Una novità rispetto al passato
di Pierluigi Paoletti - 28/08/2007
Ben ritrovati amici, sono passati appena 20 giorni, ma sembra un’eternità tante le cose che
sono accadute in questo frattempo, banche sull’orlo del fallimento, riduzioni dei tassi, indici
in caduta libera…o controllata per meglio dire. Già, perché se non fosse stato per le
generose iniezioni di liquidità (leggi denaro creato dal nulla) delle banche centrali avremmo
una serie di banche fallite e le borse che avrebbero fatto un meno 3% al giorno. Invece
anche questa volta è intervenuto l’ormai collaudato team di protezione dei mercati che ha
agito su più fronti, comprando titoli a piene mani e sostenendo i corsi azionari, abbassando
addirittura di uno 0,5% il tasso americano e iniettando liquidità a profusione in europa e
america.
In questo periodo abbiamo anche assistito a tutta la potenza di fuoco dei mass media che
sono intervenuti per tranquillizzare chiamando tutti i pezzi grossi e le voci più importanti
del mondo politico e finanziario per tranquillizzare, spiegare, minimizzare ecc. ecc. Secondo
quello che abbiamo la sfortuna di sentire, il crollo dei titoli derivati (i CDO) costruiti sui
mutui subprime Usa era un problema tutto americano e che seppur frazionato e distribuito in
mezzo mondo non coinvolgeva se non i misura lieve le banche europee….
Quello che nessuno si azzarda a dire è che attualmente ogni banca ha una sezione (società o
hedge fund) ovviamente finanziata con i soldi dei risparmiatori, che specula
sistematicamente in prodotti derivati non quotati (OTC) come i CDO costruiti sui mutui
subprime americani.
Tutti hanno perso e moltissimi sono ancora pieni di quei titoli cheormai nessuno vuole, ma nessuno lo ha detto per non penalizzare il loro titolo in borsa. Altri
invece hanno accettato di buon grado, forse non ne potevano davvero fare a meno, l’aiuto
offerto dalle banche centrali, come le due banche tedesche che come manna dal cielo si son
viste arrivare 25 mld di euro (!!!).
Le bc stanno tamponando le falle man mano che si presentano e ora è relativamente
semplice perché i subprime (noi ne parlavamo già a febbraio
http://www.centrofondi.it/report/report_02_04_07.pdf
e già allora si sentivano scricchiolare i famosiCDO) sono una cosa circoscritta seppur importante (circa il 10% del mercato mondiale).
Pensiamo a cosa può succedere se incorressimo in una recessione mondiale come tutti i
segnali economici ci stanno anticipando ormai da molti mesi e confermata anche dal calo
dei tassi in america (a questo proposito vale la pena di rileggere due vecchi report
http://www.centrofondi.it/report/report_03_04_07.pdf
e http://www.centrofondi.it/report/report_07_01_07.pdf)Con una recessione che arriverà nei prossimi mesi e un rallentamento ci potrebbe essere già
dalla fine di questo anno, la faccenda si farà sicuramente molto più difficile da gestire per le
bc in quanto le criticità saranno molteplici e si attiveranno su vari fronti.
La questione più scabrosa sarà che il peggioramento della congiuntura mondiale innescherà
la miccia del debito privato oramai in alcuni paesi arrivato a livelli insostenibili.
In Gran Bretagna il debito delle famiglie ha superato il PIL
Arrivando ai poco meno di 2000 miliardi di euro e occupando ben il 162% del proprio
reddito il che vuol dire le famiglie inglesi hanno ipotecato anche il reddito delle generazioni
future e così anche le famiglie americane con il 142% (incrementato negli ultimi mesi),
quelle giapponesi con il 136%, le tedesche con il 109%. Pensate a quello che potrebbe
accadere se anche quella fonte di reddito venisse meno o se il potere di acquisto delle
famiglie venisse ulteriormente deteriorato a causa di una recessione piuttosto pesante.
L’allarme è suonato e noi l’abbiamo più volte sottolineato da quando abbiamo assistito al
tracollo del mercato immobiliare americano sul quale è stata costruita tutta la (falsa) ripresa
dal 2001 in poi.
Una svolta pesante, di lungo periodo che rischia di far crollare tutta questa babilonia di titoli
derivati basati sul debito, in specialmodo quello immobiliare.
Lo sfasamento temporale delle borse è servito e serve esclusivamente a far vendere ai
massimi i titoli ancora in possesso delle mani forti, mentre il parco buoi continuava, e
continua ancora, a comprare.
L’obiettivo del programma di protezione delle banche centrali è di non arrivare al punto che,
girando il mercato tutti vorranno vendere, ma non trovando compratori le quotazioni
andranno in caduta libera. Per evitare di arrivare a quel punto critico, dovranno aumentare la
quantità di liquidità e questa dovrà essere esponenzialmente molto più elevata di quella
immessa per evitare la profonda recessione del dopo 11 settembre.
Il fatto è che ci stiamo avvicinando a passi da gigante al crack sistemico della società del
debito illustrato in questo report http://www.centrofondi.it/report/report_06_01_07.pdf .
In altre occasioni per permettere al sistema di ripartire si ricorreva ad una guerra che
azzerava il sistema facendolo così ripartire da 0 e visto il punto a cui siamo arrivati oggi ci
sarebbe voluta una guerra mondiale. A ben vedere dal 2001 si è fatto tutto il possibile per
innescare una serie a catena di conflitti, ma con scarsi risultati visto che fino ad oggi si sono
riusciti a scatenare solo due conflitti regionali (Afganistan e Iraq) -che comunque sono
serviti per il controllo del mercato mondiale della droga e delle riserve petrolifere- si è
cercato e si sta cercando di infiammare anche il medio oriente, ma per fortuna ancora, pur
nella drammaticità degli eventi, con conseguenze ancora limitate.
L’opinione pubblica mondiale ha respinto con decisione l’opzione di un conflitto mondiale
e anche il popolo americano più soggetto a manipolazioni e sollecitazioni, l’ha rifiutata
addirittura mettendo in minoranza il loro presidente guerrafondaio che ha fatto due guerre
per snidare improbabili terroristi e fomentato scontri di civiltà
Rispetto al passato questa è forse la novità più importante
: NON CI SARA’ UNNUOVO CONFLITTO MONDIALE .
Assodato questo si tratta di capire che cosa accadrà, una recessione mondiale dai contoni
oscuri viste le proporzioni o cos’altro?
La fase economico-politica che attualmente stiamo vivendo è nuova, una cosa che non
abbiamo mai sperimentato prima e che in potenzialità ha la possibilità di sfociare in
cambiamenti positivi di lungo periodo per ognuno di noi.
Ovviamente è necessario mettere in discussione ogni cosa, meccanismo politico e
economico del passato e se ad esempio lasceremo ancora condurre il gioco agli attuali
registi (politici e banchieri) che cercano di fronteggiare un nuovo scenario con vecchi
metodi (fomentando conflitti e fronteggiando gli eventi con immissioni di liquidità e nuovo
debito) avremo un destino segnato da un crack sistemico di proporzioni enormi.
Per fortuna basta poco per evitare che questo accada, ma sarà necessario che ognuno
cominci a riprendere in mano la propria vita e si adopri, nel suo piccolo, a costruire un
nuovo sistema economico dove venga dato il giusto posto a valori come la solidarietà,
l’equilibrio, la tolleranza e soprattutto il buon senso.
That’s all folks