L'amico Tocca le Nuvole uscì all'aperto e parlò alla folla che era rimasta compatta, in silenzio, ad aspettare la morte del loro
amato profeta
-- Una cosa buona è accaduta questa notte fratelli Lakota.
Un uomo ha cercato la morte
e la morte lo ha trovato --


Tocca le Nuvole


Subito un vento forte si alzò improvvisamente sulla piazza d'armi del forte, caddero gocce di pioggia e un tuono possente scosse il cielo.

I Lakota annuirono con l'aria di chi sa.
Il tuono era venuto a riprendersi suo figlio;
o così racconta il medico del forte, il Dott Gillicuddy, un Uas'ichu (colui che ruba grasso/colui che ruba il meglio /un bianco)


20 anni prima

..al mattino fu svegliato dal padre che gli disse di "prepararsi",
Riccetto dunque si intrecciò i capelli con strisce di pelliccia di castoro,
caricò la pipa sacra, si avvolse nella coperta ricamata con perline ed aculei del colore della sua visione: il giallo e il rosso, che la madre aveva tessuto per lui.
E avvolto nella coperta che gli copriva gli occhi, rivolti a terra,uscì di casa seguendo il padre nella piazza centrale.
Davanti alla grande tenda della cerimonie.

La gente, il suo popolo, radunato dal tamburo, taceva in attesa di conoscere il perchè di questa convocazione generale, ma forse lo sapevano già,
era nell'Ordine delle cose.

Riccetto sentì la voce di suo padre, forte, che parlava al popolo,

drum

e disse:

Ascoltate tutti
Mio Figlio ha combattuto
contro il popolo dalla lingua sconosciuta
Ha compiuto una grande impresa
Per questo gli do un nuovo nome
Il nome del padre
E di molti padri prima di lui
Ascoltate tutti e ricordate
Il suo nome sarà
Tashunka Uitko

( Cavallo che si comporta stranamente/
cavallo "pazzo" )

Il giorno seguente, prima dell'arrivo dell'inverno nell'altopiano, le donne smontarono le tende, i bimbi furono avvolti nei "porte-enfants"
i vecchi malati nelle slitte.
Così il popolo Oglala (Lakota) si mise in marcia.
Verso la Terra promessa, La terra della speranza e del Bisonte,
che un guerriero ora chiamato Tashunka Uitko nel rispetto del Grande Mistero e della sua Visione, aveva conquistato per loro.

Tashunka Uitko Memorial

La Visione, il Destino

Padre,...dopo 3 giorni di digiuno totale e meditazione, fui preso dallo sconforto, ero oramai certo di essere Indegno di avere la visione (fondamentale per diventare un guerriero) mi alzai dallo roccia dove ero rimasto sdraiato al sole ed alla luna su pietre aguzze implorando il grande mistero.
Barcollai fino al cavallo, e lo condussi verso il laghetto, per dissetarmi,
Ma nello scendere verso l'acqua, le gambe indebolite caddi e ruzzolai verso lo stagno, persi i sensi.
E il Grande mistero mi mandò la visione

---Un cavaliere senza piumaggi e senza colori in volto, vestito soltanto di una semplice camicia di pelle di daino, emerse dal lago e galoppò verso di lui.
Nella treccia dei suoi capelli lunghi e neri, raccolta dietro la nuca in una crocchia, portava infilata una sola penna, una penna di falco rosso, e dietro l'orecchio sinistro aveva un piccolo sasso nascosto dal lobo.

Il suo cavallo galoppava veloce, ma non sulla terra né sull'acqua.
Volava fluttuando morbidamente nell'aria ancora luminosa della sera, in mezzo a una tempesta di frecce e di proiettili di fucile direretti contro di lui, che si dissolvevano e scomparivano prima di colpirlo.

Il cavaliere mi parlò . " Non dovrai mai indossare il piumaggio dei guerrieri, ma una sola penna di falco rosso, né dovrai mai ornare la coda del cavallo con piume e insegne, né dovrai dipingerlo con i colori di guerra. Se coprirai invece la tua cavalcatura con lunghe strisce di polvere e passerai la stessa polvere sui tuoi capelli e sul tuo corpo, nessun proiettile e nessuna freccia del nemico potrà mai ucciderti".

Mentre parlava, alle spalle del cavaliere si alzò una folla, il suo popolo, che tendeva le mani verso di lui e tentava di afferarlo, di fermarlo , di trattenergli le braccia, ma il guerriero riuscì a divincolarsi e continuare il suo volo verso di me.
Improvvisamente , il cielo si oscurò, un temporale scoppiò, e mentre il tuono scuoteva l'aria, una saetta collpì il viso del cavaliere ed una scarica di chicchi di grandine bersagliò il suo cavallo, un baio.

Ma appena la tempesta si calmò, la folla subito riapparve intorno a lui e questa volta riuscirono ad afferarlo e disarcionarlo.
Il cavaliere cadde a terra mentre un falco rosso attraversava il cielo buio emettendo un grido acuto.

Mi risvegliai disteso, fronte al cielo e vidi un falco rosso volare.

Il Padre, un medicine man, addolorato per aver compreso il vero senso della visione iniziò a spiegargli quanto il Grande Mistero voleva da lui.....


la continuazione nella parte II°,
collettivo T. U.

Parzialmente tratto da 'gli spiriti non dimenticano'
di V Zucconi Ed Mondadori