone abbia rilanciato tutti i timori del nascente movimento antinucleare in Indonesia. Il governo indonesiano programma infatti di costruire un impianto con 4 o forse 6 reattori nucleari sulla costa settentrionale della sovrappopolata Java, per la proecisione la piccola penisola di Muria (450 chilometri dalla capitale Jakarta). Il progetto è di vecchia data, l'aveva messo in cantiere il presidente Suharto alla fine degli anni '80, ma è arrivato a concretizzarsi solo di recente: nel dicembre 2006 infatti l'Indonesia ha concluso un accordo di cooperazione atomica con la Corea del Sud, e questo potrebbe aprire la via alla costruzione del primo impianto elettronucleare indonesiano. Siamo ancora ai preliminari, gli appalti; secondo i piani però la centrale dovrebbe diventare operativa nel 2016. E non dovrebbe restare sola, perché per il 2025 il governo indonesiano vuole trarre tra il 4 e il 5% della sua energia elettrica da impianti nucleari in Java orientale.
Tutto questo però tra le polemiche. Infatti l'Indonesia, e in particolare Java, è al centro di una regione ad alto rischio sismico. Il governo e l'Agenzia indonesiana per l'energia nucleare si sono sempre fatti forti degli studi fatti nei primi anni '90, secondo cui il sito proposto sulla penisola di Muria non presenta rischio sismico - benché la penisola stessa sia formata da un vulcano dormiente da circa 3.000 anni. Nuovi studi però dicono altro: «Sotto quell'area prevista per la centrale nucleare adesso c'è una piccola faglia che non esisteva negli anni '90», ha dichiarato Nur Hidayati, coordinatore per le questioni nucleari di Greenpeace Indonesia, interrogato giorni fa dal New York Times. «L'Indonesia ha un sacco di terremoti. Se una centrale nucleare è costruita in quel sito, il rischio è alto». Il quotidiano newyorkese è andato a interrogare anche gli abitanti di Balong, il villaggio accanto al sito della futura centrale: parla con persone che si troverebbero ad abitare a un chilometro e mezzo dall'impianto e sono comprensibilmente preoccupate. Difficile liquidarle come preoccupazioni eccessive (come fa il Nyt, a quanto pare).
Con o senza rischio sismico, il governo di Jakarta afferma di voler andare avanti con i suoi piani, e cita come argomenti a favore il prezzo del petrolio e la necessità di abbandonare i combustibili fossili: è la vulgata che si sta facendo strada in tutto il mondo, il nucleare sarenbbe più «ecologico». l'Agenzia indonesiana per l'energia atomica afferma che l'incidente di Niigata in Giappone rappresenta un problema di relazioni pubbliche (rassicurare i cittadini), ma non fermerà i programmi. Mentre agli attivisti antinucleari si preparano a rilanciare la loro campagna.