Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / La decrescita impossibile

La decrescita impossibile

di Paolo De Gregorio - 31/08/2007

 

- nel 1860 la terra aveva un miliardo di abitanti
- nel 1960 (dopo un secolo di rivoluzione industriale) la terra aveva 3 miliardi di abitanti
- nel 2006 la terra ha 6 miliardi di abitanti
- ogni aumento di un solo grado della temperatura provoca un ribasso del 10% dei rendimenti agricoli
- il dipartimento americano dell’Agricoltura sostiene che dopo gli anni ottanta si è registrato un ribasso di produzione; meno 11% per i cereali, meno 15% per vitello e pecora, meno 17% per pesci e crostacei
- secondo Lester Brown l’ondata di calore nel 2003 ha portato in Europa (dall’est della Francia fino all’Ucraina) una diminuzione del raccolto di cereali di 32 milioni di tonnellate.
Questi dati, accanto ai quali ribadisco quelli che riguardano l’inquinamento complessivo di cui sono responsabili per il 50% il sistema industriale, per il 30% il sistema dei trasporti, per il 20% i cittadini con le loro abitazioni, ci dicono che il problema dei problemi è il riscaldamento del pianeta, a cui si aggiunge quello demografico, e, malgrado ciò sia un dato scientifico acquisito, NULLA si sta facendo per contenere drasticamente le emissioni di Co2.
Ogni attività umana produce Co2 e quindi riscaldamento del pianeta. Sarebbe una dimostrazione di intelligenza e lungimiranza fermare tutte quelle produzioni di cose inutili, non necessarie alla vita, che costituiscono il nocciolo duro della ideologia consumista e industriale che sono la cultura dominante e la religione del nostro tempo.
“Avere per essere” questa è l’ideologia che condanna a morte il nostro eco-sistema. Non vi è alcuna iniziativa nel frenare emissioni di Co2 solo perché i profitti e gli interessi della CASTA capitalista prevalgono su tutto.
Per fare un esempio: oggi Internet è una tecnologia accessibile a tutti (si parla di un computer da 200 dollari grande come un tostapane con ricarica a manovella), e tutto il cartaceo, dai libri di scuola ai giornali, alle riviste, alle enciclopedie, agli archivi, può essere smaterializzato già domani, con risparmi di milioni di tonnellate di Co2 a giorno, e non si fa solo perché ci sarebbe una diminuzione di consumi e di profitti.
Ogni informazione, ogni novità, è già pronta in Internet, dal giornale quotidiano al testo universitario. Quasi tutti posseggono questa tecnologia, e noi non abbiamo di meglio da fare che procurare scoliosi ai nostri figli caricandoli di libri che ogni anno vengono aggiornati e buttati, e così se ne va in fumo buona parte del loro futuro.
Anche per quel 20% di energia consumata dalle nostre case vi è già pronta una tecnologia, quella fotovoltaica e quella del cosiddetto solare termico, che annullerebbe la Co2 derivante dalla combustione di petrolio e gas. Però nessuno parla di rendere autonoma energeticamente ogni abitazione, facendo di ogni lastrico solare una piccola centrale elettrica, e, per le nuove costruzioni, rendendo obbligatori impianti fotovoltaici già in fase di progetto, e compresa una cisterna sotterranea che raccolga l’acqua piovana dal tetto per rendere i condomini e le case autonomi anche idricamente.
Capire il perché queste semplici cose non si facciano, significa capire che siamo in mano ad una banda di irresponsabili, di menefreghisti, di avidi, in aperto comparaggio con una classe politica di subordinati che gli lascia campo libero.
La stessa classe politica, argutamente, si lamenta che gli italiani fanno pochi figli (che è la cosa più progressista accaduta in Italia alla faccia della Chiesa e dei capitalisti), vuole premiare con denaro le famiglie numerose, e ci procura invivibilità e guai futuri permettendo una immigrazione che serve solo agli sfruttatori.