Democrazia Export: morire in Palestina. Peres, Napolitano, D'Alema, Livni, Abu Mazen, Blair...
di redazionale - 06/09/2007
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Peres, Napolitano, D'Alema, Livni, Abu Mazen, Blair e Lega Araba. Tutti insieme appassionatamente. Dirige Bush...
Riassumiamo. Come si conviene per ogni balletto di gala, il presidente israeliano Peres è venuto a Roma, a parlare con il suo omologo Napolitano. D'Alema il ministro degli Esteri è andato a Tel Aviv a parlare con la sua omologa Livni, mentre Abu Mazen - l'amico nemico - e la Lega Araba parlano a se stessi e a Blair. Dirige l'orchestra George W. Bush.
Intanto a Gaza, dove vivono i due terzi dei palestinesi, colpevoli di aver eletto democraticamente a rappresentarli Hamas, si muore. Per mancanza d'acqua (e, come minaccia Israele, presto anche al buio, senza elettricità).
Per accelerare la fine di questo sconveniente dissenso, c'è comunque anche l'altra opzione: morire senza ulteriori sofferenze a colpi di assassinii mirati. Tanto sono tutti e seicentomila dei terroristi, come il bimbo della foto della France Presse (Afp). |
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Un bimbo palestinese aspetta di poter riempire qualche tanica con un po' di acqua, a Khan Yunis nel sud della Striscia di Gaza (foto Afp, 4 settembre 2007). Il vice primo ministro israeliano Haim Ramon ha vietato l'erogazione di elettricità, acqua e il rifornimento di carburante nei territori controllati da Hamas. Il ministro d'Alema, atteso in Israele, chiederà spiegazioni?
