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L'Europa in prima linea nello sviluppo dell'energia fotovoltaica

di redazione - 10/09/2007

     
Alla più importante conferenza sull'energia solare fotovoltaica a livello mondiale il Direttore del Ministero dell'Ambiente ha sottolineato l'impegno dell'Europa in questo ambito.
solar-panels.jpg «Nei prossimi 10 anni l'Europa può diventare il motore dell'innovazione del fotovoltaico e delle altre tecnologie solari e indurre un cambiamento radicale nel sistema energetico mondiale. Il patrimonio accumulato in ricerca e sviluppo potrebbe consentire all'Europa di realizzare il salto tecnologico in grado di rendere il fotovoltaico più efficiente e meno costoso. Ma le potenzialità della scienza e della tecnologia europee devono essere sostenute da adeguate politiche comunitarie, a cominciare da una decisa inversione di tendenza nel budget europeo, ancora prevalentemente finalizzato a finanziare con importanti sussidi settori produttivi e tecnologici obsoleti». E' quanto ha affermato Corrado Clini, Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, intervenuto alla sessione d'apertura della "22a Conferenza Europea sull'Energia Fotovoltaica" in programma fino al 7 settempre presso i nuovi padiglioni del polo fieristico milanese di Rho.

Sulla base degli impegni assunti dall'Unione Europea, entro il 2020 il 20% dell'energia primaria dovrà essere assicurato dalle fonti rinnovabili e il 10% dei combustibili impiegati dovrà essere di origine vegetale (biocombustibili).

Secondo il World Energy Outlook 2006 dell'Agenzia Internazionale dell'Energia, sulla base dello "scenario di riferimento" che comprende anche le norme introdotte recentemente per incentivare le fonti rinnovabili e i biocombustibili, nell'Europa a 15 (il gruppo "storico" dei 15 paesi dell'Unione Europea) la quota di fonti rinnovabili nell'energia primaria non raggiungerà il 9% e i biocombustibili copriranno poco più del 2% dei consumi.

«L'Europa deve superare le molte barriere evidenziate dall'ultimo Rapporto della Commissione Industria, Energia, Ricerca del Parlamento Europeo (luglio 2007) che rendono problematico l'obiettivo comunitario sulle fonti rinnovabili - ha dichiarato Corrado Clini - adottando misure "armonizzate" anzitutto in materia di fiscalità energetica e sussidi per superare il supporto diretto e indiretto ai combustibili fossili, ma anche nella semplificazione delle procedure amministrative per l'autorizzazione degli impianti a fonti rinnovabili e la loro connessione alla rete elettrica, nella promozione sia delle tecnologie più efficienti per l'uso su larga scala delle fonti rinnovabili, con particolare riferimento all'energia eolica off shore, sia dell'uso dei biocarburanti, anche attraverso accordi con i paesi in via di sviluppo per la produzione sostenibile e l'importazione in Europa. Inoltre, è necessario puntare sulla cessione onerosa dei permessi di emissione regolamentati dalla Direttiva Emissions Trading per reperire risorse aggiuntive da destinare alla ricerca sulle fonti rinnovabili».

Ambientepress, 3 Settembre 2007