Suicidio d'onore
di redazione ECplanet - 18/12/2005
Fonte: ecplanet.com
Si chiamava Ted Westhusing. 44 ani, sposato, padre di tre figli. Era un Colonnello di stanza in una base USA presso Baghdad. È morto a giugno: suicidio. I primi soccorritori hanno trovato una sua lettera: “Non posso sostenere una missione che conduce a corruzione, abusi dei diritti umani e bugie. Mi sento macchiato”.
Da tutti definito un uomo di grande cultura (era anche professore di filosofia all'accademia militare di Westpoint) e persona tutta d’un pezzo, difficile da piegare. Un mese prima di uccidersi, Ted era rimasto sconvolto dalla scoperta degli abusi commessi dai “contractors” della Usis, una società della Virginia, sul cui contratto (da 79 milioni di dollari) doveva vigilare (una fornitura privata di “addetti alla sicurezza”, in Iraq si usano molti di questi mercenari, ndr).
Due di questi “contractors” della Usis avrebbero ucciso degli iracheni durante l'assalto a Falluja del novembre 2004. Il fatto che Westhusing abbia commesso il suo atto proprio negli uffici della Usis, piuttosto che nella base militare dove risiedeva, oltre al fatto che aveva chiesto di tornare a casa, dà adito a leciti dubbi sulla vera causa della sua morte.
Il caso è stato denunciato dal “Los Angeles Times”.
Per la cronaca: su un sito americano dedicato alla memoria dei caduti in Iraq, Westhusing risulta morto in battaglia. Questa notizia è stata diffusa dall'agenzia “ANSA”.