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Guerra contro i supermercati: distruggono l’economia locale

di redazionale - 30/08/2007

Violente proteste, scontri con la polizia, appelli ai governi locali: è iniziata così l’inaugurazione di decine di nuovi centri commerciali della Reliance Retail, costretti a chiudere dopo poche ore nel West Bengal e nell’Uttar Pradesh a causa delle proteste della popolazione locale, che teme che questo tipo di negozi possa distruggere nel giro di un anno l’economia agricola interna e la piccola distribuzione.

L’apertura dei nuovi centri di commercio aveva ricevuto la benedizione del Partito comunista bengalese, ma si è dovuta scontrare con la protesta popolare riunita nel Blocco Avanti, organizzazione politica creata proprio per frenare l’avanzata di questi centri.

Lenin Raghuvanshi, direttore della Commissione popolare di vigilanza sui diritti umani e vincitore nel 2007 del prestigioso premio Gwangju per il suo impegno sociale, spiega: «Negli Stati in cui sono stati aperti i centri, la popolazione vive di agricoltura e piccolo commercio. Questi giganti commerciali colpiscono direttamente la vita e la dignità dell’uomo comune». Infatti, «queste multinazionali riducono ai minimi termini il costo dei prodotti agricoli, perché hanno enormi risorse economiche e possono permettersi di decidere il prezzo d’acquisto. In questo modo, si creerà un monopolio del mercato e del flusso dei prezzi, che schiaccerà il piccolo produttore.
Questo porterà a due conseguenze: l’eliminazione dal circuito dei piccoli venditori e dei piccoli produttori, ma anche la perdita del potere d’acquisto dei compratori, che saranno sottomessi ai voleri del venditore, monopolista del mercato e dei suoi prezzi».

La microeconomia che attualmente caratterizza il circuito indiano è il mercato del popolo, dove il popolo è al centro e chi vende è in periferia. Quella dei grandi magazzini è invece un’economia anti-popolare, che distrugge lo stile di vita di migliaia di persone e non tiene conto di necessità e cambiamenti della società esterna, che dirige invece di servire.

Fonte: Asianews