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Lampi di genio

di Paolo De Gregorio - 05/09/2007



Pochi giorni fa Bertinotti sosteneva con enfasi, con il tradizionale autocompiacimento per le sue frasi, che, prima di colpire i lavavetri, bisognava colpire il raket che li sfrutta.
Forse non si è accorto che se spariscono i lavavetri scompaiono anche i prepotenti che li organizzano, esattamente come se spariscono le prostitute scompaiono i papponi, e il fenomeno della immigrazione clandestina finisce se finisce il lavoro nero.
Questi semplici, ma rigorosi ragionamenti, sembrano essere estranei alla nostra sinistra, infarcita di cattocomunismo, capace solo di complicare le cose semplici e lontanissima dalle persone comuni e dalla loro rabbia di non poter uscire di casa la sera in quei quartieri, crocifissi da spaccio e da prostituzione, a forte presenza di immigrati.
E soprattutto lasciano a questa destra dalla faccia di bronzo, e dalla infinitamente superiore potenza mediatica, l’iniziativa di chiedere “legge e ordine” su problemi che in cinque anni di governo ha fatto marcire o non ha affrontato affatto.
Tra l’altro, chi più strepita contro gli immigrati, Bossi, parla a nome della Padania che è la regione d’Italia che ospita e sfrutta la maggior parte degli immigrati, e da dichiarazioni di imprenditori veneti sentiamo che se fosse per loro nelle loro imprese preferirebbero tutti stranieri perché gli italiani sono troppo sindacalizzati.
Questo luogo comune che vuole la sinistra favorevole alla immigrazione, e quindi responsabile di tutti i problemi che questo fenomeno crea nella società italiana, è semplicemente falso.
L’immigrazione è stata voluta dalle categorie imprenditoriali, che con la presenza di questo “esercito di riserva”, hanno ferocemente attaccato e sconfitto le conquiste del movimento operaio, tradito dal sindacato e dai partiti di sinistra incapaci di leggere nella immigrazione selvaggia un attacco mirato alla forza e alle conquiste della classe lavoratrice, e foriera di peggiori condizioni di vita nelle periferie urbane.
Ci manca solo di seguire l’esempio americano che accoglie a braccia aperte i desperados “latinos” e gli promette la cittadinanza a patto che si arruolino nei “marines” (visto che l’intrepido corpo militare ha una forte crisi di vocazioni), e così avremmo anche noi un esercito di mercenari (volontari secondo loro), che vanno a farsi ammazzare per conto dell’Italia, al posto degli italiani, nelle guerre che facciamo a rimorchio degli USA.
Del resto il futuro Presidente del consiglio Veltroni è un appassionato estimatore della grande democrazia americana e certamente copierà quei luminosi principi compreso quello di una bella Sanità privata che finalmente curi solo i ricchi.